Home Argomenti Animali BAILADOR – NUMERO 36 – 30 . 10. ...

BAILADOR – NUMERO 36 – 30 . 10. 2011

261
0

L’EREMITA VEGETARIANO

MARIO DUMINI

Giorni fa prima di andare a Bologna per il coordinamento del MAV  mi hanno detto che mi cercava un signore. L’ho chiamato e mi ha spiegato che è da anni che sta cercando di fare un movimento ma che trova  immense difficoltà. Abbiamo parlato a lungo. Eravamo a Roma in Via Nazionale.

A un certo punto gli ho chiesto dove abitava. Mi ha risposto in una grotta.  

In una grotta? Ho chiesto. Lui ha confermato, vivo con gli animali in una grotta.

E non hai freddo? Ho domandato, considerando l’età di Mario che è un sessantenne.

Ha risposto che da quando vive nella grotta non ha più sofferto di reumatismi.

E non accendi il fuoco per riscaldarti?

No, perché disturba i ragni che vivono nella grotta.

Poi mi ha raccontato una storia che mi ha colpito.

La storia di una cinghialina.

Titti arriva nella grotta dopo che sua madre è stata uccisa da un cacciatore.

Ha pochi giorni di vita. Mario la cura e la alleva con i suoi gatti e la piccola Titti cresce felice, dorme con lui, lo segue scorrazzando e scodinzolando, grugnisce e da baci a tutti quelli che le si avvicinano uomini e animali. Dorme nella grotta accanto a Mario e si addormenta sicura e fiduciosa dell’uomo, è amica dei bambini del paese, diventa una star televisiva su rai due sembra un sogno.

Un giorno un cacciatore di passaggio gli spara e ne fa salcicce
Mario addolorato accetta e perdona dicendo che l’uomo è fatto così, è incorreggibile.

Mario è un cristiano delle origini. Non ama la Chiesa  

Titti ha vissuto 11 mesi felice accanto ad un uomo, ma il suo destino di cinghiale era segnato,
come tutti i cinghiali non poteva essere altro che carne da macello.
Un sogno infranto dalla cecità umana.

Mario mi ha chiesto se avrei perdonato il cacciatore.
Gli ho detto: mai. Poi ho aggiunto un’altra cosa che non riporto.

Ma io non sono un cristiano.

 

Paolo Ricci

 

http://www.youtube.com/watch?v=eLNntS06P50

http://www.youtube.com/watch?v=bKJF-7901mc

 

http://www.ildialogo.org/carcere/eremita/chie23012008.htm

 

http://www.gondrano.it/diritti/duminiA.htm

 

_______________________________________________________________________

 

L’ANIMA DEGLI ANIMALI

 

http://tv.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/biodiversita-ogilvy-bruxelles-belgio/54864/54014?video

 

_______________________________________________________________________

 

 CERONETTI

 

“Sopra di loro, dentro di loro c’è quel marchio triste, quell’impurità lebbrosa, il timbro del mattatoio. Perché non si pentono? Perché non si convertono? Perché tollerano e addirittura orribilmente prescrivono tante stragi di creature viventi, immenso popolo di anime impaurite allevate apposta in condizioni di spavento per le loro tavolate al pepe, le loro liturgie gastronomiche ricondotte con spietata monotonia dal calendario?”

Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono
soltanto animali.

 

_______________________________________________________________________

 

 

LA NOSTRA DENUNCIA DEI CANILI LAGER VIENE ATTACCATA DA ANIMALISTI NON DAI CANILI LAGER E IL NOSTRO DOSSIER È DEFINITO “FALSO”.

NELL’ATTACCARE  I CANILI LAGER PER QUESTA GENTE ABBIAMO FAVORITO LA TRATTA: “cani deportati in Germania: ecco il falso dossier delle associazioni tedesche per rubarci i cani ecco le menzogne che usano i tedeschi per impossessarsi dei cani italiani.”

 

E’ incredibile ma funziona così: se tu attacchi i canili lager sei favorevole alla deportazione dei cani nel Nord Europa, se attacchi il traffico sei favorevole ai canili lager

Noi abbiamo attaccato i canili lager e il traffico e siamo stati attaccati da entrambe le parti.

Basta andare sulla Saggezza di Chirone e leggere

 

www.lasaggezzadichirone.org

Mai abbiamo scritto che tutti i canili sono lager. Mai detto una cosa del genere perché sarebbe una menzogna. Ma quello che abbiamo scritto lo abbiamo scritto dopo essere stati inondati da denuncie.

