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CONFINDUSTRIA: ESPULSO CHI PAGA IL PIZZO

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(ansa.it) CALTANISSETTA – Gli imprenditori che non si ribellano al racket delle estorsioni pagando il pizzo e che in qualunque forma "collaboreranno" con la mafia saranno espulsi da Confindustria. E’ quanto prevede una norma stabilita dal direttivo regionale dell’associazione degli industriali siciliani, riunito a Caltanissetta dopo le intimidazioni e le minacce al presidente dell’Ance a Catania, Andrea Vecchio, e al presidente della Camera di Commercio e della Piccola industria a Caltanissetta, Marco Venturi. La norma sarà inserita nel codice etico già adottato da Confindustria a livello nazionale, dopo il via libera della giunta siciliana dell’associazione che si riunirà nei prossimi giorni. Chi violerà la norma sarà sanzionato, in base alle disposizioni del codice, sino all’espulsione.

Inoltre Confindustria ha chiesto al Governo di valutare la possibilità di inviare l’esercito in Sicilia per migliorare il controllo del territorio. Lo rivela il vice presidente nazionale di Confindustria, Ettore Artioli, che a Caltanissetta sta partecipando al direttivo convocato dagli industriali siciliani dopo gli attentati e le minacce all’imprenditore catanese Andrea Vecchio e al presidente della Camera di Commercio nissena, Marco Venturi. "Abbiamo avanzato questa richiesta al ministero della Difesa – ha spiegato Artioli – riteniamo che l’invio dell’esercito possa essere utile, come avvenne qualche anno fa con l’operazione Vespri Siciliani.

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