Regolamento sugli animali del Comune di Milano. Comunicato del Garante prof. Valerio Pocar
18 settembre 2014
Le vicende del nuovo regolamento animali del Comune di Milano
Risulta che certe Zone del decentramento milanese, chiamate a formulare il loro parere obbligatorio ma non vincolante, si siano espresse negativamente sulla bozza del nuovo regolamento sugli animali del Comune di Milano. Le critiche formulate sono state riprese con un certo clamore dalla stampa cittadina, che, come al solito, si è ben guardata dall’informare dei pareri favorevoli.
I rilievi critici che sono stati riportati dalla stampa rilevano una certa genericità delle valutazioni e anche una lettura affrettata della bozza, a prescindere dal tono inutilmente ironico usato, che rivelano semplicemente una preconcetta insofferenza nei confronti di qualsiasi limitazione dell’arbitrio umano nei confronti della condizione degli animali. Ciò che i critici evidentemente non sanno è che le – poche – disposizioni contestate sono presenti in molti altri regolamenti sul benessere animale di questo Paese e che la bozza in questione, a parte alcune importanti innovazioni originali, altro non ha fatto che raccogliere le norme più evolute e più favorevoli a garantire il benessere degli animali recate da quei medesimi regolamenti, da quello di Torino a quello di Genova, di Roma, di Firenze, di Monza e via dicendo. Ciò che poi i critici sottovalutano è il fatto che il regolamento attualmente vigente a Milano è ormai arretrato e non più degno del ruolo culturale e civile della nostra Città.
Mentre desta qualche sorpresa il silenzio del movimento animalista e delle associazioni che in esso si collocano, i commenti dei cittadini sui blog rivelano – a parte certe valutazioni negative frutto appunto della cattiva informazione – un’attenzione e un’apertura ben superiori a quelle di taluni loro rappresentanti, costatazione che induce a proseguire fermamente nell’impresa di dotare Milano di un regolamento il più avanzato, nel rispetto delle leggi nazionali, tale da poter essere preso d’esempio in futuro da parte di altre amministrazioni locali.
18 agosto 2014