Home Dossier Alimentazione MAGREZZA, PELLE E CONGRESSO NAZIONALE DI NATUROPATIA

MAGREZZA, PELLE E CONGRESSO NAZIONALE DI NATUROPATIA

479
5

LETTERA

SCUOLE E CONGRESSI ALL’INSEGNA DELLA DISEDUCAZIONE

Carissimo Valdo come stai? Immagino benissimo.

Son qui a raccontarti che in questo weekend appena trascorso ho partecipato al X Congresso di Naturopatia a Milano. Il tema era "L’arte di dimagrire" organizzato da Riza, scuola che oggi, ti dico, mi pento di frequentare. Sono al secondo anno di Naturopatia, ma devo ammettere che in campo di alimentazione ho imparato molte più cose dal tuo libro "Alimentazione Naturale" che dai loro insegnamenti. Per quanto mi riguarda, anche al congresso non ho ricavato nulla di costruttivo.

Anzi, ad ascoltare i discorsi che facevano, c’era più da disimparare che da apprendere.

CONCETTI ABERRANTI SUL MODO DI CONSUMARE LA FRUTTA, L’UNICO CIBO NATURALE, COMPLETO ED ELETTIVO DELL’UMANITA’

Mi sono imbattuta ad esempio nel dr Raffaele Fiore che ci ha parlato di alimentazione metodo Kousmine, ma che nel contempo non era d’accordo con la pratica del digiuno. Ciò che mi ha fatto deprimere di più è stato ascoltare che la frutta va sempre consumata con una proteina tipo ricotta o yogurt e che i cereali vanno pure mangiati con una proteina, con la spiegazione che in tale modo non si ha un picco glicemico e non si attiva il processo di acidificazione.

FRUTTA SOLO A PASTO, IN NOME DI UN MANICOMIALE INDICE GLICEMICO

Fiore sostiene che la frutta non va assolutamente mangiata fuori pasto perché altrimenti gli esami del sangue rivelerebbero un alto tasso di glicemia.

A quel punto non ho potuto frenarmi e sono intervenuta contestando la veridicità e la logica delle sue affermazioni. "Mangio la frutta succosa e matura  sempre lontano dai pasti, e lo faccio da anni, tant’è che i miei esami non sono mai stati così perfetti", gli ho detto.

Lui ha risposto che effettivamente mi vedeva in forma e che ero un caso eccezionale. Ma ti rendi conto?

MI PENTO AMARAMENTE DI ESSERE FINITA IN UNA SCUOLA DI QUESTO GENERE

E’ stato lì che mi sono pentita di frequentare questa scuola, perché sta dimostrando di essere interessata solo all’aspetto economico-commerciale.

Volevo ancora ringraziarti per il tuo disinteressato lavoro dedicato all’evoluzione della specie umana, al rispetto di tutti gli esseri viventi e della natura.

RIMEDI PER LA PELLE

Grazie ancora per le tesine che mi mandi.

Volevo chiederti anche un consiglio. Che impacchi e oli sulla pelle posso fare a una zia, diabetica da 30 anni, che è in ospedale e rischia il blocco renale dopo un intervento di tumore al colon trasverso che hanno rimosso da 4 giorni? Urina pochissima, gambe e braccia durissime, e credo ormai che ne abbia per poco. Volevo solo alleviare i suoi dolori prima che lasci la terra.

Ancora grazie. A presto.

M. G.

RISPOSTA

SOLUZIONI NUTRITIVE ED IDRATANTI PER OGNI TIPO DI EPIDERMIDE ARIDA

Ciao M.G., Cominciamo dalla tua povera zia, che pare davvero malridotta.

Il dr Shelton in questi casi suggerisce di non fare niente se non dare acqua da bere, magari acqua e limone o acqua e succo di agrumi, o al limite un centrifugato di mele, ananas e carote, leggermente annacquato. Contro la pelle arida e screpolata invece, e il discorso vale ovviamente per tutte le donne, si possono assumere come toccasana giornaliero tre cucchiai di crusca di frumento, intenerita in acqua tiepida o anche fredda. Le applicazioni esterne vanno dall’olio di mandorla inzuppato in batuffoli di cotone con cui ungere la cute, al cetriolo succo e polpa da applicare come maschera, al cavolo sottoforma di foglie fresche e lavate da applicarsi sulla pelle, alla polpa di pera usabile come pasta idratante, alle bucce interne di banana o di avocado.

