Home Dossier Alimentazione LA BATTAGLIA SULL’ACQUA, SULL’ARANCIA E SULL’ACIDIFICAZIONE

LA BATTAGLIA SULL’ACQUA, SULL’ARANCIA E SULL’ACIDIFICAZIONE

207
0

Valdo Vaccaro

LETTERA

IL MITO DELL’ACQUA IONIZZATA ED ALCALINIZZATA

Carissimo Valdo, sono un medico di Medicina Olistica che vive a Syndey e tutti i santi giorni riceve bombardamenti di studi, dicono scientifici, sull’uso necessario di un’acqua ionizzata ed alcalinizzata.

Tutte informazioni che non mi persuadono e che ritengo basate soprattutto sulla vendita dei dispositivi ionizzanti-alcalinizzanti.

Nel mio convincimento, ritengo questo uso antieconomico, quando invece si potrebbero ottenere gli stessi risultati (ovvero quelli decantati da Laura Perin & Company) cambiando semplicemente l’alimentazione.

I DETTAMI DELLA BIOELETTRONICA NON COLLIMANO CON L’IDRO-ALCALINISMO

Secondo i dettami della bioelettronica, ci sono incongruenze tra ciò che gli assertori dell’acqua alcalina dicono e le regole della bioelettronica stessa, circa il pH sanguigno ed urinario.

Molto più saggio per me modificare le errate scelte nutrizionali della gente, e non buttar via soldi in aggeggi che non risolvono in alcun modo i problemi del pH corporale.

Ti sarei veramente grato se tu mi potessi dare lumi in merito.

Dr Claudio Capozza, Holistic Medicine-Sydney

*****                                                        

RISPOSTA

IGNORANZA, CORRUZIONE E DISEDUCAZIONE SULL’ACQUA E SUL PH

Ciao Claudio, ti sono grato di questo messaggio dall’Australia, perché mi permette una volta di più di fare dei chiarimenti basilari sia sull’acqua, che sulle cole, che sul succo d’arancia e l’acidificazione del sangue. Ti ho allegato le mie tesine sull’acqua e ti renderai conto che quasi tutti i giorni sono bombardato da messaggi che chiedono chiarezza.

In pratica dovrei scrivere una tesina al giorno sull’acqua ed una sull’arancia, tanta è la diseducazione, sia per ignoranza che per corruzione, che circola su questi argomenti.

Mi dirai cosa mai cosa abbiano a che fare le arance con l’acqua. C’entrano eccome. E’ sempre un discorso che riguarda i minerali, la dieta, le integrazioni.

L’ACIDIFICAZIONE NON SI CONTRASTA CON LE ACQUE ALCALINE

Cominciamo con l’acqua. Ho ricevuto anch’io messaggi dalla Laura Perin, a cui bisognerebbe dare un premio Nobel come ottima promotrice commerciale di un progetto sbagliato.

Sono d’accordissimo con le tue osservazioni critiche. L’acidificazione si contrasta con la dieta e solo con quella. Non certo col sistema delle acque alcaline (nota bene alcaline e non alcalinizzanti, che è cosa diversa), o rese tali dai dispositivi vari in commercio. Non è questione soltanto di spreco economico, ma anche di immaginabili effetti collaterali, oltre che di inconvenienti di altro tipo.

Non si va mai contro natura senza conseguenze negative soprattutto nel lungo periodo.

BASTA UN DISPOSITIVO CHIAMATO ALCALINIZZATORE E SEI IN PARADISO

Nella pubblicità relativa a questi aggeggi, si parla di cose giustissime, quali la normalizzazione della glicemia e della pressione, lo scioglimento dei calcoli renali, la normalizzazione del colesterolo,

il ritrovamento della forma fisica, la perdita del grasso superfluo, la diminuzione della ritenzione idrica, la scomparsa della sindrome premestruale, la sconfitta dei fastidiosi sintomi della menopausa nelle donne. Ci mancava solo di aggiungere il diabete, la dialisi renale, la cardiopatia e il cancro.

