PARMA: LA VERGOGNA DEL CANILE DELLA MARTINELLA
Gentilissimo Luigi Boschi,
sono un ragazzo di Parma. Ti scrivo perchè vorrei porre all’attenzione tua e dei lettori del tuo blog una questione che mi sta molto a cuore. Si tratta del Canile Martinella a Parma gestito dalla Lega del Cane. Di recente sono andato di persona in questo canile poichè spesso ho sentito pareri negativi da parte di persone andate in visita o per adottare un cane. Mi sono perciò recato negli orari di apertura (limitati a 2,5 ore ogni giorno) per accertarmi di persona di come fosse la situazione e con l’intento di dare una mano come volontario.
I box erano puliti e ampi, acqua e cibo non mancavano, ma essendo gestita da un’associazione mi aspettavo qualcosa di più umano.
Mi spiego. La maggior parte dei cani era affetta da dermatite (non saprei dire la causa, forse pulci) con alopecia diffusa, forte prurito e lesioni sulla cute, alcune così profonde da mostrare la carne viva e nel giorno in cui sono andato, essendoci caldo, le ferite erano infestate da mosche.
Ho chiesto delucidazioni in merito ad una cagnolina che sembrava paralizzata, mi hanno risposto che non era così e che stava bene, ma la volta successiva che sono tornato la cagnolina non c’era più e mi hanno riferito che non era stata bene, era stata portata in infermeria e non potevo assolutamente vederla. In un box c’era un cane con una zampa vistosamente ferita da un morso, dolorante e infestata dalle mosche a cui era evidente che non era stata fatta alcuna medicazione.
Mi sono presentato alla responsabile, la contessa Del Bono chiedendo la possibilità di fare volontariato. Mi ha risposto che: i cani non escono in passeggiata perchè quelli che rimangono chiusi abbaiano; nei box non posso entrare perchè loro non hanno assicurazione e i cani litigherebbero per gelosia. Ho chiesto se era possibile parlare con altri volontari per sapere che compiti potevo svolgere. Mi ha detto che assolutamente non gradisce il "parlottio da fabbrica" ma avrei dovuto rivolgermi solo al suo "uomo di fiducia".
Son tornato nelle settimane successive per 3-4 volte rivolgendomi all’uomo di fiducia che però avrebbe dovuto interpellare la contessa circa la mia possibilità di dare un aiuto, sarei dovuto tornare quando c’era lei… e quando?? Le volte successive nei giorni indicatimi non l’ho mai trovata. L’unica volontaria per quel poco che ho visto è una signora che fugge ogni contatto con le persone e se le viene rivolta parole rimanda immediatamente all’uomo di fiducia.
La mia idea era solo quella di dare una mano e stare vicino a quelle povere creature che di contatto umano ne hanno ben poco.
Ho avuto di recente notizia da una persona che si è recata qualche giorno fa alla Martinella per l’adozione di un cane che dentro ad un box ha visto un cane morto, come minimo da ore in quanto aveva già nuvoli di mosconi che lo infestavano. Nello stesso box c’era un altro cane che rimaneva sdraiato vicino al suo compagno morto.
Ho già fatto presente la questione alla sede centrale della Lega del Cane, la segreteria mi ha risposta che avrebbe inoltrato la lettera alla Presidente da cui però non ho ancora ricevuto risposta.
Mi sono permesso di porre alla tua attenzione questa situazione perchè tanto si è polemizzato sul canile municipale, in cui a mio avviso la qualità di vita dei cani è migliore ma poco si parla del Canile della Martinella, dove in fin dei conti il numero di cani ospitati è decisamente superiore. Mi chiedo il perchè…
Di certo ci sono situazioni peggiori, ma in una città "all’avanguardia" come Parma questa è per me inaccettabile. Spero comunque di avere smentita delle mie impressioni estremamente negative.
