Quando il passato ci chiede di perdonare
Lino Carriero
Il sogno svelato tramite l’interrogazione dell’oracolo dell’I CHING, Il libro dei Mutamenti
“Sono nel vecchio paese della nonna, una giornata limpida ed in una grande curva di strada c’è gente raggruppata che gonfia i palloncini. Vi trovo delle persone conosciute e vedo che un signore gli allaccia una corda al polso e li fa volare su in aria. Provo anch’io, gonfia un primo palloncino color viola e quando mi attacca la corda non mi muovo, poi attacca altre cordicelle con più palloncini ed io stendendo un braccio riesco a salire in alto. Provo tanto piacere a vedere il panorama ma mi accorgo che le cordicelle al polso cominciano a slegarsi ed io capisco che sto per cadere, vedo un mio collega che continua a godersi il panorama ed in distanza cerca di dirmi qual’è la tecnica per mantenermi in aria, ma io mi aggrappo alla corda ormai sciolta. Poi mi sveglio”
22 Pi – L’Avvenenza
Cara amica riguardo al tuo sogno l’oracolo dell’ I Ching ha emesso come responso del presente l’esagramma 22, L’AVVENENZA (o L’Ornamento) con la terza linea mobile che conduce al mutamento futuribile detto 27, GLI ANGOLI DELLA BOCCA (o Il Sostentamento). La causale passata dell’esagramma presente è data dall’esagramma 40, LA LIBERAZIONE.
27 I – Gli angoli della bocca
Cominciamo dall’analisi del passato recente, anche perché il sogno lascia intravedere situazioni edipiche dell’infanzia. LA LIBERAZIONE allude a un tempo in cui gli impedimenti e ciò che trattiene stanno per esser sciolti e le difficoltà risolte. Ma la liberazione completa non è ancora avvenuta, infatti nonostante i tuoi sforzi di spiccare l’ascesa verso il cielo il tentativo rimane incompleto, almeno rispetto agli altri presenti nel sogno, cui basta solo un palloncino per volare. Tale tempo è molto importante ed è simile ad una pioggia purificatrice che allenta le tensioni e affranca da pesi opprimenti. Per pesi si intendono quelli che impediscono l’ascensione con un solo palloncino. Pesi che ti porti dal passato.
40 Hsieh – La Liberazione
L’IMMAGINE recita: “Così il nobile perdona le colpe e rimette gli errori”. Tu puoi perdonare le colpe subite nel passato perché ora puoi comprendere SOPRA-ssedendo. L’uomo del sogno, chiunque sia, ottenuto il perdono può lasciarti andare, liberarti. Ma siamo solo all’inizio. L’elaborazione del passato non è completata ed essa ti trattiene ancora a terra; “Se rimane del lavoro arretrato è opportuno farlo il più presto possibile, per spazzare via tutto senza che subentrino ritardi”.
La terza linea dell’esagramma del presente ci dice che ti stai adagiando su una condizione di gradevolezza e leggiadria, sicuramente ora vi trovi un certo rilassamento gioioso. Questo non basta a completare l’opera, non è la quieta serenità la tua meta bensì la totale liberazione. Ricorda che la liberazione non è una fuga verso l’infinito celeste, bensì un ritorno al principio unitario originario. Andando verso l’alto la direzione è quella del sole (Dio), tornando verso il basso, ritroviamo il padre. L’unità paterna, favorita dalla Grande Madre: la nonna presente nel sogno. Il sogno rivela che vorresti collegarti con la sfera dell’essere che racchiude tutte le forme e le caratteristiche non manifestate. Da questo luogo, un tempo abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la vita, e sempre qui proviamo l’unità con il nostro principio originario divino, del quale tutti noi facciamo parte ed è qui che il nostro campo personale d’energia diventa un tutt’uno con l’universo.
Il cammino verso lo sviluppo del settimo chakra viene indicato dal colore viola. Viola è il colore della meditazione e della devozione. Mentre siamo in grado si influenzare intenzionalmente l’attivazione dei sei centri energetici inferiori, nel caso del settimo centro, tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi e lasciare che le cose accadano attraverso di noi. La Liberazione e l’Avvenenza invitano a lasciare andare nella gioia e nel perdono. VIOLA è il colore del palloncino, come del 7° chakra. L’innalzamento verso l’alto: l’ultimo chakra, l’ultima Sephirot della Qabbalah: Keter, permette una divina visione del basso e del passato, comprendendone le leggi e l’ordine. Affinché non sia una vana fuga nella fantasia ti consiglio il fiore di Bach: CLEMATIS.
L’osservazione alla Sentenza dice “…Ma la mera contemplazione non fa sì che la volontà si acquieti definitivamente. Si ridesterà, e allora tutta la bellezza sarà stata solo un momento passeggero di elevazione. Perciò non è questa la via della redenzione (liberazione)”.
Emotivamente potresti sentirti come L’APPESO dei tarocchi, visto che ti aggrappi nel sogno alla corda. Che altro non è che il cordone ombelicale edipico. L’Appeso è il simbolo dell’iniziazione passiva, mistica: il sapere che non si ottiene attraverso la ricerca attiva, lo studio, la sperimentazione, come è d’uso qui, in Occidente, ma all’orientale, rimanendo immobili, disponibili alla ricettività e all’ascolto. Il corpo dell’Appeso penzola nel vuoto, fra due colonne (come la Papessa, e alla Papessa , la nonna del sogno, la Grande madre, è in corrispondenza numerica , II e XII tarocco) abbandonato ma ancora vincolato, con le mani dietro la schiena, presumibilmente legate, che gli impediscono di liberarsi e di agire, perché l’anima liberata sfugge ormai la realtà della materia. L’Appeso ha scoperto che il segreto per penetrare l’essenza delle cose sta nel loro capovolgimento. Dall’inversione di prospettiva, dall’abbandono dei comuni schemi mentali, attraverso l’esperienza della solitudine e del dolore, scaturisce l’idea chiara e illuminante, presupposto per l’accettazione e la trasformazione di sé.
Questo è il senso di ciò che ora potrà apparirti una liberazione trattenuta. Prova a fare questa visualizzazione: immagina di salire verso l’alto del cielo ma a testa in giù. Da quella posizione guardi in lontananza il passato: terreno, ma con una vista speciale, una visuale celeste. Ricorda che nel futuro ti verrà chiesto di parlare, raccontare in pubblico. Buona visualizzazione cara Silvana.
A presto Lino.
Chiunque voglia inviare un proprio sogno per interrogare l’oracolo può contattare l’esperto Lino Carriero, naturopata e consulente filosofico al www.linocarriero.com