Insomma, basta l’alcalinizzatore applicato sul rubinetto è il mondo torna a correre felice e contento.

Magari fosse così semplice.

IL CORPO NON E’ UN RIMPIAZZATORE MA UN TRASFORMATORE DI SOSTANZE

Alimentarsi con acqua alcalina significa produrre le stesse sottili alterazioni provocate dagli integratori minerali e dalle vitamine sintetiche.

La biochimica ha dimostrato da tempo che il corpo è un trasformatore di sostanze e non un rimpiazzatore. La proteina non proteinizza affatto il corpo umano, il prodotto alcalino morto e inorganico non alcalinizza affatto il sangue o il corpo, il latte non apporta affatto maggiore capacità caseo-emuntoria, la vitamina sintetica non vitaminizza affatto il corpo ma lo stimola, lo dopa e lo schiavizzza soltanto, al pari di una tazza di caffè.

Integratori e vitamine sintetiche sono accettabili esclusivamente in sede di pronto soccorso e mai come cura, non c’è Linus Pauling che tenga su queste cose basilari.

LA DISINFORMAZIONE CHE VIENE DALL’INTERNO

Più sbraito e più dico, e più la gente viene a piagnucolare che ha letto questo e ha letto quello.

La disinformazione impera. E quel che è peggio, arriva da fonti che si definiscono vegetariane e vegane, e si permettono di usare i nomi di Ehret, di Shelton, Di Armando D’Elia, azichè quelli di Pinocchio o della Coca-Cola direttamente.

PRENDO AD ESEMPIO UN SITO MASCHERATO DI PSEUDO-VEGANISMO

C’è ad esempio su internet (http://contiandrea.wordpress.com/2011/01/05/l’arancia-il-limone-i-denti-e-la-monodieta/) un articolo che definire fuorviante è riduttivo. Parte con una bella premessa: SALUTE E LIBERTA’ SI CONQUISTANO OGNI GIORNO.

Il titolo è esplicito: GLI EFFETTI DANNOSI DI UNA DIETA FRUTTARIANA A BASE DI FRUTTA ACIDA.

Le cavolate che contiene sono eclatanti, e fanno pure un danno tremendo. Mi stanno scrivendo delle mamme preoccupate, con frasi tipo: “Sto dando arance alla mia bambina, non le rovinerò i dentini?”

MILIONI DI SDENTATI AL MONDO, SENZA MAI TOCCARE UN’ARANCIA

La mia risposta in sintesi ad Andrea Conti, se è lui che scrive (l’articolo non porta la firma), è che il mondo è strapieno di gente sdentata che non ha mai toccato un’arancia in vita sua.

Ed è pure strapiena di gente sdentatissima che tutti i giorni si acidifica con latticini e carni.

Il gioco degli intrufolati, dei guastatori, degli attentatori, delle spie, degli agenti segreti e dei cavalli di Troia, esiste dacchè mondo è mondo. Non mi permetto di fargli delle accuse in tal senso, non avendo prove. Ma la solerzia, la determinazione e la costanza con cui questo filone farabutto penetra su internet e in tutta la cultura truffaldina dei nostri giorni, risulta perlomeno sospetta.

Di certo che le opzioni sono due soltanto. O profonda ignoranza o pesante corruzione.

Non esistono alternative.

LA PUBBLICITA’ MASCHERATA DEI VEGANI TRAVESTITI

La controparte ha capito benissimo che un Cremonini non può parlar bene della carne ed essere nel contempo creduto. Ha capito che una Coca-Cola non può elogiare le bollicine ed essere creduta.

Ha capito che un Illy non può inneggiare scientificamente al caffè, ed essere creduto. Si renderebbero non solo scontati e banali, ma anche ridicoli. La sottigliezza pubblicitaria sta sì nel parlar male dei vegetali, ma da parte dei vegetariani. E sta pure nel parlar male della frutta più nobile, (limone e arancia intendo), ma da parte dei fruttariani, e magari dall’AVA stessa, o da gente che ha frequentato l’AVA o che si dà protezione con uno scudo di nome AVA.