 

 

Chi legge sa di cosa parliamo. Sulla patetica nozione che ogni critica è un attacco alla nazione non  vale la pena rispondere: è un’idea cretina. Roba da idioti di regime. I media ci subissano ogni ora con attacchi del genere. La domanda che ci poniamo è questa: questo attacco da cosa è motivato? E perché è un “animalista” che scrive queste cose e non un proprietario di un canile lager?

 

http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/2011/10/cani-deportati-in-germania-ecco-il.html?spref=fb

ECCO CHI CI ATTACCA

 

http://luigiboschi.it/?q=node/15708

 

http://luigiboschi.it/?q=node/15709

 

http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/1-vt48118.html?start=0

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/09/02/craxi-smentisce-la-sua-intervista.html

 

http://gen2007-mag2011.partecipami.it/?q=blog/377

 

 

Il Giudice di pace di Parma ha condannato il presidente dell’AIDAA
Lorenzo Croce, per aver diffamato i volontari della Sezione Enpa di
Parma. Nell’aprile 2009, mentre Enpa Parma aveva organizzato una
iniziativa per raccogliere fondi, Lorenzo Croce attaccò verbalmente i
volontari. “Era invece d’obbligo del convenuto – scrive il giudice-
evitare l’esternazione di espressioni che, isolatamente ascoltate,
possedevano indubbio carattere diffamatorio” Croce è stato condannato al
risarcimento dei danni morali e al pagamento delle spese processuali.
Notizia pubblicata su www.zerosette.it del 12 luglio 2011 a pagina 40.

_______________________________________________________________________

 

 

Leggo e allibisco.

Dov’è scritto che si attaccano tutti i canili d’Italia?? Basterebbe leggere. Si parla di CANILI LAGER.

Ora, cosa dia fastidio nella denuncia di canili lager (che non è neppure una novità), non riesco a coglierlo. Sono certa che la mail ad AIDAA sia stata inviata per sollecitare uno sforzo comune nella lotta a questa barbarie. Che ingenua, eh? E invece ha dato fastidio!! La denuncia per favorire la tratta!!! Ma dove è scritto????

Se il rapporto arriva al Ministero della Salute, tanto meglio. Ma sono certa che sia stata già inviata e sono certa che il contenuto non costituisca una novità per la Martini, che qualcosina di canili lager deve averlo saputo.

 

Cristina

 

_______________________________________________________________________

 

UN ESTATE PERICOLOSA: IN BICI PER AIUTARE GLI ANIMALI 

 

“UN’ESTATE PELICOLOSA”
 
Parafrasando il titolo del tristemente noto romanzo di Ernest Hemingway “un’estate pericolosa” che amava i gatti ma purtroppo, esaltava la corrida!
Noi non la esalteremo, anzi faremo di tutto per pubblicizzarne il suo anacronismo e la sua inutile crudeltà.
Sempre tornando al nome dell’operazione, non vi sarà certamente sfuggito il riferimento in essa contenuto ai poveri cani e gatti delle perreras che un giorno vorremmo vedere liberi di correre mangiare e dormire come meglio credono lontani da questi inferni organizzati che siamo certi prima o poi come tante altre sciagure umane spariranno.
Ecco, da qui nasce l’idea di questo progetto. Torino – Siviglia in bicicletta. 2200 km da percorrere lungo le strade di Italia, Francia e Spagna per sensibilizzare l’opinione pubblica la stampa e tutti coloro che non sono a conoscenza di quanto sta accadendo. Ogni giorno animali fantastici vengono trucidati e massacrati senza alcuna pietà. Per il gusto dell’orrore quando si parla dei Tori e della Corrida e per soldi e altri incomprensibili motivi quando parliamo delle Perreras.
Il nostro obiettivo è arrivare a Siviglia in bicicletta per una marcia pacifica che prevede varie tappe e sit in di fronte a questi luoghi dove avvengono tali massacri. 
Per noi, sarà l’occasione di unire la nostra più grande passione e metterla al servizio di una nostra filosfia di vita…dove gli animali dovrebbero essere considerati al pari dell’uomo, ed avere la possibilità di vivere la loro vita.
Durante l’evolversi di questo progetto aggiorneremo costantemente il sito internet per tenervi aggiornati.
Durante il viaggio invece terremo un diario che sarà aggiornato giornalmente con foto e commenti dei partecipanti.
Naturalmente speriamo che il tutto riesca al meglio…noi sicuramente ce la metteremo tutta!!!!
 

