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Sabbia n.36 intitolata :”Semi fioriti”.

Marco Vettori
marco.vettori.512@psypec.it
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Sabbia n.36 intitolata :”Semi fioriti”.
Prima di iniziare a lavorare la sabbia cerca nello scaffale delle piante e fiori e ne mette alcune da parte. Successivamente apre alcuni spazi nella sabbia asciutta e inizia a mettere gli oggettini. In seguito bagna, poi, la sabbia dove ha messo le figurine con gli oggetti stessi. Commenta:” Mi ricordo della sabbia dell’anno scorso dove avevo messo dei semi. Oggi mi ritrovo in tante realtà, già avviate: l’università, le relazioni, la mia amica Rita. Ho imparato a trovarmici a mio agio. Con altre persone i rapporti si evolvono: vedi ad esempio con Alessandra e Violetta. Adesso mi so gestire meglio anche con i bambini che tengo. ADESSO VEDO CHE I SEMI SONO CRESCIUTI!”
Termina la sabbia spargendo gocce d’acqua sui fiori dicendomi che la sabbia tutta asciutta le sembrava un po’ arida e allora ha voluto bagnare ‘I SUOI SEMI CHE ORA SONO FIORITI!
Questa sabbia ispira un senso di armonia ed equilibrio. Attorno ad un centro sono disposte varie forme naturali: fiori, arbusti e piante. Evoca un rapporto più armonioso tra conscio e inconscio. Ultima sabbia di Eloisa molto diversa dalla prima. Nella sabbia iniziale Eli aveva presentato un centro molto pesante attorniato dal movimento convulso di veicoli diversi. In questa sabbia invece Isa esprime, attraverso il suo giardino, l’immagine della totalità ed ‘il tertium non datur’ simbolo unificatore degli opposti, con cui l’inconscio ricrea un nuovo equilibrio e la coniunctio oppositorum. Tra le varie piante, poste nella sabbiera c’è l’abete (il suo, non quello della madre che era troppo grande per la sua casa) albero della natività, albero collegato al ‘Bambino divino’, ‘al tertium non datum’ , che nella sabbiera viene indicato sia come parte del tutto, sia come totalità: il giardino dell’intera sabbia. Eloisa inizia a sperimentare una ‘vita nuova’ (il numero otto delle forme naturali presenti nel vassoio e simbolo di completamento e rinnovamento) e le bagna (feconda) con l’acqua dell’inconscio.