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LAV, DAL MINISTERO DELLA SALUTE 1,6 MILIONI DI EURO PER I METODI SOSTITUTIVI ALL’USO DI ANIMALI NELLA RICERCA.

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FINALMENTE DISPONIBILI UN RISULTATO OTTENUTO GRAZIE A LAV, CHE SOSTIENE LA RICERCA GIOVANE, INNOVATIVA ED ETICA, E LA TUTELA DI ANIMALI E MALATI 

Finalmente è stato dato il via libera ai fondi destinati a progetti basati su metodi sostitutivi alla sperimentazione animale: il decreto, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.233 del 29 settembre 2021, e prevede lo stanziamento di 1,6 milioni di euro per istituti zooprofilattici sperimentali, enti pubblici di ricerca e università. Un risultato ottenuto grazie alle richieste della LAV a supporto dei ricercatori innovativi e pubblici. 

Il Ministro Speranza aveva fatto approvare nel Decreto Milleproroghe 2020 la somma di sei milioni di euro complessivi in tre anni, per il rifinanziamento di enti pubblici di ricerca sui test alternativi e sostitutivi, a conferma dell’impegno a voler supportare quanto previsto per legge, e che risponde all’obbligo normativo a considerare prioritari i modelli di ricerca senza animali. Purtroppo, però, i primi 2 milioni di euro per il 2020 sono andati persi per la mancata firma del decreto spesa.

Grazie alle nostre pressioni – dichiara la LAV – non sono andati persi i finanziamenti ai metodi sostitutivi previsti per il 2021 e il 2022, per cui sono stati stanziati 1,6 milioni di euro l’anno. Chiediamo al Ministro Speranza e al Parlamento, fin dalla prossima Legge di Bilancio, un Fondo non “a tempo” ma annuale e con molte più risorse economiche, considerati gli ingenti finanziamenti assegnati alla ricerca che fa uso di animali: una norma definitiva, senza il vincolo di rinnovo triennale”. 

Rispetto ai precedenti fondi i destinatari non sono più esclusivamente gli istituti zooprofilattici sperimentali, ma anche gli enti pubblici di ricerca e le università, una modifica, voluta da LAV, fondamentale affinché possano accedervi tutte le realtà del nostro Paese, che consentirà di sostenere il fronte più giovane della ricerca italiana. Questo stanziamento è totalmente in linea con quanto previsto dal punto di vista scientifico, normativo e politico. Recentemente, infatti, persino l’EMA, Agenzia europea per il farmaco, ha costituito una task force innovativa finalizzata all’implementazione dei metodi alternativi nella scoperta dei trattamenti farmacologici in medicina umana e veterinaria, sostenendo pienamente lo sviluppo di nuove tecnologie senza animali. 

Per il triennio 2014-2016 erano stati già previsti 500 mila euro, di cui però, nonostante le nostre richieste e varie interrogazioni parlamentari, non è noto come e se siano stati investiti, nonostante la ricerca debba rispondere al principio di trasparenza. Noi, in nome di questo principio, ci battiamo per il diritto alla vita degli animali, ma anche degli uomini, che rappresentato le cavie finali di un approccio metodologico ancorato a due secoli fa, mai scientificamente validato. 

Lo stesso Istituto Superiore di Sanità si è recentemente espresso in favore dei metodi alternativi  in un campo di fondamentale importanza come la lotta al COVID: in merito al programma europeo Vac2Vac il cui obiettivo è quello di “sviluppare e validare test di qualità per la sperimentazione di vaccini sia umani che veterinari utilizzando metodi non animali“, si legge nelle comunicazioni dell’ISS “Sviluppare, implementare e validare i test non animali sui vaccini è un impegno etico globale“. L’istituto ha anche dismesso nel 2019 una colonia di primati utilizzati nei laboratori e il Presidente, in quell’occasione, dichiarò “Ribadiamo l’impegno per la messa a punto di modelli innovativi che consentano di acquisire le evidenze scientifiche necessarie, a beneficio della salute”. 

LAV da anni finanzia progetti senza animali sostenendo il lavoro di giovani ricercatori, e producendo studi che hanno ottenuto riconoscimenti in varie pubblicazioni scientifiche, ma le risorse investite dall’Associazione non possono essere la soluzione. Auspichiamo questa sia l’occasione per vedere, finalmente, riconosciuti i metodi alternativi come scienza del presente e del futuro, non rilegata a una scelta di serie b, ma vista come prioritaria, in accordo con le richieste internazionali avanzate sia sul piano scientifico che da parte dei cittadini della Comunità europea. 

L’Italia, ancora, investe praticamente tutte le risorse (oltre 1 miliardo e 300 milioni, secondo quanto dichiarato dal Ministero durante un congresso) nel modello animale e questo non è più accettabile, sia dal punto di vista etico che tecnico-scientifico, – conclude LAV – questi 1,6 milioni stanziati sono solo pochi spiccioli rispetto a quanto riceve la sperimentazione animale, ma speriamo siano il trampolino di lancio per realtà nazionali che tornino a far luce sulle capacità di ricerca del nostro Paese, che è stato un punto di riferimento per la scienza per secoli e oggi è rilegato al fanalino di coda dell’Europa”. 1.10.2021 

Ufficio stampa LAV 064461325 – 3290398535 – 3206770285 
www.lav.it 

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