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SGRASSARE, DISSALARE E SMAGNESIZZARE IL SANGUE

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Valdo Vaccaro

Un disastroso stato di salute

Buongiorno Valdo, sono Mara e ti ho telefonato ieri per chiederti un consulto sullo stato disastroso di

salute in cui mi trovo. Ho 45 anni, sono sposata e sono madre di due figli.

Soffro fin dall’infanzia di problemi intestinali, caratterizzati da difficoltà di evacuazione e dolori addominali. Questa situazione è progressivamente peggiorata col passare degli anni.

Nel 2005 ho fatto la mia prima gastroscopia (prima delle 5 fatte in tutto), con diagnosi di gastrite acuta cronica, helicobacter pilori e metaplasia intestinale.

Dopo l’eradicazione dell’helicobacter, a mezzo di un mix di tre antibiotici, la situazione non è migliorata affatto.

Un dramma quotidiano di sofferenza e disorientamento

I sintomi di questo problema sono ormai giornalieri: nausea, stanchezza fisica, lingua bianca ed impastata, dolore all’altezza del plesso solare.

Al mattino evacuazione quasi diarroica, emicranie costanti, e a volte tanto violente da rendere indispensabile l’assunzione di farmaci.

Di notte ho difficoltà digestive, anche se ho mangiato un passato di verdure.

Mi trovo spesso ad eruttare anche il mattino a digiuno.

Spesso compaiono grosse chiazze rosse, accompagnate da prurito su viso e ascelle.

Alcuni dati clinici sballati

Altri dati clinici importanti, dimostrano che sono asmatica cronica e sto facendo profilassi a base di cortisone spray e di broncodilatatori (che a volte dimentico di usare).

Ho fatto alcuni esami del sangue, riscontrando i seguenti valori fuori-norma:

–         RIC Ab Anti Tireglobulina: 7829 (valore di riferimento <115)

–         R      Ab Anti Perossidasi tiroidea: 161 (valore di riferimento <34)

–         Colesterolo totale: 237 mg/dL

Insomma, se non è lo stomaco sono le bronchiti, se non sono le emicranie è la tachicardia, o il mal di denti, o i dolori cervicali. Ogni giorno mi prendo la mia bella dose di sofferenza fisica.

L’amore per la cosiddetta buona tavola

Sono una buona forchetta.

Amo stare seduta a tavola, mangiare un po’ di tutto, pietanze che preparo io stessa.

Mangio carne 2-3 volte alla settimana, prevalentemente bianca, e molte verdure cotte.

Bevo 1-2 bicchieri di vino rosso a pasto.

Amo i dolci, che di solito realizzo in casa. Mangio spesso brioche e cappuccino a colazione.

Di solito, mi nutro delle cose che più mi stuzzicano l’appetito.

Abbino il secondo alla verdura. Mangio poca pasta, e solo bianca.

Ti ringrazio fin d’ora per la tua disponibilità, e ti saluto cordialmente.

Mara

Un incredibile groviglio di patologie

Ciao Mara, la tua storia è il quadro di una piccola apocalisse corporale.

Purtroppo, quando le indisposizioni e i mali non si risolvono in modo coerente e radicale all’inizio, quando i sintomi di serie disfunzioni corporali vengono soffocati e deviati dai farmaci, e quando i logici e conseguenti batteri vengono sradicati con gli antibiotici, succede sempre di tutto, ma mai nel verso giusto.

Le malattie originarie diventano acute e croniche, e vengono pure accompagnate da malattie iatrogeniche, causate cioè dalle cure mediche ricevute, per cui diventa un enigma trovare vie d’uscita a  tale groviglio di patologie.

Un’automobile col motore in panne e le gomme a terra

Il tuo problema odierno è di ritrovarti come un’automobile dal motore che va a intermittenza, a causa di carburante difettoso e di pessima carburazione. In più hai le gomme a terra e il freno a mano tirato.