Paolo Barbon e i suoi amici 

 

http://bikeforpets.jimdo.com/

 

_______________________________________________________________________

 

DANCING DOG

 

http://www.youtube.com/watch?v=2Y2DBrqw-O8

 

https://www.facebook.com/home.php#!/photo.php?v=1506437358813

 

_______________________________________________________________________

 

 

LA GRANDE ROMA IMPERIALE RESPINGE L’INVASIONE GALLICA GRAZIE ALLE CORAGGIOSE OCHE
 
http://www.roccioso.it/roma/oche.htm

 

http://www.mednat.org/alimentazione/fois_gras.htm

 

_______________________________________________________________________

 

 

GUIDO CERONETTI, IL SILENZIO DEL CORPO

Tutte le torture, i patimenti, i terrori (per Némesis, imperdonabili)
inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della
storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.

 

_______________________________________________________________________

 

 

CATTOLICI VEGETARIANI

 

http://www.cattolicivegetariani.it/content/attivita/progetto-scuola.html

 

 

_______________________________________________________________________

 

 

IL LABRADOR SALVATO DAL FUOCO

 

Un  Labrador di una famiglia del Wisconsin è stato salvato dai vigili del fuoco facendogli la respirazione bocca a bocca, dopo esser rimasto intrappolato tra le fiamme del loro appartamento. I pompieri l’hanno trovato su una sedia a dondolo, immobile e probabilmente sotto shock. Lo hanno portato fuori, gli hanno fatto la respirazione artificiale e applicato una mascherina dell’ossigeno che solitamente si usa per gli umani. Uno dei pompieri, Jami Thompson, ha dichiarato di non aver mai ricevuto alcun addestramento per il salvataggio degli animali ma di essersi ispirato ad alcuni consigli di una vecchia trasmissione televisiva ”Rescue 911” (ap)

 

http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/21/foto/vigili_del_fuoco_salvano_cane-23637575/1/?ref=HRESS-23

_______________________________________________________________________

 

 

HENRY BIGELOW

Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della
caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali
diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non
avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là
addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla
consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella
capacità di soffrire?

_______________________________________________________________________

 

 

VIVISEZIONE

 

http://tv.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/vivisezione-xxs-schiphol-olanda/54867/54017

 

_______________________________________________________________________

 

 

PETIZIONE PER INSERIRE LA TUTELA DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI NEL CODICE
PENALE:

 

 http://www.PetitionOnline.com/DIRITTI/petition.html
http://www.firmiamo.it/inseriamo-tutela-degli-animali-nel-codice-penale

PETIZIONE contro il consumo alimentare di piccoli animali.

http://www.firmiamo.it/aboliamo-la-carne-di-pollo-e-coniglio

_______________________________________________________________________

 

 

 

FRANCESCO BURDIN, UN MILIONE DI GIORNI, 2001

Maiali costretti in stambugi senza luce. Galline chiuse notte e giorno
nell’incubatrice. Oche inchiodate con le zampe al pavimento. Vitelli che
passano dalla prigione al macello senza aver mai visto un prato. Gli ultimi
animali, superstiti di una moltitudine che riempiva festosamente la terra,
sono ridotti a un’eterna notte.

_______________________________________________________________________

 

 

 

BRESCIA: MILLE SPARI IN UN’ORA

http://www.guardian.co.uk/uk/2011/oct/23/police-spy-tricked-lover-activist?newsfeed=true

 

_______________________________________________________________________

 

 

GREEN HILL: COSA STA SUCCEDENDO?

 

Nel firmamento della vivisezione sta per spegnersi una stella?

 

