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FERRARA IMPORTANTE ESEMPIO DI CIVILTA’ ANIMALISTA

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LA CITTA’ DICE NO AL TRAFFICO DI CUCCIOLI E ANIMALI MALATI PROVENIENTI DAGLI ALLEVAMENTI LAGER DEI PAESI DELL’EST.

IL 29 OTTOBRE TERZA  UDIENZA DEL PROCESSO CHE VEDE SOTTO ACCUSA EX VETERINARIO ASL E 4 TITOLARI DI UN NEGOZIO DI ANIMALI.

Dopo le udienze del 19/11/2008 e del 25/02/2009 a Ferrara, il 29 ottobre p.v. si celebrerà un’altra importante fase del processo che vede coinvolti un medico veterinario ex funzionario ASL e quattro soci proprietari di un negozio di animali denominato "Animalandia".

I cinque sono imputati di truffa, maltrattamenti ad animali, ma soprattutto di associazione a delinquere, in quanto, insieme ed appoggiandosi a vicenda, avevano avviato una vera e propria tratta di cuccioli per lo più malati e non ancora svezzati provenienti dai Paese dell’Est europeo.

Le testimonianze raccolte svelano una vera e propria vicenda horror e lasciano anche intravvedere un’inquietante collusione tra i quattro titolari del negozio e gli enti che avrebbero dovuto tutelare e salvaguardare sia la salute degli animali, che la fiducia degli acquirenti di operare nel rispetto della Legge.

Questo traffico, tanto vergognoso quanto remunerativo per gli imputati, ha, infatti introdotto in Italia  cuccioli che arrivavano sprovvisti del benché minimo documento sanitario trattati come mera merce da cui ricavare il massimo profitto.

Un altro drammatico aspetto e non certo il meno importante sta nel fatto che la maggior parte di animali moriva a causa delle traumatiche condizioni di viaggio, del mancato svezzamento e del conseguente shock.

Molti di loro, giungevano già malati, febbricitanti e in condizioni precarie perché comunque provenivano da allevamenti lager che non osservano nessuna cura  e tutela per la loro vita.

La Polizia Provinciale ha fermato questo illecito sequestrando gli animali e chiudendo il negozio.

La LAV si è costituita parte civile nel processo nel corso del quale verrà ascoltato un numero molto considerevole di testimoni che dà l’idea del giro di affari degli imputati, del numero di poveri cuccioli sacrificati al profitto.

Ora la parola passa alla Giustizia!

Alle udienze, finora, si è vista una notevole partecipazione di pubblico, ma è emersa la negligente assenza delle principali associazioni protezionistiche cittadine. 

Se si fossero attivate per tempo, come sovente sono stati invitati a fare, molte creature non sarebbero morte!

E allora ci si chiede: "Fino a che punto si estendeva il potere del veterinario ASL? E quante volte ha chiuso gli occhi?"

Non possiamo fare altro che auspicare che "Giustizia sia fatta" e che soprattutto la Giustizia e la Legge,  per una volta, coincidano!

E che le pene, siano una esemplari tanto da scoraggiare qualsiasi altro tentativo di imitazione.

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