Le analisi mediche dicono che ci sono dei valori fuori-norma.

Ma serve davvero cercare il responso delle strumentazioni diagnostiche, in un caso come il tuo?

Aggiusti una cosa, ammesso che ciò sia possibile, e ne saltano fuori altre tre.

Rincorrere i singoli dolori e le varie anormalità mi pare una perdita di tempo.

Non tireresti fuori un ragno dal buco.

La guarigione sta tutta nella tua testa (usata poco e male finora, in fatto di nutrizione)

Darsi allora per vinti?

Berci sopra un paio di bicchieri anche fuori pasto, tanto per dimenticare?

Direi di no. L’ultima a morire dev’essere proprio la speranza e la voglia di guarire.

Dopotutto hai 45 anni, e una prole da crescere, che ha bisogno di una mamma vera e non virtuale, sana e non inferma.

La guarigione nessuno te la può dare se non te stessa. Non la devi pertanto cercare lontano da te.

Non è prerogativa dei medici, delle medicine, e nemmeno di assistenze e consigli altrui, incluso quelli che ti potrei dare io.

Tutto sta nella tua testa.

Sei una campionessa in fatto di autolesionismo

Di tutte le cose che hai scritto, ne salvo due.

La prima è che sei stra-colma di mali e, la seconda, che sei una stra-buona forchetta.

Il resto ha importanza molto relativa.

Il fatto di preparare le pietanze in proprio, in prima persona, dovrebbe rappresentare un fattore positivo, una garanzia di genuinità.

Paradossalmente, sei proprio tu che ti stai rovinando, con le tue stesse mani.

Un menù che è una tragedia annunciata (in linea con Gusto e Prova del Cuoco)

Il tuo resoconto nutrizionale è davvero un bollettino di guerra all’apparato gastrico.

Carni bianche, chissà perché fraintese per buone ed innocenti, diversissime da quelle rosse (nella tua testa) non si capisce bene come e perché.

Pasta bianca, poca. Almeno avessi detto pasta integrale al dente, e con tante verdure a mitigare il materiale devitalizzato, prodotto non sui rami benedetti dal sole, ma dai macchinari di qualche rumoroso pastificio.

Vino a pasto. Te l’hanno suggerito i medici? Per pulire le arterie dal colesterolo? Per digerire meglio?

Scordatelo. Il vino non serve per nessuna delle due cose. Non fa che aggravare la situazione già precaria del tuo fegato e del tuo intestino.

Dolci, brioche e cappuccino a colazione, preferisco non commentare.

Sei carica di veleni che non riesci ad espellere

Che tu sia una persona carica di veleni, di radicali liberi, di lipotoxemia, di viscosità sanguigna, di acidificazione del sistema, di surriscaldamento e febbre intestinale, non vi è alcun dubbio.

Il colesterolo alto è sicuramente accompagnato da altre amenità tipo i trigliceridi alti, l’omocisteina alta  e la B12 pure alta, mentre la tua tiamina B1 sarà bassa, devastata dai dolciumi.

Le preziose vitamine C ed E, nonché il ferro e i folati (B9), saranno pure sotto i tacchi, dato che non vedo cassette di arance, di kiwi e di banane nella tua dispensa, né tantomeno grappoli d’uva e meloni.

I grappoli sono disegnati sulle etichette delle bottiglie di Merlot, e i meloni stanno sul quadro che tieni appeso alla parete della cucina.

Venissi a casa tua, la prima cosa che farei sarebbe quella di incollare e bloccare le manopole della cucina a gas. Cosa che farei persino a mia moglie, a tratti brava quasi quanto te con la fiamma e i fornelli.

Ti farebbe bene parlare ed incontrarti con la Dominique André

Il rimedio immediato che mi viene in testa, non è quello di insegnarti nulla, né di metterti nelle mani di un terapeuta igienista.

