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Animal Equality, insieme a ENPA, ha presentato una denuncia contro la Spagna presso la Commissione Europea per maltrattamento degli animali.

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le navi Elbeik e Karim Allah con il carico di mucche
le navi Elbeik e Karim Allah con il carico di mucche

Sono l’avvocato Manuela Giacomini e mi occupo di Diritti degli Animali.

Come anticipato ieri da Alice, oggi ho l’onore (e l’onere) di condividere con te la notizia di un’importante azione legale che abbiamo deciso di intraprendere in difesa degli animali.

Andrò dritta al punto: Animal Equality, insieme a ENPA, ha presentato una denuncia contro la Spagna presso la Commissione europea.

Luigi, ti starai chiedendo cosa significhi ‘denunciare un Paese’ e perché proprio la Spagna.

Per quanto il maltrattamento degli animali avvenga in modo capillare in tutto il mondo, negli ultimi anni la Spagna ha sistematicamente commesso violazione gravissime delle leggi a protezione degli animali, in special modo durante la fase del trasporto.

Di recente, inoltre, proprio la Spagna è stata sotto i riflettori europei per la vicenda delle due navi cariche di bovini che per mesi hanno navigato nel Mediterraneo.

Come noto, le navi Elbeik e Karim Allah sono salpate nel dicembre scorso dai porti spagnoli di Tarragona e Cartagena, con direzione Tripoli, dove gli è stato negato lo sbarco per una sospetta epidemia di lingua blu.

Hanno quindi vagato per più di due mesi nel Mediterraneo, cercando un acquirente per i bovini che trasportavano.

Gli 895 bovini della nave Karim Allah e i 1789 vitelli della nave Elbeik hanno viaggiato rinchiusi all’interno di recinti in condizioni igienico-sanitarie agghiaccianti, rimbalzati avanti e indietro da un paese all’altro, senza possibilità alcuna di essere scaricati in un porto per poter riposare ed essere rifocillati (determinando quindi gravi lesioni sia fisiche che psicologiche agli animali).

Il 18 febbraio scorso, quando la nave Karim Allah si trovava in rada presso il porto di Cagliari, Animal Equality, in collaborazione con ENPA e Animal Welfare Foundation, ha inviato un’istanza al Ministero della Salute italiano per chiedere un’ispezione immediata della nave e degli animali.

Il nostro Ministero aveva programmato l’ispezione il 20 di febbraio, ma la nave ha lasciato le acque territoriali italiane durante la notte del 19, dirigendosi verso il porto di partenza.

Il Ministero italiano, non potendo più intervenire, ne ha dato comunicazione alle autorità competenti spagnole e alla Commissione UE.

A quel punto, in collaborazione con ENPA abbiamo inviato ben due istanze al Ministero dell’Agricoltura spagnolo per chiedere un intervento urgente per salvaguardare la salute degli animali ancora vivi sulla Karim Allah.

Tuttavia, le autorità spagnole – competenti ex Regolamento CE n. 1/2005 sulla protezione degli animali vivi durante il loro trasporto –  non hanno intrapreso nessuna azione per porre immediatamente rimedio all’estrema sofferenza degli animali presenti a bordo, così come espressamente previsto dal Regolamento.

Azione che è stata intrapresa dalle autorità spagnole soltanto il 26 febbraio, quando la Karim Allah è stata obbligata ad attraccare presso il porto di Cartagena, mentre la Elbeik è stata fatta rientrare nello stesso porto soltanto il 19 marzo, dopo 3 lunghi mesi dalla sua partenza.

Inutile dire che quando gli ispettori spagnoli sono saliti a bordo delle due navi la situazione che si è presentata ai loro occhi è stata a dir poco drammatica.

I  bovini   erano  feriti,   affamati,   in   stato   di   evidente   sofferenza   e disidratazione e alcuni erano in uno stato di torpore, incapaci di aprire gli occhi o di rispondere agli stimoli. 

I recinti erano costruiti con tubi di ferro con zone arrugginite e rotte, erano sovraffollati e in condizioni igienico-sanitarie spaventose; gli abbeveratoi erano chiusi, c’era totale assenza di foraggio e paglia e numerosi topi si aggiravano sui ponti.

Di conseguenza, in entrambi i casi tutti gli animali sopravvissuti sono stati sottoposti ad eutanasia perché reputati non più idonei a viaggiare.

È evidente che questa situazione avrebbe potuto essere evitata se le autorità competenti dello Stato di partenza (la Spagna) avessero applicato correttamente il Regolamento CE 1/2005, risparmiando così la vita e il sacrificio di questi poveri esseri senzienti.

  • Chi ha ispezionato queste navi prima della loro partenza? 
  • Chi ne ha verificato la documentazione? 
  • Le autorità   spagnole   hanno   verificato   l’esistenza   dei   piani   di   emergenza   previsti   dalla   normativa europea? 
  • Perché queste navi hanno vagato per mesi senza che nessuna autorità intraprendesse le azioni ex art. 23 del Regolamento per salvaguardare il benessere degli animali trasportati?

Luigi, per rispondere a tutte queste domande abbiamo deciso di denunciare le procedure e le omissioni messe in atto della autorità competenti presenti nei porti di Tarragona e Cartagena, poiché in totale violazione della normativa sulla protezione degli animali durante il trasporto.

Stiamo chiedendo che la Commissione europea verifichi tutte le inadempienze da parte delle autorità spagnole e apra una procedura di infrazione verso la Spagna qualora riscontrasse l’effettiva violazione del diritto europeo in materia.

Con questa azione legale ci auguriamo di fare giustizia per i 2684 animali che hanno patito questa vera e propria Odissea a causa della totale incuria dell’uomo.

Purtroppo, come documentato dalle innumerevoli inchieste svolte da Animal Equality e da altre organizzazioni, le condizioni di trasporto degli animali vivi e la totale assenza di opportuni controlli sono una triste realtà anche in altri paesi europei, ed è per questo che abbiamo bisogno quanto prima di leggi che possano tutelare gli animali durante questi viaggi, e di qualcuno che le faccia rispettare.

Luigi, ti darò aggiornamenti quanto prima su questo caso.

Grazie per l’attenzione,
Avv. Manuela Giacomini


 




P.S: Luigi. abbiamo denunciato la Spagna alla Commissione europea, segnalando le procedure scorrette e le omissioni messe in atto dalle autorità dei porti di Tarragona e Cartagena che avrebbero dovuto controllare il rispetto delle norme minime per la tutela degli animali a bordo delle navi Elbeik e Karim Allah. QUI TROVI UN APPROFONDIMENTO SUL TEMA.

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