Il 19 ottobre 2011 il Ministro del Turismo, l’On. Michela Vittoria Brambilla, altresì presidente del comitato ministeriale per la creazione di un ‘Italia Animal Friendly”, ha proposto ed ottenuto l’approvazione in commissione Affari Sociali del Parlamento di alcune misure che, se approvate, cambieranno lo scenario della sperimentazione animale nel nostro paese. Abbiamo assistito sui media ad immagini che ritraevano la Ministra intenta a rassicurare del buon esito di un lavoro svolto in seguito ad un preciso impegno preso con “tanti cittadini, associazioni animaliste e comitati spontanei che si sono mobilitati contro lo stabilimento Green Hill di Montichiari, dove sono allevati cani di razza beagle destinati ai laboratori”. Pochi giorni fa aveva espresso un messaggio di solidarieta’ a cinque attivisti della campagna animalista “Fermare Green Hill”. Ora esibisce con orgoglio un nuovo testo di legge che vieterebbe su tutto il territorio nazionale l’allevamento di primati, cani e gatti, destinati alla sperimentazione, non esimendosi dal dichiarare l’imminente chiusura del lager in questione. Come (sedicente) militante animalista di lunga data, ringraziati i colleghi deputati di partito (PdL) e senza precisare le associazioni animaliste ed altri enti con cui avrebbe collaborato, l’ex coordinatore dei Circoli della Libertà dipinge uno scenario che, se vero, preparerebbe la strada allo sviluppo di metodi alternativi, cioè di quei metodi di ricerca utili al superamento dell’uso di animali nei test scientifici. Già da subito impedirebbe ai vivisettori l’utilizzo di cani, gatti e primati quando non in possesso di una specifica autorizzazione del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di Sanità. Questo provvedimento legislativo imporrebbe anestesia o analgesia qualora l’esperimento comportasse dolore. Garantirebbe inoltre un sistema ispettivo a salvaguardia del benessere degli animali nei laboratori. Bloccherebbe infine l’utilizzo di ogni specie animale nelle esercitazioni didattiche (eccetto l’alta formazione di medici e veterinari).
Tutto bene, si è portati a pensare. Ma se sperare è lecito, in questo caso dubitare è un dovere per chi desidera qualcosa di più che l’ennesima promessa istituzionale senza futuro. Infatti, considerato con attenzione l’emendamento correttivo della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (
http://www.geapress.org/wp-content/uploads/EMENDAMENTO1.pdf), è facile constatare che si tratta di un elenco di punti appena abbozzati e dal carattere tra loro contradditorio, quando non ribadisce, spacciandoli per novità, contenuti già presenti nell’attuale normativa. Il tutto gravato dall’inesistenza di un’impronta abolizionista e dal fatto che tali punti non sono riconducibili ad alcun percorso di progressiva conquista verso il traguardo antivivisezionista e non sono avvalorati da alcuna valutazione politica che tenga conto della parte offesa – gli animali -, in modo coerente con il riconoscimento della loro considerazione morale.

 

Indagare la direttiva comunitaria e le sue modifiche è certo di grande interesse e necessità per chi si adopera nella lotta allo sfruttamento animale; tuttavia vorremmo soffermarci su alcune questioni inerenti questo teatrino politico-mediatico, al fine di far riflettere il movimento animalista abolizionista e liberazionista sul fatto che la consapevolezza sorge solo dal confronto interno e dallo scontro con le istituzioni speciste.

 

Innanzitutto, provoca enorme sospetto che la semplice approvazione di un emendamento venga associata alla promessa che Green Hill presto verrà chiuso. Tale incauto ottimismo suggerisce una volontà di propaganda da parte di chi, come la Brambilla, non si fa scrupoli ad usare a proprio vantaggio la campagna “FermareGreenHill”, la quale aveva più volte sollecitato gli organi preposti (nazionali, regionali e comunali) ad agire contro l’allevamento in questione. E con l’aspettativa che questo davvero potesse avvenire (lamentando la non applicazione della legge 281 per canili e allevamenti, laddove, invece, già si gode di autorizzazioni facenti capo alla legge 116 per gli stabulari).
E’ apprezzabile che una lotta indirizzata ad un singolo obiettivo abbia saputo estendere lo sguardo al sistema politico-legislativo che legittima, organizza, regolamenta ed autorizza il potente sistema della vivisezione. Ma sarebbe un paradosso che alla fine di questa lotta pro/contro vivisezione le aspettative di cambiamento risultassero trasferite dal livello della ‘piazza’ al livello istituzionale, dato che proprio a questo livello risiede la maggiore responsabilità dello sfruttamento degli animali. E’ proprio lì che è di casa l’interesse a mantenere le condizioni di vessazione sistemica cui sono soggette le categorie ‘sub-umane’ nei vari campi che le vedono sfruttate e uccise. Una cosa sarebbe infatti spingere le istituzioni a proteggersi per convenienza dai propri dissidenti, “concedendo” di conseguenza dei miglioramenti effettivi; altro sarebbe veder sgonfiarsi un moto di protesta in qualche articolo di legge dalle prospettive controverse e potenzialmente controproducenti.

 

Per giunta, non possiamo fare a meno di rilevare che tale infausto spostamento sta avvenendo nella direzione nazional-populista della destra, nel perfetto stile delle sue metodologie. Temiamo dunque che le tendenze di un movimento animalista generalmente qualunquista seguiranno la stessa deriva.
Occorrerebbe impostare la propria attività individuando, in maniera corretta e approfondita, i principali responsabili della nostra cultura specista e del sistema di sfruttamento. Concentrare ogni sforzo per fermare singole sperimentazioni o luoghi di tortura, rimanendo sprovvisti di un progetto d’intervento a lungo termine, più contestualizzato, ci farebbe correre rischi enormi. Si potrebbe obiettare che la sinistra non si distingue per propensione antispecista. Non c’è dubbio. La questione animale, come altre tematiche di grande rilevanza etica – nella latitanza di un dibattito collettivo mai nato -, viene ignorata. I due schieramenti politici dominanti, in falsa contrapposizione tra loro, sono distanti anni luce dal preoccuparsi dei deboli di ogni tipo, così come dei “senza carta d’identità” e, peggio ancora, dei “senza identità”.