Per questo vorrei invitare i tuoi lettori a far per lo meno visita al canile Martinella e se ci fosse qualche volontario vorrei mi spiegasse se è possibile e come fare per andare a dare un pò di aiuto.
Ti ringrazio infinitamente per avermi ascoltato, mi scuso per averti disturbato e aspetto con ansia qualche risposta. Saluti
(Parma, 12/10/2008)
Marco
Luigi, ti dico che noi come Comune di Soragna diamo per convenzione 5000 euro all’anno e io non posso andare a fotografare i cani… che mi guardo bene da mandare!
Se chiediamo delucidazioni sui cani che sono stati inviati anni orsono, nessuna risposta!
Molti hanno chiesto di entrare come volontari ma non li vogliono!
Quando rubi nascondi!… si dice da noi.
Anche nel portale della Provincia, per gli animali persi, ritrovati o per
le adozioni, Martinella si è rifiutata di partecipare e mettere in vetrina i cani del canile!
I sindaci però se ne fregano, prova a fare una lettera che chiediamo ai sindaci convenzionati se hanno visitato o si sono interessati dei cani inviati, che comunque costano ai cittadini!
Se alzi il polverone sarei felice! ciao
M
INCOMUNICABILITA’ DELLA CONTESSA RESPONSABILE DEL CANILE "LA MARTINELLA" DI PARMA, ALLE OFFERTE DI UN RAGAZZO CHE MANIFESTA LA VOLONTA’ DI COLLABORARE, MA MAI DI ESSERE SCHIAVO DEI "potenti di turno", E A FAVORE DEGLI ANIMALI… Saranno tutti così i canili d’Italia?
Una reazione, QUELLA DELLA CONTESSA, che non aiuta ad eliminare il randagismo, anzi, va nella direzione opposta.
Gianluca
Caro Luigi, complimenti al corraggioso Marco! Finalmente qualcuno scrive su questo lager, ed è riuscito ad entrare. Io ho chiamato mille volte il canile Martinella: non hanno mai risposto in nessun orario o giorno. Sono passata negli orari di apertura, ma non è venuto nessuno ad aprire.
Diana Graham
Ho letto con molta attenzione quanto segnalato dal sig. Marco
relativamente alla situazione osservata al Rifugio Maria Cortese, meglio conosciuto come Canile della Martinella. Doverosamente ho indirizzato una richiesta di verifica all’ organo competente, il Servizio Veterinario USL di Parma, tra i cui compiti vi è, appunto, il controllo delle strutture che ospitano animali. Alla richiesta da me inoltrata ho allegato la segnalazione del sig. Marco.
Ritengo che questo sia il percorso più corretto, in considerazione degli
obblighi che la normativa impone alle istituzioni.
Se non vado errando – mi si corregga se sbaglio – non risulta poi che
questa struttura, peraltro privata anche se convenzionata con molti comuni della Provincia, si avvalga dell’ importantissima, oserei dire
indispensabile, risorsa del volontariato. Risorsa che può certamente
migliorare lo stato di benessere non solo fisico ma anche psicologico
degli ospiti di una qualsiasi struttura di ricovero.
Non si può, purtroppo, imporre questa scelta che dovrebbe essere
spontaneamente operata dal gestore di qualsiasi struttura del genere che avesse a cuore il miglioramento della qualità della vita dei suoi ospiti, almeno a livello socio-affettivo. Un’ assenza che certamente dequalifica questa come altre strutture.
Altro non posso fare.
Sarebbe comunque interessante che questa del sig. Marco, come altre
segnalazioni, fossero – potendolo – essere integrate da documentazione fotografica anche se eseguita con un semplice cellulare.
Angela Pia Mori Gialdi –
Presidente Sezione Provinciale ENPA di Parma
Ente Nazionale Protezione Animali sezione di PARMA
Via Drugman, 4/2
43100 Parma
Telefono e Fax 0521.992519
Aperto al pubblico:
Martedì dalle 12,00 alle 14,00
Giovedì dalle 16,00 alle 20,00