RISPOSTE ASSURDE E COL TRUCCO, IN PARTE VERE MA SOSTANZIALMENTE FALSE

Ma vediamo di rispondere punto per punto alle argomentazioni del Conti.

“In molti mi pongono domande tipo Sei fruttariano? Puoi darmi dei consigli per diventarlo?

La mia risposta è sempre la stessa: il percorso è personalissimo, si deve imparare ad ascoltare il proprio corpo e non si può mangiare solo frutta dall’oggi al domani, senza un minimo di conoscenze basilari su cibo acidificante/alcalinizzante, sul pH, sulla confusione delle ceneri digestive, ecc”.

IL PERCORSO E’ COMUNE, CON QUALCHE MINIMA PERSONALIZZAZIONE

Il percorso non è affatto personalissimo. Sette miliardi di bipedi equivale a sette miliardi di fruttariani per disegno e costituzione biochimica, inclusi quelli che divorano 21000 animali nell’arco della vita, finendo nella trafila ospedaliera-onoranze vent’anni prima e nel peggiore dei modi. Si parla di conoscenze basilari per mangiare la frutta? Ridicolo. Nessuno dice di fare attenzione all’alimentazione carnelattistica. Tanto quella non fa male, apparentemente. Nemmeno lo zucchero, il the, il caffè, le mentine, i panettoni e le merendine, fanno male, sempre e solo apparentemente.

L’UMANITA’ E’ IN GRAN PARTE ROVINATA DAGLI STATI PUTREFATTIVI DEL COLON

La realtà è che la stragrande maggioranza ha un sistema gastrointestinale fruttariano più o meno rovinato dalla disbiosi intestinale creata dai batteri putrefattivi (bacteroides, bacillus suispestifer, helicobacter pylori, bacillus enteridis, bacillus Breslay, bacillus streptococcus bovis, prione mucca pazza, salmonella) provenienti esclusivamente dalle proteine animali. Batteri putrefattivi e disbiotici che colonizzano il colon e prevalgono di gran lunga sui batteri saprofiti di provenienza vegetale (bifidobacterium bifidis, citrobacter, lactobacillus), che per sopravvivere pretendono ossigeno, e che non si sviluppano in situazione anaerobica come fanno i colibatteri patologici.

LA DIFFERENZA ESISTE E SI MISURA IN METRI QUADRI ASSIMILATIVI

E’ solo questo che distingue un soggetto dall’altro. C’è da un lato gente che ha un colon normalizzato e pulito, un campo da tennis assimilativo funzionante, e un duodeno libero da riflussi, miasmi ed helicobacter. E c’è, dall’altro lato, gente intasata e piena di problemi, per cui se le metti dentro una fetta di anguria, una manciata di ciliegie, un grappolo d’uva, un vasetto di mirtilli o un’elettrizzante spremuta d’arancia, va in angoscioso tilt allergico. Quanto alla confusione ed alla lacunosità sul pH e sulle ceneri digestive essa esiste fortissima ed evidente proprio in questo malaugurato articolo, che parla di salute e di consapevolezza, non sapendo nemmeno cosa esse vogliano dire.

LA FRUTTA ACIDOGNOLA NON E’ AFFATTO ACIDIFICANTE                       

L’autore, che ha letto troppo in fretta e superficialmente D’Elia, Ehret, e persino Shelton, si avventura a fare delle precisazioni sulla frutta acida, sul dimagrimento, sulle problematiche dentistiche causate, dice,  “da cibi fortemente acidificanti, che molti crudisti utilizzano ancora oggi in gran quantità (semi oleosi, frutta essicata e frutta acida in primis), pensando di sopperire così all’assenza dei vecchi cibi cotti”.

Non esistono intanto in natura, inteso nei prodotti vegetali vivi, delle sostanze fortemente acidificanti.

Il limone è soltanto acidognolo in partenza, similmente all’arancia. Acidognolo significa disposto a reagire facilmente coi vari minerali presenti nell’intestino tenue e nella stessa frutta disgregata in zona duodenale.

