Home Argomenti Ambiente e Ecologia Gli ecodeficienti hanno preso di mira la fontana di Trevi a Roma

Gli ecodeficienti hanno preso di mira la fontana di Trevi a Roma

308
0

Gli ecodeficienti hanno preso di mira la fontana di Trevi a Roma
Una contestazione priva di senso. Oltre al danno ambientale si aggiunge anche un danno economico, a un patrimonio artistico mondiale, un danno a un bene comune, monumentale e di immagine pubblica. Azioni di protesta che non servono e sono controproducenti. Conosciamo tutti i problemi del cambiamento climatico, ma non è così che si combatte e si sensibilizza l’opinione pubblica e la classe politica, producendo danni al nostro patrimonio culturale. Questi finti ecologististi si dimenticano che il cambiamento climatico è un problema mondiale. Perché non vanno in Cina e in India (i paesi più inquinanti al mondo), o nei confronti delle principali banche mondiali a fare le loro dimostrazioni? Non si confonda poi la stupidità di singole persone, con la generazione virtuosa che è andata a spalare il fango in Emilia Romagna. Non accetto questa generalizzazione portata in Tv (domenica sera 21 maggio 2023) anche dal fazioso prof. Tomaso Montanari. La contestazione imbrattando la Fontana di Trevi è da imbecilli, da condannare tutti in diretta questi vandali, a cui deve essere comminata il massimo della pena; tutti segnalati con la daspo da Roma per 5 anni. Non ho mai visto questi ragazzi contestare la moneta a debito e la truffa del debito pubblico. Oppure contro lo spopolamento dei paesi di montagna,con frane, distruzioni di strade, ponti, con attività costrette a chiudere, impossibilitate a sostenere costi gestionali economicamente insostenibili; eppure sarebbero i veri presidi per la cura di quei paesini, non li ho mai visti contestare l’austerità Europea che con il patto di stabilità con il 3% di deficit sul PIL, per anni ha impedito una programmazione e sviluppo democratico con le risorse necessarie per il ripristino eco idrogeologico del territorio che non è solo un problema del cambiamento climatico, ma un problema politico ed economico. Le risorse per questo importante intervento territoriale spesso non ci sono e a volte sono mal gestite. [LINK]. Dovrebbero sapere questi imbecilli difesi da Montanari che la moneta è emessa dal nulla e addebitata al valore nominale, gravata da interessi (truffa), con aumento del nostro inestinguibile, ripudiabile e detestabile debito pubblico (debitocrazia).    
Anche questa alluvione, come le precedenti è conseguenza dei mancati interventi su tutto il sistema idrogeologico del Paese che da anni deveva essere messo in sicurezza, altrimenti continueremo ad avere alluvioni, frane, esondazione dei fiumi, smottamenti, ecc, che il secolare cambiamento climatico, accentuerà, ma non è l’unica causa [LINK]. Finché la politica sarà governata dalla finanza con il paradigma monetario della moneta a debito e non dai cittadini, non ci sarà soluzione. Vorrei poi sapere, quanti di questi eco-vandali sono coerenti ambientalisti con i loro consumi alimentari, di abbigliamento o di trasporto. Perché non si mobilitano contro la moneta a debito che è il vero male dei popoli, causa di tutti i mali, anche di questa rovinosa situazione del territorio italiano? Ignoranza o manovrati e usati da forze internazionali che tramano contro l’Italia? Le proteste nel nostro Paese sono da sempre praticate, ma il vandalismo contro i beni pubblici, patrimonio internazionale, non è tollerabile. E non credo sia tutta farina di questi ecovandali.  (Parma, 21/05/2023)

Luigi Boschi   

Articoli correlati:

L’ambiente dimenticato: otto miliardi non spesi e task force mai nate

Miliardi mai spesi e scaricabarile: i piani anti-dissesto falliti in dodici anni

Previous articleLa Moldavia in piazza per l’Europa. Decine di migliaia a Chisinau: “Nella Ue al più presto contro le mire di Mosca”
Next article22 Maggio: Santa Rita da Cascia