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OCSE: L’ITALIA ARRANCA

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La faticosa ripresa dell’Italia si certifica anche nei dati Isae secondo cui l’economia italiana dovrebbe ora «recuperare ritmi più vivaci»

(La Stampa.it) ROMA La crescita dell’economia mondiale va avanti, nonostante il rallentamento evidente degli Usa. L’Europa viene trascinata dalla locomotiva Germania con un Italia che invece arranca. La fotografia della dinamica economica mondiale arriva dagli ultimi sul Pil dell’Ocse, a pochi giorni dalla presentazione a Roma, lunedì prossimo, del Rapporto Italia.

Nel primo trimestre 2007 l’aumento dell’attività produttiva è stato dello 0,6% nell’area Ocse rispetto al quarto trimestre del 2006 e del 2,7% su base annua contro il 3,3% del trimestre precedente. In Italia però si è registrata la crescita più modesta, pari allo 0,2% (1,1% nel trimestre precedente). Su base annua la crescita italiana è stata del 2,3% dal 2,8%. In questo caso peggio dell’Italia sono stati la Francia (2%), gli Usa che hanno registrato una crescita del solo 2,1% e il Giappone 2,2%. La migliore performance invece è stata quella della Germania che ha registrato un aumento del 3,6% mentre in euro area il Pil è salito del 3,1%.

La faticosa ripresa dell’Italia si certifica anche nei dati Isae secondo cui l’economia italiana dovrebbe ora «recuperare ritmi più vivaci» – si legge nelle ultime previsioni per il 2007 e 2008 – dopo la pausa sperimentata nei primi tre mesi. A fine anno la stima è dell’1,9%, dell’1,8% nel 2008. L’Isae cita il contributo della spesa interna e il ritrovato slancio dell’export.

Ma il confronto con gli altri paesi industrializati resta perdente: nel mondo la crescita sarà del 4,6%, negli Usa rallenterà ma resterà sopra quella italiana con un +2%. Per quanto riguarda l’area euro l’Isae prevede una crescita del il Pil crescerà al ritmo del 2,6% nel 2007 e al 2,4% nel 2008. La ripresina, fa notare l’Isae, aiuta però il risanamento dei Paese: deficit scenderà quest’anno e il prossimo al 2,2% del Pil dal 4,4% del 2006 mentre il debito pubblico si porterà dal 106,8% nel 2006, sal 105,1% nel 2007 e al 103,7% nel 2008.

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