 

Convogliare, come sta facendo l’On. Brambilla, gli sforzi comunicativi di una campagna di attivismo non formalmente organizzato in un’operazione di raccolta di consensi pre-elettorali, significa che il Governo si appropria dell’impegno e della partecipazione individuale di migliaia di persone che si sono mobilitate (dal corteo di Roma in poi) contro le leggi comunitarie (e non a favore di esse!). Offrire la chiusura di Green Hill come merce di scambio agli animalisti antagonisti affamati di risultati, per ottenere il loro entusiastico -strumentalizzato – appoggio, è un escamotage ingannevole teso a calmare animi ribelli e senza che questo comporti nemmeno la modifica di una virgola dell’attuale paradigma vivisettorio.

 

Non è lecito, in fondo, accentuare la critica alla campagna più seguita di recente in ambito animalista, una campagna che ha dimostrato di essere in grado di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica intorno ai nemici degli animali, smascherando le astuzie del sistema; soprattutto fintantoché il movimento non avrà saputo progettare e valutare collegialmente quali dinamiche possano generare i singoli gruppi che si agitano al suo interno.
La mancanza di una strategia generale, dibattuta e/o condivisa, provoca una ancor più grave mancanza di dialogo allargato. Spesso siamo troppo occupati a seguire logiche emergenziali e a protestare contro le aziende più sporche di sangue.

 

Sta di fatto che una rappresentante della destra governativa ha dichiarato la volontà politica che tanti hanno invocato. Ora, di questa volontà politica, ci chiediamo cosa farcene, dato che è assurdo pensare che singoli (e ambigui) esponenti politici possano essere una garanzia per una seria battaglia antivivisezionista.
Se potesse bastare una qualche azione di disturbo per fermare le multinazionali del farmaco e le ambizioni della ricerca antropocentrica, saremmo certo ad un passo dalla vittoria.
Ma una volta di più oggi, inequivocabilmente, abbiamo capito che confidare nelle iniziative dei governanti non può che illuderci di compiere un passo avanti, per poi, disillusi, paralizzarci e riportarci velocemente indietro. (Che cosa promise Blair agli antivivisezionsiti ingles; e che cosa lamentò Barry Horne con lo sciopero della fame che lo condusse alla morte? Qualcosa di molto simile alle parole dell’On. Brambilla).

 

A parziale conclusione, questo comunicato (che non vuole fare classifiche di merito o demerito, bensì sollecitare un confronto politico in seno all’animalismo radicale liberazionista ed abolizionista, in direzione opposta a certa goliardia tipica di forum e facebook), esprime un rammarico per una lotta che i politici hanno trasformato in una partita (suicida) fra beagles contro topi, maiali, mucche e conigli (mai menzionati e quindi mai risparmiati dalle torture). La partita, se mai si concluderà, finirà duemila a zero per la nazionale azzurra dei beagles, forzatamente (e astutamente) schierati contro i beagles, i topi, i maiali, i conigli e le mucche extra-comunitari. Perchè è lì, oltre i confini della civile Italia ed Europa, che porta una chiusura di Green Hill ottenuta per mezzo di una ‘legge comunitaria’. Altro che il professato graduale raggiungimento dell’antispecismo: ci troviamo di fronte ad un sistema specista che si fa pure – e non tanto a sorpresa – razzista. L’esternalizzazione dello sfruttamento animale non è una vittoria della lotta di liberazione animale, così come si sa che la globalizzazione dei mercati non coincide con la globalizzazione dei diritti. Casomai il contrario.

 