INDIETRO DI VENT’ANNI

Per quanto concerne la scuola di Naturopatia e il Congresso Nazionale di Naturopatia, comprendo benissimo la tua delusione e il tuo disappunto di naturopata igienista e già operante sul campo di battaglia. In effetti, la tua è una situazione paradossale.

Stai andando a conferenze e stai frequentando lezioni con lo scopo di apprendere qualcosa da chi avrebbe invece molte cose da imparare da te.

Non può un insegnante liceale andare in scuola materna a farsi insegnare le stanghette e i cerchietti.

Questa è la vera situazione.

Demonizzare i conferenzieri, gli insegnanti e la stessa scuola non serve affatto. Sono più o meno in linea col livello medio di tutte le scuole naturopate del mondo. Indietro cioè di almeno 20 anni.

"Mal comune mezzo gaudio", diremo per loro consolazione.

NEL 2030 O GIU’ DI LI’

Nel 2030, loro, o i loro allievi per essi, cominceranno forse a capire le cavolate degli indici glicemici, ed anche i grossi limiti delle teorie Kousmine.

Nel 2030, o giù di lì, cominceranno a rendersi conto degli spropositi delle diete zoniste che impongono demenzialmente una quota di cadavere associata ad ogni frutto.

Nel 2030, o giù di lì, capiranno l’assurdità del Nobel medicale a Linus Pauling e del Nobel della Pace al Presidente degli USA.

Nel 2030, o giù di lì, arriveranno finalmente a sentirsi addosso la puzza offensiva ed insopportabile di tutti gli integratori ingoiati, quelli che oggi gli saltano fuori dai discorsi, dalle tasche e persino dal naso.

LA MANCANZA DEI FONDAMENTALI

A questa gente gli manca una cosa precisa che si chiama "i fondamentali della nutrizione".

E’ come tu pretendessi di far giocare allo stadio Meazza di San Siro dei giocatori che non sanno stoppare, palleggiare e tirare il pallone. Si assisterebbe magari a un incontro scadente di rugby, o a qualsiasi altro vociante parapiglia, ma non certo a un buon incontro di calcio giocato.

I fondamentali della nutrizione si possono trovare soltanto in una scuola che abbia bazzicato in questo settore da 200 anni, indovinandole tutte, senza mai imbrogliare od imbrogliarsi, senza mai cadere nel ridicolo e nel grottesco, senza mai farsi corrompere, senza mai imparare dei concetti a memoria e ripeterli in modo comico, meccanico e paperale.

DUECENTO ANNI DI COERENZA AMERICANA E 3000 ANNI DI COERENZA UNIVERSALE, QUESTI I DATI DELL’IGIENISMO NATURALE

Classico l’esempio della quota proteica giornaliera.

Venti grammi di proteine nel 1850 e 20 grammi 161 anni dopo! Questa è coerenza!

Non a caso, Pitagora, Ippocrate, Leonardo, Voltaire e persino il grande veneziano Alvise Cornaro, autore indimenticato di "La Vita Sobria", sono sempre stati di casa tra gli igienisti americani.

Contro la FDA e la medicina mondiale: dai 300 grammi del 1970 ai 75 grammi del 2011, ma in via di dimagrimento a 30 grammi, su richiesta ufficiale della OMS che già si è allineata mogia-mogia a tale realtà, avendo scoperto che andando oltre quel limite si acidifica il corpo, peggior calamità che possa capitare a un essere umano dotato di sangue a pH alcalino 7.30-7.50.

Questo sì che è blaterare ed annaspare nel ridicolo, oltre che nella criminalità storica accertata.

BURTON, CINQUE E SABATINO, CLINICHE DI PRESTIGIO E ROCCAFORTI DELL’IGIENISMO MONDIALE

L’unica scuola avente tali caratteristiche è la scuola igienistica americana, la ormai mitica sheltoniana ANHS American Natural Hygiene Society, che rischia di diventare un po’ quella che fu la Scuola Medica Salernitana di medievale memoria.