Ti manderei a fare una vacanza rieducativa di almeno un mese in quel di Frosinone, dove sta la simpatica Dominique ([email protected]), che ha da tempo risolto al meglio i suoi problemi personali, e che sta dandosi da fare eroicamente per risolvere pure quelli di suo marito, che si è ritrovato sotto i ferri e privo di una porzione intestinale, ma oggi rivitalizzato e rimesso in forma.

Oppure chiederei alla Dominique di venire da te una settimana e di fare la padrona di casa, a dettare i tempi e i modi e le pietanze.

Ho detto Dominique, potrei dire Priscilla, o Delia, o Daniela, o Elisa (che sta pure in zona Padova).

I record negativi delle ghiottonerie italiane

Detto seriamente, carissima Mara, serve un cambiamento radicale di alcune pessime abitudini, che sono poi tipiche della stragrande maggioranza delle famiglie italiane.

Tieni presente che molte delle cose sbagliate che ci attorniano le abbiamo inventate qui in Italia.

Le cucine a gas da chi vengono se non da Zanussi e compagnia bella?

Il cioccolato da chi arriva se non dalla torinese Talmone, che cedette la licenza alle case svizzere ed alla Nestlé?

Il gelato da chi arriva se non dal Veneto? Il torrone, le nutelle, i panettoni, le colombe, le gubane, le caramelle, i confetti, gli amaretti, la pasta, i grissini, la besciamella, e le pizze, le mortadelle e i prosciutti, il caffè espresso e le macchine per farlo, da dove arrivano se non dal di qua delle Alpi?

Il cambiamento radicale implica almeno 6 punti-chiave

1)      Eliminazione dalla tua cucina del vaso etichettato sale.

2)      Eliminazione del contenitore etichettato zucchero bianco e zucchero scuro di canna.

3)      Eliminazione del contenitore etichettato the e caffè

4)      Pulizia totale del frigorifero da ogni cadaverino bianco o rosso o verde.

5)      Cucina a gas disponibile al massimo due volte al giorno (20 minuti x 2 volte in tutto, il tempo per un piatto di cereali rigorosamente integrali, o di pasta integrale, o di patate).

6)      Dispensa sempre rifornita di arance, mandarini, limoni, pompelmi, kiwi, mele, pere, banane, ananas, avocadi, carote, rape, sedani, radicchio, lattuga, valeriana, tarassaco (intendo cassette e non sacchetti di carta).

Adozione di un piano nutrizionale innovativo, dopo adeguata preparazione

Lo schema alimentare al quale puntare al più presto possibile è quello che ho indicato alla Patrizia di Bologna nella tesina Emicrania, fibromialgia e allergie, del 30/1.

Chiedi a tuo marito di scaricare la tesina dal mio blog che lui già conosce.

Però, prima di partire con tale piano, è indispensabile normalizzare, o almeno rendere accettabile, la funzione digestiva-assimilativa-escretiva, che al momento se ne è andata a quel paese.

Devi sottoporti a qualche digiuno, e a qualche semi-digiuno, con sicuri effetti eliminativi, nella forma di notevoli emissioni di muco, che potranno avvenire sia in fase di digiuno che in fase di miglioramento dieta.

Ti consiglio decisamente di metterti in contatto con Carmelo Scaffidi (035-340208, 338-9222610) che ti potrà assistere telefonicamente durante il digiuno.

Se sarai soldatessa, potrai trasfigurarti

Se mi segui con grinta e determinazione, con la voglia di farcela contro tutto e contro tutti, ma principalmente contro te stessa, ti prometto che otterrai risultati stratosferici.

Ti sto preparando a una rivoluzionaria formula di trasfigurazione corporale, dove è indispensabile che tu faccia quello che mai hai fatto finora.

Devi diventare un sergente di ferro, una soldatessa in grado di controllare il diavoletto domestico che c’è in te, non dunque un accomodante e rassegnato maresciallo della burocrazia amministrativa, pronto ai compromessi e allo sventolio della bandiera bianca della rassegnazione.

