Trema la terra, a L’Aquila torna la paura. La città si svuota dopo lo sciame sismico
Molte le scosse negli ultimi giorni, per l’Ingv alto rischio fino a domani. A Montereale i fenomeni si sono triplicati negli ultimi otto mesi. Si allestiscono tensostrutture e tende nell’Alta Valle dell’Aterno, pronte per l’emergenza
PAOLA COPPOLA
(repubblica.it) LA TERRA non smette di tremare, ora più che mai torna la paura a L’Aquila e nell’Alta Valle dell’Aterno. La città si è svuotata per il fine settimana: c’è chi ha deciso di andare via per qualche giorno, chi ha potuto ha trovato rifugio verso il mare o ha raggiunto parenti che vivono lontano dalla provincia.
Si allestiscono tensostrutture e tende nell’Alta Valle dell’Aterno, pronte a ospitare gli abitanti in caso di pericolo. E tanti sono tornati a dormire nelle auto o nelle roulotte. Tra chi ha deciso di trascorrere la notte in casa ci sono quelli che hanno rispolverano le stesse precauzioni prese all’indomani del terremoto che lo scorso 6 aprile ha devastato l’Abruzzo: borsoni e lampade pronti, ai piedi del letto, da portare via se dovesse essere necessario allontanarsi rapidamente.
Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione comincia a prendere forma l’incubo di un nuovo terremoto. Nei luoghi di ritrovo non si parla d’altro, nelle piazze come nei negozi, dove tensione e paura stanno di nuovo mettendo a dura prova la popolazione, già alle prese con una ricostruzione difficile.
Ieri la terra ha tremato ancora. Due volte: una scossa, poco dopo mezzogiorno, al confine tra L’Aquila e Rieti; un’altra più intensa nel pomeriggio (di magnitudo 2.5) negli stessi comuni interessati dallo sciame sismico e che, due giorni fa, avevano invece subito tre scosse.
L’intensità resta bassa, in tutto il comprensorio dell’Alto Aterno è scattato l’allarme: la Protezione civile si sta occupando dell’allestimento di tende e tensostrutture per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza.
Da venerdì Linea Amica Abruzzo ha potenziato il servizio di contact center mentre, a partire da oggi, su indicazione del Commissario per la ricostruzione sarà attivato l’ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno, un’unità in strada a disposizione dei cittadini per informazioni in tempo reale sullo sciame. Obiettivo essere vicino alla popolazione, evitare che l’ansia si trasformi in panico.
"Si tratta di una importante iniziativa – ha chiarito il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi – che in questo modo vuole sostenere, e rassicurare, tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di preoccupazione e sofferenza".
L’organizzazione dei soccorsi si è messa in moto anche in seguito alla nota riservata che alcuni giorni fa l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha inviato alle autorità locali. Testo in cui si fanno previsioni probabilistiche sulla possibilità che fino al 7 settembre si verifichino scosse violente nell’area dell’Alta Valle dell’Aterno e dei monti Reatini: in questo periodo ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5%. "La zona interessata dallo sciame ricade nell’area a maggiore pericolosità sismica nel nostro paese ed è classificata zona 1", hanno rilevato gli esperti.
Una segnalazione che è stata presa in seria considerazione da sindaci e autorità locali. Il primo cittadino de L’Aquila, Massimo Cialente, ha disposto la chiusura del centro storico fino a domani, il giorno in cui secondo gli esperti il rischio dovrebbe diminuire.
(06 settembre 2010)