CENERI ALCALINE SIGNIFICA SALI NEOFORMATI ALCALINIZZANTI

Quando si parla di ceneri alcaline, si intende sali minerali alcalinizzanti che vengono prontamente assorbiti dal sangue tramite la vena porta nel giro di mezz’ora dal momento dell’assunzione in bocca.

Gli acidi tipici della frutta sono in realtà acidi deboli (malico, citrico, tartarico, borico, ecc), dispostissimi a formare sali alcalini come i citrati di sodio, di potassio, di boro, di magnesio, ecc., tutti preziosi alcalinizzanti ed alleati della salute.

Vi sono alcuni soggetti che hanno difficoltà a metabolizzare tali acidi? Sicuramente. Trattasi di quelle persone che soffrono di diverticoliti, di rettocoliti, di stitichezza e di disbiosi intestinale.

SERVE PULIRE L’INTESTINO E RIDIVENTARE DEGNI DEL NOSTRO CIBO ELETTIVO

I danni fermentativi in quel caso non sono imputabili alla frutta, ma alle condizioni patologiche del soggetto in questione, superabili con breve digiuno purificante e con progressiva reintroduzione del cibo elettivo dell’uomo, che è la frutta dalla A alla Z.

Non sono estranei a queste difficoltà gli apparati renale, cutaneo e polmonare, i quali, quando sono in forma ed in salute, danno luogo a sistemi tampone e a meccanismi compensativi basati cui carbonati.

I polmoni, grazie alla respirazione, e la pelle con la traspirazione, eliminano i cosiddetti acidi volatili, i quali danno origine all’anidride carbonica che è eliminata dall’uomo ad ogni respiro.

NEL PH C’ENTRANO GLI ENZIMI, LA VITALITA’ ATOMICA E LE VIBRAZIONI ANGSTROM

Il pH è un concetto complesso, trattandosi della misura concentrativa degli idrogenioni, per cui si deve sempre parlare di rapporto quantità/volume, di caratteristiche qualitative e non di sola quantità.

Gli idrogenioni, o idrossoni o protoni, hanno come formula bruta H3O e si trovano in tutte le sostanze anfotere (acide e basiche nel contempo), in tutti gli acidi organici ed inorganici, forti e deboli, responsabili di effetto acidificante o alcalinizzante a seconda delle soluzioni in cui operano.

COMPORTAMENTO ANFOTERO DI MOLTI ELEMENTI

Hanno comportamento anfotero anche l’acqua, gli aminoacidi e gli ossidi, in quanto possono sia cedere lo ione H+, che acquisirlo.

Molti metalli come zinco, stagno, alluminio, berillio, possiedono ossidi anfoteri.

L’ossido di zinco ZnO reagisce in modo diverso a seconda delle soluzioni in cui si trova.

Con pH acido dà luogo a 2 ioni positivi di zinco più 3 molecole d’acqua, ma con pH basico sviluppa idrato di zinco bivalente negativo.

GLI AGRUMI SONO ALCALINIZZANTI PER ANTONOMASIA

Non servono troppi discorsi su questo.

Le prove che il limone e l’arancia, nonché tutti gli agrumi e tutta la frutta acidognola-acquosa, alcalinizzano il sangue e il corpo umano stanno in tutte le salse scientifiche di questo mondo.

Stanno soprattutto nelle esperienze che ognuno di noi può fare giornalmente.

Le bevande alla cola hanno un 2.5 di pH, e sono corrosive al massimo.

Non solo e non tanto per il pH in sé, ma per la loro struttura inorganica e priva di enzimi catalizzanti.

LA COCA-COLA CORRODE E IL LIMONE NO, PERCHE’?

Il succo di limone invece, pur stando a 2.4, non acidifica e non corrode affatto, ma è addirittura il maggior alcalinizzante naturale.

Come mai? La risposta è che trattasi di alimento vivo, che il corpo umano (non però quello del gatto ad esempio) sa metabolizzare al meglio.

Senza contare che servirebbero 30 limoni per eguagliare il livello di acidità dello stomaco.