E’ probabile, anzi sicuro, che tu soffra di enteroptosi

Ci vuole una dose di entusiasmo e di eroismo da parte tua.

Serve anche un programma serio di attività fisica.

Di sicuro, siamo qui in presenza di enteroptosi, ovvero di un abbassamento intestinale dovuto ad eccessivi accumuli nel colon, e a carenza di esercizio muscolare ventrale, per cui la fase escretiva è divenuta vieppiù problematica.

Intestino sano significa anche corpo snello e privo di gonfiore ventrale

A questo punto approfitto per estendere il messaggio alle donne in genere, soprattutto alle casalinghe, spesso legate mani e piedi ai fornelli, alla preparazione dei cibi per la famiglia, con poche possibilità di fare della sana ginnastica, cariche pure di problemini non così eclatanti, ma abbastanza simili a quelli della Mara.

Messaggio estendibile a tutte le donne che vogliono mantenere una figura snella e sexy, con il rientro o meglio la scomparsa della famosa ed antiestetica pancia.

Userò un linguaggio duretto e non sempre gentile e diplomatico, per cui mi scuso.

Diciamo che mi preme davvero il vostro senza mezzi termini, senza false pudicizie.

Troppe gastriti e troppi mali di testa

Troppe lettere mi sono giunte nelle ultime settimane con la parola gastrite, con le dermatiti, con gli sbalzi della tiroide, con l’emicrania, e con altre situazioni poco simpatiche.

Tra un paio di settimane sarò in partenza per l’Asia e lascio questi scritti nella speranza che servano ad assistervi e a rendervi autonome.

Starete per un mese e oltre senza il tormento e l’acido muriatico delle mie tesine (la Rosa Maria le ha chiamate simpaticamente così). Potrete sempre divertirvi con quelle già esistenti.

Un problema di sangue e un problema di muscoli

Si dice che l’essere umano è fatto più o meno al 70% di acqua, al pari dell’ambiente in cui vive.

C’è dunque un primo problema di equilibrio idrico interno da risolvere, sia a livello di formula sanguigna che a livello di meccanismi digestivi.

C’è, in parallelo, un secondo problema riguardante la struttura muscolare-ventrale, che ha notevole importanza in questa faccenda della funzione digestiva-assimilativa.

Serve sgrassare il sangue, sdolcirlo e dissalarlo

Serve per tutte sgrassare il sangue e i fluidi organici interni.

Serve rendere il sangue fluido e scorrevole, adatto a un metabolismo velocizzato e scattante, cioè efficace e non più rallentato e sclerotico.

Serve sdolcire il sangue, tirargli via le scorie di saccarosio che contiene, e dargli invece più fruttosio vivo preso direttamente dalla frutta.

Serve dissalarlo, tirandogli via il sodio inorganico-velenoso-offensivo introdotto con la dieta (sale da cucina) e dargli invece abbondante e ottimo sodio organicato, ricavabile dal sedano, dai cavoli, dai carciofi, dal crescione, dalla rucola, dalle cicorie.

Serve smagnesizzarlo e demineralizzarlo

Serve smagnetizzarlo, tirargli via il magnesio inorganico di tutti i micidiali integratori (trattasi di magnesio da cucina che fa effetti identici a quelli del sale da cucina), e dargli invece ottimo magnesio organicato dal sole, sottoforma di mandorle, pinoli, noci, legumi, datteri, banane, avocado, miglio, sedano, grano saraceno, germe di grano, rape, cavoli, carote, porri, asparagi, frutta e verdure crude.

Serve demineralizzarlo, tirargli via il calcio inorganico ed il ferro inorganico (presi dal latte bollito e da tutti i cibi pastorizzati, presi dalle acque minerali, presi dai vegetali cotti, presi dagli assurdi e falsanti integratori) che stanno nei punti sbagliati tipo i calcoli e i giunti, rendendo il corpo rigido, vecchio, fragile ed osteoporotico come una stalattite, e dargli calcio e ferro vero, cioè organicato, che si trovano sempre nelle solite delizie offerteci dalla natura a piene mani, tipo sesamo, semi di zucca, semi di lino, girasole, mandorle, pinoli, verdure verdi, cavoli, cicorie, tarassaco.