La Salernitana venne almeno assorbita ed incorporata dall’Università di Napoli. Ma la ANHS è stata soppiantata brutalmente da una International Hygiene Society che nulla ha a che vedere con l’igienismo e tanto a che vedere con le bistecche e la McDonald’s, per cui nell’America odierna l’igienismo viene praticato nelle cliniche dei Ralph Cinque e dei Frank Sabatino, e nella succursale australiana di Alec Burton. Ho citato i nomi dei tre maggiori medici igienisti viventi, tutti diretti allievi del grande Shelton.

L’IGIENISMO LO PUOI  IMPRIGIONARE E MALMENARE, MA SENZA INTACCARNE MAI LA SUA INDISTRUTTIBILITA’

Ovvio che l’igienismo sia penetrato profondamente nella cultura americana nonostante le ultime vicende disgregatrici. Ci sono centinaia di validi allievi di tale scuola che insegnano, appaiono in televisione, scrivono libri e fanno conferenze.

Rockefeller, quello che fece finire in prigione per qualche giorno Herbert Shelton, è riuscito a debellare anche la fastidiosissima e pungente ANHS, ma non certo l’idea igienista.

I veri standard della nutrizione e del vivere sano sono quelli e soltanto quelli, e sono eterni, immutabili.

I fondamentali li hanno ripristinati gli igienisti con Sylvester Graham, quello dei negozi Graham che esistono tuttora con quel marchio in ogni stato americano, con Russel Thacker Trall e con John Tilden.

PERCORSO STORICO LINEARE ED INAPPUNTABILE DELL’HYGIENE

Non ci sono stati nella scienza igienistica fallimenti e ripensamenti, corruzioni e clamorose smentite, dati e controdati, manipolazioni e truffe, come quelle che hanno macchiato in modo indelebile ed imbarazzante la FDA e la CDC, ovvero la Chiesa Medica Americana che ha usurpato il potere, attribuendo a sé medesima il diritto di dettare al mondo tabelle, metodi, piramidi alimentari e comportamenti, senza possedere un minimo di scienza, di competenza e di trasparenza.

Con quale autorità morale può tale Chiesa presentarsi al mondo, essendo nel contempo asservita a Rockefeller, Monsanto e Big Pharma?

NON SI PUO’ TIRAR FUORI SANGUE DAL MURO

Tornando a oggi, e al Congresso Nazionale di Naturopatia, non possiamo pretendere che questa gente parli di minerale organicato, quando non sa nemmeno cos’è. Non possiamo pretendere che capisca la farsa mondiale dell’Aids, quando non sa nemmeno la differenza tra batteri e virus. Non possiamo pretendere che capisca la differenza tra cibo vivo dotato di enzimi e cibo devitalizzato, quando gli rintronano ancora in testa le cavolate yanghizzanti della macrobiotica. Non possiamo pretendere che intenda la scala di Simoneton, quando non sa cos’è un’onda vibrazionale e cosa sono l’aura e l’energia eterica emesse da ogni corpo vivente. Non possiamo pretendere che sappia distinguere tra carboidrato vivo e carboidrato cotto, quando vive ipnotizzata dalle boiate glicemiche stile Montignac.

LA PERCEZIONE DELLE COSE FNO AL PROPRIO NASO

La gravità della diseducazione prodotta da queste scuole e da questi scomposti docenti è peraltro troppo evidente. "Credere che siamo solo mossi e toccati dall’aspetto visibile e materiale delle cose è stupidità manifesta", diceva Giordano Bruno.

Questi nutrizionisti, in effetti, continuano a vedere e a percepire le cose fino al proprio naso e non oltre.

Si potrebbe anche ridere di loro ed ignorarli, come si fa con le persone "hopeless" e senza speranza.

Il problema è che la loro incapacità di produrre scienza e progresso sta facendo tremendi danni al mondo intero.

Questa è la gente che, cosciente o incosciente, inchioda alla fine il pianeta al carnelattismo, ai macelli, ai farmaci e ai reparti terminali.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)

Previous articleTerremoto in Murcia, sette i morti Zapatero invia l’esercito
Next articleFmi: “Per la crisi rischi contagio sul debito sovrano dell’Italia”