Stesso discorso per le pesche (3.8), le pere (4.1), il succo d’arancia (3.7) le carote (5.2), i fichi (5.0), l’uva e i mirtilli.

IMPORTANZA FONDAMENTALE DI SEMI, FRUTTA SECCA E CEREALI

Per i cereali, è inutile riferirsi a Ehret o a Hilton Hotema, come si trattasse di divinità infallibili.

Erano degli umani e giustamente ce l’avevano contro le industrie cerealicole di allora, che stavano imbastendo i primi grandi silos a sostegno degli allevamenti intensivi di bestiame.

Quanto poi alla frutta da guscio, tipo mandorle, noci, noccioline, pinoli, pistacchi e anacardi, è dimostrata la sua enorme importanza in termini di vitamine del gruppo B e in termini di acidi grassi insaturi, o di vitamina F (Omega3). Le proteine vegetali non acidificano quanto quelle animali, ed in più non producono batteri putrefattivi ma batteri simbiotici e saprofiti, grazie alle loro fibre vegetali.

VEGANI IN GRAVE PERICOLO E CARNIVORI SANI COME PESCI

L’articolo in questione prosegue dicendo, nota bene in neretto, che “esistono 4 pericoli specialmente per fruttariani, crudisti e vegan: la frutta acida (a cominciare dalle arance), i succhi di frutta (compresi centrifugati, spremute e frullati), le monodiete di frutti diversi dalla mela, e i digiuni dei vegani che innescano sempre acidosi”. Concede che “per quanto riguarda frutta acida e succhi di frutta, non è necessario eliminarli completamente ma bisogna ridurli al minimo, ovvero non più di una volta alla settimana”. Chissà perché una volta, poi. Meglio mai, se una cosa fa così male!

Come dire carne e latte, più due mele da lunedì a sabato, e un’arancetta o un succo di domenica.

Come dire niente digiuni, ma farmaci, integratori, operazioni e trapianti.

LIBERTA’ DI OPINIONE, A PATTO CHE I TRAVESTITI SI TOLGANO LA MASCHERA

La miglior formula sottoscrivibile da Big Pharma, dalle multinazionali, dal Codex e dalla McDonald’s.

Musica soave per la Pfizer, la Monsanto, la Unilever, la Nestlè, l’Eridania, nonché per Motta ed Alemagna.

Il tutto da un sito camuffato di veganismo, e condito ad arte di pseudo-ehretismo e di pseudo-sheltonismo. Un terrorismo sofisticato e pungente.

Una pubblicità antivegana, anticrudista ed antinaturale che nemmeno il peggior Giorgio Calabrese televisivo si sognerebbe mai di imbastire.

TEORIA DEMENZIALE CON CREDIBILITA’ SCIENTIFICA ZERO

Che tipo di credibilità concedere a una teoria demenziale di questa portata? Zero e niente più di zero.

Preferisco parlare con chi mangia carne da mattina a sera, che con un melista di questa portata.

Le mele le mangio eccome, ma non più di una al giorno.

Le arance le consumo personalmente a livelli industriali, e ho sempre goduto di struttura ossea eccellente e di base dentaria fortissima. Ricordo di un dentista che, anni addietro, dopo una radiografia a un molare cariato e da estrarre, mi propose di spezzarlo in 4 parti e di sfilarmi le radici una ad una (cosa che non accettai e risolsi con una normale estrazione, che dimostrò la dimensione e la durezza eccezionale dei miei denti). Qualche carie di troppo la lamentai invece fin da giovanotto, quando purtroppo non consumavo arance ma formaggio in abbondanza.

OPINIONI INSENSATE SU SCELTE INSENSATE

Viene poi aggiunta la foto e la testimonianza di un dentista come Stanley Bass che, pur avendo frequentato le riviste di Shelton, scrive cose insensate su sue scelte altrettanto insensate.

“Dopo essermi cibato esclusivamente di succo di pompelmo, imbottigliato e senza zuccheri, per oltre due settimane, ho notato che le mie gengive sanguinavano e i miei denti ballavano, e tutto questo mi spaventò”, dice Bass.