Un mondo-cane che per i soldi vende giornalmente l’anima al diavolo

Serve insomma andare contro corrente.

Viviamo in un mondo costruito metodicamente per farci ammalare.

Il magnesio è prezioso come minerale, ma soltanto se viene preso direttamente dalla pianta esposta al sole.

Le industrie ce lo stanno proponendo in continuazione come integratore, sorrette da falsi scienziati e falsi profeti.

Stanno facendo di tutto per appesantire ed avvelenare voi donne e non solo voi.

Alleggerirsi per vivere meglio

Alleggerimento e purificazione, queste le parola-chiave.

Questo è esattamente l’obiettivo a cui puntare, sia per la Mara che per le casalinghe italiane.

Ognuna regolando opportunamente la manopola e il dosaggio, a seconda della necessità, della resistenza, dei gusti e della convinzione (indispensabile fare questo non per fiducia nei miei personali confronti, ma per intima ed obiettiva convinzione che si sta facendo la cosa giusta).

Se non c’è convinzione, meglio non gettarsi negli esperimenti. Serve piuttosto approfondimento culturale e risoluzione preventiva dei dubbi.

Il metodo è quello del rigore e della costanza.

E’ più importante vuotare l’intestino che riempire lo stomaco

Vorrei fare un piccolo discorso culturale.

La gente cura il cibo in modo maniacale, finché esso raggiunge la bocca.

Dopodiché non se ne occupa più.

Il processo digestivo-assimilativo-escretivo è completamente ignorato dalla popolazione, è un argomento tabù, da riservare a gastroenterologi e coprologi o caccologi.

La verità è che è più importante svuotare l’intestino che riempire lo stomaco.

La verità è che il punto chiave della salute e della vera intelligenza umana, è paradossalmente non la testa e non l’anima, ma il colon.

Qualcuno potrebbe arricciare il naso.

Ma un colon malmesso compromette il ragionamento e compromette l’amore per la vita, per Dio, per il prossimo e per gli animali impunemente incatenati e macellati a getto continuo e a ritmo incalzante.

Molta gente è stitica senza nemmeno saperlo

L’evacuazione dell’intestino crasso, o colon, costituisce uno dei maggiori problemi dell’uomo moderno.

Il colon ha in mano l’intera nostra situazione.

Può causare la salute, se fa il bravo, o può avvelenarci irrimediabilmente in caso contrario.

Una parte delle feci liquide viene infatti assorbita dai vasi linfatici.

Man mano che le feci si solidificano, tendono a stagnare nelle sacche intestinali e a parcheggiare a tempo indeterminato.

Il che non impedisce il passaggio di feci fresche in piccola quantità, dando l’illusione a molta gente di aver defecato regolarmente, mentre in realtà porta con sé, giorno e notte, un letamaio in fermento, surriscaldato ed infebbrato.

L’arte di riempire e svuotare significa arte del saper vivere, e riguarda sia i polmoni che l’intestino

Succede un po’ nell’intestino la stessa cosa che avviene a livello polmonare.

Ci illudiamo cioè di aver svuotato i nostri polmoni, mentre essi sono ancora semi-pieni di aria viziata che non ci nutre.

Provare per credere.

Basta fare dei saltelli sulle ginocchia, in contemporanea fase espirativa, per rendersi conto che c’è ancora dell’aria interna.

Sia i polmoni che l’intestino sono fatti per essere riempiti completamente di aria fresca e di cibo fresco e vivo, e per essere svuotati completamente di aria viziata (anidride carbonica) e di residui cibari o escrementi.