Per quanto oggi non esistano organizzazioni o gruppi realmente capaci di delineare un serrato e ben definito ambito di lotta, cominciare con l’operare in direzione di una comprensione più ampia del proprio ruolo rispetto alla complessità del contesto socio-politico attuale, può realizzarne la premessa. Il non riuscire collettivamente ad uscire dall’ambito di una riduttiva comunicazione / sensibilizzazione e relativa manifestazione generica di dissenso, per spostarsi su un piano d’interazione politica con l’esistente, impedisce l’individuazione dei nodi del sistema, l’azionamento delle leve utili a contrastarlo, il dispiegamento delle proprie forze, la definizione degli obiettivi da porre a nostro fondamento. Anteporre, come sta avvenendo, lo sfogo di energia rispetto all’azione politica per affermare le proprie istanze, non può che lasciarci in balia dei politicanti di turno. Ad esempio, non comprendiamo appieno l’adeguamento ai nuovi trend internazionali che anche i vivisettori nostrani stanno portando avanti seguendo uno schema prestabilito (“accostamento fittizio ai voleri della massa pseudo-animalista; decentralizzazione, ove possibile, della produzione di corpi animali con conseguente dispersione delle proteste; rilancio della visione antropocentrica dominante e contemporaneamente della sperimentazione animale attraverso iniziative di rassicurazione popolare, improntate sulla divulgazione delle ‘buone’ intenzioni e dei ‘buoni’ metodi”); ed in questo modo rafforziamo l’impressione che mentre il mondo cambia, anche sulla spinta di istanze animaliste più o meno protezioniste, il movimento rimane invece immobile. Continuando a non esistere, se non nella forma di sprazzi di “e-motività” soggettiva, finiremo per esaurirci del tutto.

 

Inoltre, oltre a chiederci assai preoccupati cosa potremo responsabilmente fare per le migliaia di beagles che diverrebbero spazzatura per una Green Hill eventualmente chiusa, dovremmo chiederci che destino attende i beagles nascituri (e futuri altri animali) ad esempio cinesi o russi, e che agibilità d’opposizione i politici del prossimo luogo, amici dei nostri politici, riserveranno alle popolazioni di quei territori. Laddove il costo del lavoro è minore, anche il cosiddetto ‘benessere’ umano, oltre che animale, è nettamente inferiore. Ed è lì che si vanno a sedere, comode, le superpotenze economiche che producono morte e sofferenza in questo mondo complesso, prevaricatore, IPOCRITA.

 

La domanda con cui lasciarsi nella riflessione è se siamo certi che la chiusura di Green Hill (se avverrà – cosa di cui non siamo per nulla convinti), possa essere considerata una reale vittoria per il movimento. Non corrisponderebbe forse a salvare quei 2.617 cani lì detenuti, per poi vederli sostituiti, da parte di una ricerca scientifica non intaccata nelle sue direzioni antropocentriche, con altrettanti individui?

 

Senza dubbio, dal punto di vista simbolico, la chiusura di Green Hill dimostrerebbe che il movimento animalista può raggiungere alcuni degli iniziali obiettivi che si pone; ma d’altra parte sarebbe importante saper utilizzare questa eventuale “vittoria” per chiederci come e dove vogliamo andare.

 

Individualità antispeciste non trasversali

 

 

http://www.geapress.org/wp-content/uploads/EMENDAMENTO1.pdf

 

 

_______________________________________________________________________

 

 

SCUSATE HO UN OBIEZIONE DA FARE….

 

Secondo Chiara Cremonesi, Giulio Cavalli (Sel) e Pippo Civati (Pd) a quanto pare gli animali rinchiusi a Green Hill sono di sinistra e quindi meritano nottate all’addiaccio, mentre i poveri animali macellati senza stordimento non sono degni di una morte indolore. La novella Trinità de noantri, infatti, con queste disgustose argomentazioni ha contribuito a bocciare la proposta regionale di eliminazione della vergognosa usanza barbara della macellazione islamica. Certo non solo loro, ma trovo le argomentazioni portate dal trio assolutamente discriminatorie nei confronti degli animali. Vivisezione no, uccisioni tribali sì? Può mai essere “l’uso” dell’animale la discriminante per la sofferenza? Senza contare che esiste una legge sulla macellazione che vale per tutti e su tutto il territorio nazionale. O almeno dovrebbe.
Di questo passo perché non autorizzare anche le mutilazioni genitali femminili? Anche tali orripilanti pratiche vengono perpetrate in nome di simpatiche e antiche tradizioni. Qual è la differenza? Dov’è il crinale tra il lecito e il “tradizionale” per certa gente?
Non ci sono cose di destra e di sinistra quando si parla di animali, ma solo quelle di buon senso che in questo caso è stato sacrificato sull’altare della peggior politica.
Così almeno la penso io.

Patrizia

 

_______________________________________________________________________

 

 

THEODOR ADORNO

Un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più
comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di
un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? Il
problema non è “Possono ragionare?”, né “Possono parlare?”, ma “Possono
soffrire?”.