QUI C’E ANCHE DA RIDERE

Quanto sopra è ai limiti dell’umorismo.

Primo, nessuno al mondo dotato di comune cervello propone questi obbrobri, con due settimane esclusivamente a succo di pompelmo, innanzitutto.

Secondo punto, i succhi imbottigliati, anche senza zucchero, vengono notoriamente pastorizzati, e quindi acidificano davvero.

Noi siamo beninteso per l’operazione “spremi e bevi all’istante”, che è la regola cardine ed inequivocabile dell’alcalinizzazione e della salute.

SE UNO FA 70 GIORNI A SUCCO D’ARANCIA O 35 GIORNI A SUCCO D’UVA, NON E’ LA FRUTTA DA BIASIMARE, MA IL SUO BACATO CERVELLO

Il medesimo Bass, indice intellettivo basso ben oltre il suo cognome, non contento della gaffe precedente, decide di fare 70 giorni a succo d’arancia, e niente altro che quello. Capirai che dieta.

E poi, ciliegina sulla torta, passa a 35 giorni di succo d’uva.

“In quel momento si rese conto che c’era qualcosa di sbagliato con la dieta di frutta”. Io direi piuttosto che avrebbe fatto bene a farsi ricoverare in una clinica psichiatrica, per imbecillità manifesta.

NON POSSONO MAI MANCARE L’INTELLIGENZA, IL BUON SENSO E L’ETICA

In qualsiasi circostanza umana, in qualsiasi pensiero, ragionamento ed azione, non può mai mancare il supporto del buon senso, dell’intelligenza e dell’etica.

Se devo dire la pura verità, mi danno fastidio tutte le etichette, persino quella di vegano o di crudista.

Persino quella di maschio, anche se non ho nessuna tentazione di passare a sponde diverse, visto che sono stato criticato da una lettrice lesbica per l’attrazione che provo e dichiaro per la bellezza femminile.

Le ho chiesto di perdonarmi se ho il limite di essere degeneratamente e banalmente eterosessuale.

Massimo rispetto però per chi non lo è, anche se in qualche tesina mi è forse sfuggita qualche frase che sarebbe stato meglio evitare.

SONO UNA PERSONA NORMALE IN TUTTO E PER TUTTO

Sono una persona normale che cerca di ragionare in modo libero, logico e trasparente, senza farsi condizionare da niente e da nessuno, se non dai fatti, dalle leggi divine e dai sentimenti.

Non pretendo che la gente ragioni con la mia testa, o mi creda sulla parola, o diventi valdiana.

Preferisco che ognuno si faccia le sue riflessioni e arrivi per conto proprio alla verità, senza agganciarsi a falsi miti, senza seguire il gregge o il santone di turno (non sono un santone e nemmeno un poeta), e senza inchiodarsi a dogmi sballati.

E’ ora di finirla di leggere A e il contrario di A, B e il contrario di B, C e il contrario di C, finendo disorientati e col mal di testa.

Non posso tornare sugli stessi argomenti ogni due o tre giorni.

ACQUA NEUTRA, MELE RIPULENTI, ARANCE ALCALINIZZANTI E MANDORLE A COMPLETAMENTO

Spero di essere stato chiaro e conto su un buon passa parola, per questo importante documento.

Acqua a 7.0 di pH, cioè distillata e priva di dannosi minerali inorganici, o comunque acqua leggera e vicina a tale conformazione.

Frutta di tutti i tipi e succhi (solo freschi e vivi) di tutti i tipi, 5 o 12 volte al giorno, ma da noi bastano 5 volte, soprattutto d’inverno.

Cura migliore per il rafforzamento di denti e gengive? Il limone e l’arancia, naturalmente, senza mai scordarsi delle mandorle e dei semini.

La mela invece quale regolatrice della peristalsi e scopa intestinale, oltre che buon dentifricio finale.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)

Previous articleIl mal di latte
Next articleQUALI SUCCHI E QUALI CENTRIFUGHE