Errori e contro-errori, col cancro intestinale dietro l’angolo

Bere male e mangiar male, nervosismo e stress, vita sedentaria ed innaturale, portano alla degenerazione.

I rimedi prescelti servono spesso ad aggravare e complicare la situazione.

Questo vale sia per l’attività sportiva frenetica ed insostenibile, che porta spesso a collassi e altri problemi cardiaci, che per i dannosissimi lassativi, presi per scongiurare crisi di fegato.

La diffusione del cancro è legata ai cibi che mettiamo dentro e al cattivo funzionamento dell’intestino.

L’avvelenamento cronico deteriora i tessuti producendo rispettivamente irritazioni, infiammazioni, ulcerazioni e indurimenti, che sono notoriamente i precursori del tumore e del cancro.

L’ingorgo intestinale rappresenta pericolosa emergenza

Un ingorgo intestinale è simile all’occlusione di un canale di scolo in un centro abitato.

Durante il passaggio degli alimenti nello stomaco e nell’intestino tenue, non si notano grandi flore batteriche.

Ma, nel colon, i batteri si moltiplicano a ritmo impressionante.

Il che è normale e fisiologico, entro un certo livello e limitatamente ai batteri aerobici.

Ma, per quelli anaerobici del colon, il discorso è diverso, essendo essi collegati ai fenomeni cancerogeni.

Come dice Lezaeta, oggi l’uomo non muore di qualcosa, ma si avvelena.

I laboratori della morte sono la cucina (che prepara cadaveri di tutti i tipi, utilizzando ragù e dadi orrendamente cimiteriali), e i laboratori farmaceutici, attivissimi ad elaborare e a contrabbandare veleni con la V maiuscola come rimedi per la salute.

Non si può vivere su un letamaio

Il fegato agisce come un filtro, e raffina il liquido assorbito dall’intestino, per passarlo poi al sangue affinché esso provveda a nutrire e rinnovare i tessuti, mentre le sostanze tossiche vengono eliminate mediante l’urina, le feci, il sudore e la respirazione.

Nel corso di questi processi chimici e batterici intestinali si formano sostanze velenose che, nei casi di stipsi o rallentamento, vengono assorbiti dal corpo con conseguenze gravissime.

Non si può vivere su un letamaio senza mettere in pericolo la propria salute.

Se il letamaio è poi dentro di noi al chiuso, in situazione di anaerobismo, e lo carichiamo di altro materiale putrefattivo e fermentativo, non facciamo che aggravare i nostri problemi.

Trattenere feci e urine provoca molte patologie

La pulizia dei pozzi neri si fa in genere di notte, perché troppo offensiva per la popolazione.

Lo svuotamento del proprio intestino è considerato socialmente operazione vergognosa, da compiersi in segreto chiusi a chiave in gabinetto, e da effettuarsi il più raramente possibile.

Ma il trattenimento delle feci e delle urine all’interno del corpo è una iattura umana, in quanto agiscono come forze maligne trasmettitrici di patologie.

Talvolta a farne le spese è il sistema nervoso (emicrania, insonnia).

Talvolta a rimetterci è il sistema circolatorio, con afflusso irregolare ed inquinante al cervello (apoplessia, embolia, paralisi), al fegato (itterizia), ai reni (nefrite cronica e morbo di Bright, dal medico inglese Richard Bright, 1789-1858), alla pelle (dermatiti seborroiche), agli organi sessuali (infiammazioni vaginali, candida).

Al discorso biochimico si deve aggiungere quello muscolare

Accanto al discorso biochimico, ci vuole quello ginnico-atletico ed aerobico, ed anche la famosa respirazione yoga, consistente nell’espulsione totale dell’aria e nel riempimento totale dei polmoni, con lungo trattenimento intermedio, il tutto a ritmo 1-4-2 (1 secondo inspirazione, 4 secondi trattenimento e 2 secondi espirazione).