_______________________________________________________________________

 

 

IL TOPO

 

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/superformaggio-john-nolan-londra-gb/54866/54016

 

_______________________________________________________________________

 

 

UNA MOSCA BIANCA

 

Lamento Rumeno Onlus – visita a Roma di Padre Tomasz

Quo Vadis Vatican? La Missione di PADRE TOMASZ
 
Jeans, zainetto e scarpe da ginnastica: ecco come si e’ presentato Padre Tomasz, prete cattolico austriaco,  al suo arrivo quando eravamo ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino. Ha conquistato tutti con la sua semplicita’; coraggioso, determinato, con il suo silenzio e il suo digiuno ha voluto rappresentare la sofferenza dei nostri piccoli Fratelli. Il suo e’ stato un gesto unico, di fondamentale importanza; sulle orme di Francesco ha manifestato cio’ che aveva nel cuore: l’Amore e la Compassione per le Creature Animali.      
“Metterò un piccolo segno – dice Padre Tomasz – ricorderò a Papa Benedetto XVI quello che già gli ho scritto nel febbraio 2010: “Santo Padre, di fronte alla sofferenza dei nostri fratelli animali, non dobbiamo più guardare da un altra parte… non dobbiamo davvero farlo più… Semplicemente perchè non è leale nei confronti dei nostri fratelli, delle nostre sorelle, degli animali e neanche nei confronti dell’Uomo di Nazareth, che è venuto al mondo per annunciare l’amore incondizionato per tutte le creature e che per la sua lealtà e coraggio di dire la verità è stato crocifisso.”
E’ stato un onore per noi ospitarlo ed assisterlo durante la sua permanenza; ha chiesto di poter stare vicino agli animali ed e’ cosi’ che abbiamo messo a disposizione il nostro camper per dargli conforto e la compagnia di cani, gatti ed anche una pecora; Il 4 ottobre, giornata di San Francesco, si e’ recato a San Giovanni dove ha benedetto gli animali sotto la statua del Santo
Ha commosso tutti Padre Tomasz e portiamo questo evento nel cuore affinche’ possa rappresentare il segno di una nuova partenza
Lamento Rumeno Onlus ringrazia la cara Viviana Frigino dell’associazione PANDA, Eleonora, Renato, tutti i volontari che hanno contribuito ad aiutarci e tutti coloro che hanno reso indimenticabile questo evento con la loro partecipazione.

 

_______________________________________________________________________

 

 

MARGUERITE YOURCENAR E IL CRISTIANESIMO

Il cristianesimo avrebbe potuto insistere sulle sublimi leggende che mescolano l’animale all’uomo; il bue e l’asino che scaldano col fiato il bambino Gesù; il leone che seppellisce devotamente il corpo degli anacoreti, o che serve come cane da guardia a san Gerolamo; i corvi che nutrono i Padri del deserto, e il cane di san Rocco che provvede al padrone malato; il lupo, gli uccelli e i pesci di san Francesco, le bestie dei boschi che cercano protezione presso San Biagio, la preghiera per gli animali di san Basilio di Cesarea o il cervo crocifero il quale converte Sant’Uberto (una delle più crudeli ironie del folclore religioso è che questo santo sia divenuto il patrono dei cacciatori). O ancora i santi d’Irlanda o delle Ebridi che riportano a riva e curano alcuni aironi feriti, proteggono i cervi oramai senza scampo e muoiono fraternizzando con un cavallo bianco. Ma l’arido dogmatismo e la priorità all’egoismo hanno prevalso.
 

_______________________________________________________________________

 

 

PETIZIONE CONTRO I MASSACRI IN UCRAINA

 

http://www.30millionsdamis.fr/agir-pour-les-animaux/petitions/signer-petition/euro-2012-contre-le-massacre-des-chiens-errants-en-ukraine-25.html?utm_source=ukraine&utm_medium=emailingpetition&utm_content=ukraine&utm_campaign=petitionukraine

 

_______________________________________________________________________

 

 

ANIMALI D’AFFEZIONE NEL REDDITOMETRO

http://www.anmvioggi.it/13216/26-10-11/il-redditometro-e%E2%80%99-allucinazione-fiscale

 

_______________________________________________________________________

 

 

 

SOTTOSEGRETARIO MARTINI, “CURE VETERINARIE NON SONO UN LUSSO DA REDDITOMETRO”
 
