L’impianto di energia pulita ha tutti i requisiti necessari
Lonate Ceppino – Il sindaco Giovanni Galvalisi rifiuta le critiche degli ambientalisti: "Stiamo facendo di tutto per il rispetto dell’ambiente. La competenza autorizzativa al progetto non è del Comune"
(varesenews.it) "È tutto sotto controllo, lo dice anche l’Arpa". Giovanni Galvalisi, sindaco di Lonate Ceppino, risponde alle critiche dei diversi movimenti ambientalisti che nelle ultime settimane si sono mossi per dimostrare il proprio dissenso all’impianto di cogenerazione che è quasi pronto in Valle Olona, dove una volta c’erano gli stabilimenti della cartiera Mayer.
Un impianto proposto da un privato che, tramite la combustione di oli esausti, produrrà energia elettrica e, in un ipotetico futuro, anche una rete di teleriscaldamento per gli edifici comunali. "Del progetto proposto dalla ditta Lepori se ne parla ormai da anni, dal 2003 – spiega Galvalisi -: sono state fatte conferenze dei servizi convocate dalla Regione, a cui hanno partecipato pochissimi comuni, controlli dell’Arpa, Vigili del Fuoco e Provincia. Come comune voglio precisare che non abbiamo alcuna responsabilità autorizzativa al progetto, e nemmeno sanzionatoria, che rimangono di competenza della Provincia".
Situazione che viene avvallata anche da un documento dell’Arpa che è stato protocollato in municipio a inizio settimana e giunto su richiesta della Commissione Ambiente: "L’azienda è autorizzata al recupero energetico di rifiuti non pericolosi nel nuovo forno calcinatore con parziale sostituzione del metano – si legge nel documento -. Tale attività non è al momento in essere".
"Da parte nostra abbiamo affrontato la situazione nel migliore dei modi, con particolare attenzione all’ambiente – spiega Galvalisi -: nel 2007 abbiamo monitorato l’area con l’installazione della centralina per 40 giorni; abbiamo controllato l’acqua nei pozzi e installeremo dei piezometri per tenerla controllata; abbiamo fatto stendere una parere ambientale a dei tecnici esterni che poi si è dimostrato favorevole, seppur non vincolante per la decisione della Regione".
Nel mirino degli ambientalisti anche una delibera che riduce la fascia di rispetto per le nuove costruzioni intorno al pozzo di acqua potabile vicino alla ditta Lepori. "Abbiamo fatto realizzare uno studio geologico su quel pozzo – spiega il sindaco – con il quale abbiamo visto che la fascia di rispetto si poteva ridurre senza problemi, in quanto l’acqua viene pescata a 200 metri di profondità. Quella approvata in consiglio comunale è un’adozione. Ci sono trenta giorni per avanzare obiezioni anche sullo studio effettuato. Tutti lo possono fare. Voglio precisare che stiamo affrontando un procedimento aperto al confronto".
Il sindaco spiega inoltre che a livello personale è favorevole al progetto per diversi motivi: "Riqualifica una situazione obsoleta con più sicurezza per l’ambiente; vengono creati una dozzina di posti di lavoro; è in corso la definizione di accordi per la fornitura al paese di energia elettrica e, in futuro, anche di teleriscaldamento a biomassa per alcuni edifici pubblici. Questa produzione di energia elettrica fino ad oggi era utilizzata in Olanda. Mi chiedo: è l’Olanda che è poco attenta all’ambiente o c’è qualcosa che non va in Italia?".
"Politicamente invece – conclude Galvalisi – noto la coincidenza con cui questi movimenti ambientalisti nascono alla scadenza di ogni mandato elettorale. Qualche dubbio mi viene. Nonostante ciò, le opposizioni e movimenti, sono sicuramente liberi di esprimere le proprie opinioni come credono, nel rispetto delle leggi. Ricordo comunque che nessuno è detentore della verità, nemmeno io. L’ambiente non appannaggio di una parte politica, tutti siamo attenti all’ambiente".
Venerdi 21 Novembre 2008
Manuel Sgarella