Esercizio fisico, respirazione e sole, man mano che la stagione migliora e lo permette, diventano fattori basilari di salute gastrointestinale e di salute in generale.

Qualche esercizio specifico basilare

Sdraiarsi dunque a terra a pancia in su e far lavorare le gambe alzandole una dopo l’altra in alternativa, e anche entrambe, sollevando pure il diaframma mentre si inspira profondamente e si alzano le gambe, e e si espira lentamente quando le gambe ritornano a terra in modo altrettanto lento e controllato.

In ogni esercizio, è naturale espirare nell’atto dello sforzo intenso e ricaricarsi d’aria nella fase di recupero.

Il pugile porta il colpo o la serie di copi in fae espirativa.

Il calciatore colpisce il pallone in fase espirativa.

L’obiettivo degli esercizi sopra indicati non è tanto quello di far lavorare gli arti inferiori, ma piuttosto di far lavorare i muscoli ventrali, che tutti dimentichiamo colpevolmente.

Ottimo lo stretching ventrale

Suggerisco anzi di fare degli esercizi di stretching ventrale stando a letto, o persino stando seduti a studiare o a scrivere al computer, contraendo ed espandendo alternativamente i muscoli del ventre.

Tutto aiuta a rendere l’intestino più dinamico ed efficiente.

Oltre alle gambe sollevate in alto, si possono fare altre variazioni, portando una gamba per volta lateralmente al corpo, smuovendo altri muscoli ancora in zona ventrale.

Corsa simulata e scatti, marcia e passeggiate, corsa e saltelli

Ci si può mettere pure a pancia in giù, e alzare alternativamente le gambe in alto (cioè all’indietro in questo caso).

Altro ottimo esercizio (da farsi in piedi) è quello di simulare corsa e scatti intensi e prolungati stanto fermi sul posto.

Chiaro poi che le camminate, la marcia e la corsa, ed anche la bicicletta, aiutano molto.

I saltelli, magari con la corda come si faceva da ragazzi, sono fenomenali.

Esiste un abisso tra il sedentario e l’atleta, tra l’uomo civile e il buon selvaggio

Queste pratiche sono di tipo rieducativo.

Gli umani della civiltà dei consumi sono infatti messi molto male, se escludiamo gli atleti durante i loro anni migliori.

Tra l’atleta ben allenato e l’uomo comune e sedentario esiste un abisso in termini di efficienza fisica.

Ed esiste pure un abisso rispetto alle tribù selvagge o non ancora sedentarizzate del mondo.

L’uomo delle tribù africane, asiatiche, sudamericane, autral-aborigene, conosce l’importanza del ventre e della defecazione, conosce l’arte della danza ritmica, conosce i legami tra salute, armonia, bellezza ed erotismo.

L’importanza fondamentale del ventre

I selvaggi sanno a memoria che un regolare allenamento muscolare-ventrale e muscolare-sederale è di estrema importanza per la salute dell’organismo e la salute dello spirito.

La danza del ventre e tutte le danze esorcistiche ed erotiche delle popolazioni hawaiane, tahitiane, figiane, e simili, non sono altro che ginnastiche aerobiche naturali, apportatrici di enormi benefici per la salute umana.

La danza del ventre deve entrare nelle case

Una delle grandi differenze tra la ginnastica di noi civilizzati e quella dei popoli primitivi, sta proprio nel fatto che noi puntiamo in primis allo sviluppo muscolare delle gambe e delle braccia, mentre loro puntano primariamente allo sviluppo della muscolatura addominale.

Per concludere, movimenti ventrali, danze esotiche e ritmiche, respirazione profonda e diaframmatica, diete leggere vegano-crudiste, evacuazioni regolari ed abbondanti, vi manterranno tutte nella miglior forma possibile, senza il bisogno di tenere in casa la cassetta dei medicinali, degli antidolorifici, dei lassativi, degli integratori e dei Viagra femminili.

Valdo Vaccaro
– Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo

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