“Le cure veterinarie non sono assolutamente un lusso da redditometro!”, lo ha detto l’on. Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute, in merito all’articolo comparso oggi su un quotidiano nazionale intitolato “Se il cane dal veterinario fa diventare potenziali evasori”.
Secondo il Ministero della Salute la promozione e la  tutela della salute degli animali d’affezione rappresenta un obiettivo istituzionale, anche in relazione al valore sociale e terapeutico da essi rappresentato per circa otto milioni di famiglie in Italia.
“La presenza di un animale non è un lusso”, ha detto il Sottosegretario Martini, “e considero inaccettabile l’idea che curarlo venga considerato tale. Dovere dei proprietari di animali d’affezione è averne cura e garantirne il benessere come previsto dalla legislazione italiana. 
Ci sono molte famiglie che, tantopiù in un momento di crisi,  fanno grandi sacrifici per mantenere in buona salute e prestare le cure veterinarie adeguate ai propri animali da compagnia cui sono particolarmente affezionati. È inaccettabile – sottolinea il Sottosegretario Francesca Martini – che questo venga considerato indice di disponibilità economica come se avere un cane fosse un lusso. Un’iniziativa come questa sarebbe da considerare persecutoria, scoraggerebbe infatti  l’adozione di animali abbandonati e sarebbe potenzialmente dannosa soprattutto per le persone pensionate e a basso reddito.   È  da ritenersi  pertanto improponibile l’ipotesi che le cure per gli animali fornite dai medici veterinari libero professionisti  vengano inserite nel futuro redditometro. Al contrario gli obiettivi di un paese civile sono la promozione delle cure veterinarie  e la lotta all’evasione fiscale. In tal senso, ha concluso L’On. Martini, mi muoverò per difendere questi principi presso le sedi opportune”.

 

 

_______________________________________________________________________

 

 

 

AMMANITI E GLI ANIMALI

 

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/10/15/news/animali_ammaniti-23254294/

 

_______________________________________________________________________

 

 

 

GLI SPRECHI DEL CIBO E L’AFRICA

 

http://giovannitaurasi.wordpress.com/2011/10/15/basta-sprechi-di-cibo-la-salvezza-dell%C2%B4africa-si-decide-a-casa-nostra-carlo-petrini/

 

_______________________________________________________________________

 

 

SICCITA’ E MENO CIBO E GLI ANIMALI SI RESTRINGONO

 

http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/12-ambiente-territorio-e-beni-comuni/22196–siccita-meno-cibo-e-migrazioni-cosi-gli-animali-si-restringono-.html

 

_______________________________________________________________________

 

L’AMICO DI PAPI CHE CACCIA

 

Valter Lavitola amico di Papi

 

“io faccio caccia grossa e quando sparo a un animale pericoloso se è pure caduto per terra gli sparo un’altra volta. Poi gli metto la canna del fucile vicino all’occhio per vedere se si muove. E poi gli sparo un’altra volta pure se è morto”      

 

http://cianciullo.blogautore.repubblica.it/2011/10/08/gli-orfani-di-lavitola/

 

_______________________________________________________________________

 

DIANA FOSSEY: MORIRE PER GLI ANIMALI

 

http://www.youtube.com/watch?v=HDEw8H9kY88

http://gorillafund.org/dian_fossey/

 

_______________________________________________________________________

 

GUIDO CERONETTI, IL SILENZIO DEL CORPO

Dicono di avere abolito i sacrifici animali! Soltanto il rito hanno abolito:
li sterminano ininterrottamente, illimitatamente, senza bisogno: il
sacerdote si è fatto industria.

 

_______________________________________________________________________

 

IL MASSACRO DELLE BALENE NELLE ISOLE FAROE

 

http://www.theanimalrescuesite.com/clickToGive/campaign.faces?siteId=3&campaign=FaroeIslandWhaleSlaughter&ThirdPartyClicks=ETA_090811_FaroeIslandWhaleSlaughter_F

_______________________________________________________________________

 

 

 

ANCHE GLI ELEFANTI PIANGONO

 

http://www.cbsnews.com/video/watch/?id=6050249n&tag=contentMain;cbsCarousel

_______________________________________________________________________

 

Associazione Vegetariana Animalista
Associazione di Volontariato Onlus affiliata all’EVU

via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 – 3339633050
vege[email protected]; c.c.p.n. 58343153; c.f.n. 97365030580
In collaborazione con ABIN (Associazione Bergamasca di Igiene Naturale)
www.vegetariani-roma.it; www.universalismo.it; www.medicinanaturale.biz
 
SE OGGI DECIDI DI ESSERE MIGLIORE STAI GIA’ MODIFICANDO L’UNIVERSO
 
Giovedì 3 novembre alle ore 17,30 presso la sede dell’Associazione Vegetariana Animalista in piazza Asti 5/a Roma, conferenza del Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo, Membro Comitato Scientifico AVA,
di SSNV e del Direttivo Nazionale del Conacreis, sul tema:
 
“ALIMENTAZIONE NATURALE,
ATTIVITÀ MOTORIA E SALUTE”
 
Le componenti fondamentali per la conservazione della buona salute
e il recupero del proprio benessere.

Previous articleCrisi, consumi sempre più in calo. Confcommercio: “Destinati a peggiorare”
Next articleGenova, sei morti travolti dalla piena L’appello: «Andate ai piani alti»