CONTINUA LA PROTESTA CONTRO IL MAX MARA FASHION GROUP
PARMA – Sabato 26 febbraio abbiamo protestato, dalle 15:30 alle 18, contro il negozio "Marella" (appartenente al Max Mara Fashion Group) per i pezzi di cadavere (per altri invece sono preziosi ornamenti) che continua a esporre e proporre come vestiario pregiato.
Appena siamo arrivati sul posto le commesse hanno cominciato a "giocare" con stole e ornamenti di pelo… quando andrà di moda la pelle di commessa …. Probabilmente rideranno meno. Questo la dice lunga sui requisiti che il Max Mara Fashion Group pone per l’assunzione del personale, sull’immagine che viene associata al marchio.
Tornando a noi ricordiamo che ogni anno per Max Mara vengono uccisi (dopo mesi in gabbia) diversi milioni di animali innocenti, 50 l’anno scorso, e per cosa? Per adornare un cappuccio? Uno stivale? Un paio di guanti? Questa non è moda ma solamente crudeltà! Tutti e tutte coloro che sfoggiano questo pelo dovrebbero solo vergognarsi. Ricordiamo inoltre che anche il pelo che ci sembra (o ci viene spacciato per) sintetico spesso non lo è. E quando è vero molto spesso è di cani, gatti, conigli.
Cosa possiamo fare?
1) Boicottare il Max Mara Fashion Group (che racchiude i marchi Max Mara, Max & Co., Marella, Marina Rinaldi, Max Sport, Penny Black, Persona, Iblues) e optare per grandi marchi che hanno adottato la politica fur free (Coin,Oviesse, Upim,Stefanel, Diesel, H&M)
2) Non comprare mai capi con bordure in pelo, dopotutto anche se fosse finto che bisogno c’è di sentirsi del pelo addosso?
3) Contattare l’azienda (via mail, telefono,posto) esprimendo il disappunto per questa scelta
4) Informarsi, informarsi e informarsi !!!! Non crediamo a tutto ciò che i mass media cercano di inculcarci in testa!!!
ANIMALS FREEDOM PARMA