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PETROLIO: SCHIZZANO STIME FATTURA 2007

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(ANSA) ROMA – La ripresa delle quotazioni del petrolio, rispetto all’inizio dell’anno, fa schizzare le prime stime sull’andamento della fattura petrolifera 2007, ovvero la spesa dell’azienda Italia per acquistare l’oro nero oltrefrontiera. Gli operatori dei settore prevedono infatti una ‘bolletta’ che quest’anno potrebbe sfiorare i 25 miliardi di euro contro i circa 22,5 miliardi che erano stati previsti all’inizio dell’anno quando per il 2007 si intravedeva una quotazione del barile in ripiegamento sui massimi degli anni scorsi, a 55 dollari al barile. Nonostante il calo dei consumi che nei primi tre mesi dell’anno segnano un -12,2% (-13,7% solo a marzo) ed il rafforzamento dell’euro sul dollari (valuta di interscambio petrolifero) se il greggio dovesse rimanere per il resto dell’anno sui 67 dollari al barile raggiunti nei giorni scorsi, la fattura andrebbe a 24,8 miliardi di euro. Quasi 2,5 miliardi in più rispetto a quanto stimato ad inizio anno.

Si tratterebbe comunque di un livello leggermente inferiore agli oltre 27 miliardi raggiunti l’anno scorso. Il caro-barile da settimane si fa sentire già sui prezzi dei carburanti con la benzina che è tornata ai massimi dall’estate scorsa. Dopo una raffica di aumenti il carburante è salito a 1,329 euro al litro nei listini di molte compagnie italiane e si trova a 1,365 euro in tutta una serie di impianti nella penisola per cui sono in vigore differenziali legati a particolari tipologie di distributori o zone geografiche (fino a +0,036 euro al litro). Il prezzo per un litro di verde è così già sopra la soglia psicologica delle 2.600 lire. Se la tendenza al rialzo del greggio – dopo il ripiegamento di inizio 2007 quando il barile era sceso sui 55 dollari – dovesse proseguire, oltre ai carburanti, a rischio rialzo ci sarebbero anche le bollette della luce del gas. E, con effetto domino, tutti i costi energetici. Il peso della voce petrolio sui conti energetici dell’azienda Italia continua infatti a fare la parte del leone, rappresentando quasi il 60% della fattura complessiva. Il gas naturale rappresenta invece circa 37%.

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