«Nessun cane ucciso dal freddo alla Martinella»
Caterina Zanirato
(gazzettadiparma.it) «Escludo nel modo più assoluto che alcuni cani possano essere deceduti per il freddo». Il responsabile sanitario del canile della Martinella, Gianfranco Ceresini, vuole allontanare ogni dubbio sollevato sullo stato di salute degli animali ospitati nella struttura della Lega nazionale per la difesa del cane e, soprattutto, ribadire che l’ondata di gelo delle scorse settimane non ha avuto ripercussioni tragiche. E lo fa fornendo tutti i dati del canile: «Siamo totalmente trasparenti – commenta il veterinario -. Chi vuole può venire di persona a verificare lo stato di salute dei cani e a controllare tutti i documenti, che ogni mese sono visionati anche dall’Ausl». Il personale e tantissimi volontari – alla Martinella sono circa quindici i ragazzi che si alternano a rotazione in qualsiasi giorno dell’anno – si stanno dando da fare per migliorare le condizioni del canile: «Al momento ospitiamo 314 cani – spiega Ceresini -.
Quando sono arrivato io, nel 2001, erano oltre 600: solo nel 2009 siamo riusciti a far adottare 140 animali, nessuno di questi cucciolo. Il problema del canile è che ci sono molti cani anziani: circa 75 di loro hanno superato i 14 anni, gli altri ci vanno vicino. È normale che abbiano patologie legate all’età, che, purtroppo, portano anche alla morte. Per questo – aggiunge – ci tengo a rendere pubblici i dati sui decessi registrati al canile, per fugare ogni dubbio: nel mese di dicembre sono scomparsi 5 cani, a gennaio 2. E nessuno di loro è morto a causa del freddo: in genere si trattava di animali anziani, con varie patologie, deceduti per un tumore o dopo un’operazione ad alto rischio». Le temperature rigide di questi giorni, dunque, per Ceresini non c’entrano: «Stiamo facendo molti sforzi per sostituire tutte le cucce con delle altre coibentate, sollevate da terra e facilmente lavabili – spiega -. Sono alte circa 90 centimetri e misurano un metro per 80 centimetri. Costano sui 200 euro l’una: tutte le risorse le abbiamo trovate privatamente, attraverso donazioni di volontari e appelli su internet. Le abbiamo comprate e ora le stiamo sostituendo. Inoltre, per gli animali che si trovano in terapia, ci sono delle cucce speciali con tanto di lampada termica, che li protegge al caldo. Ovviamente non possiamo applicare questa risorsa a tutte le cucce per una settimana di freddo all’anno: si tratta di 8 mila metri quadri di canile, con 314 box… L’impianto, le lampade e l’elettricità costerebbe un occhio della testa, non è proprio possibile. Trovo offensive nei confronti di chi si sta impegnando così tanto tutte le voci che sono state messe in giro». Ma nonostante i loro sforzi, i problemi al canile della Martinella purtroppo rimangono. E sono tutti di natura economica: «Purtroppo soldi non ce ne sono, per questo agiamo sulla politica dell’adozione e speriamo che i cani da noi ospitati siano sempre meno perché adottati da qualche famiglia – conclude Ceresini -. Purtroppo le nostre risorse provengono dalle convezioni, a forfait, stipulate Parmense: in tempi di ristrettezze economiche come questi è impossibile sperare che i comuni paghino di più».
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