Alberto Micalizzi : MI ATTACCA ANCORA IL SOLE24ORE.

Ci risiamo. Evidentemente pensano di intimorirmi e di scoraggiarmi, non saprei spiegare altrimenti le continue ondate di pressione dai giornalai del Sole24ore, che stavolta si sono spinti ad un sopralluogo fisico nella mia abitazione in Svizzera!
Sono sempre loro, i “Sunny-boys”, i ragazzi del Sole (spento), gli esperti in diffamazione, i servi addestrati a leccare sempre i piedi di qualche potere forte, ed a mentire quotidianamente alla gente, agitando ora lo spettro dello spread, ora quello della procedura di infrazione della Troika, ora la necessità di privatizzare i beni pubblici perché ovviamente il debito pubblico va rimborsato…
Certo, uno direbbe, ci sono attualmente 4 dirigenti del Tesoro indagati dalla Corte dei Conti per aver regalato 4 miliardi di nostri denari alla Morgan Stanley nel 2012, ci sono i giudici di Trani che hanno acclarato decine di miliardi di danno erariale per i tagli menzogneri del rating italiano del 2011 da parte di Standard&Poor’s, ci sono poi 33 miliardi di perdite riportati nei bilanci pubblici del 2017 per derivati truffaldini rifilati alla pubblica amministrazione italiana dalle banche d’affari londinesi, c’è il finanziere David Serra amico di Renzi che si è fatto modificare la legge sulle esecuzioni immobiliari e sta comprando mutui incagliati a prezzi stralciati mettendo in strada intere famiglie, c’è poi Gentiloni che incontra a porte chiuse George Soros a Roma per chiedergli consigli sul da farsi…. Insomma, ci sarebbe qualche fattuccio sul quale far luce dal punto di vista del primo quotidiano economico italiano.
E invece no! Anche nel 2018 il tema su cui puntare è sempre Micalizzi! Si, perché in tutto il casino nel quale ci troviamo oggi, vuoi che qualcuno non abbia ancora qualche dubbio su quanto accadde 10 anni fa a Londra??
Ed ecco che la settimana scorsa nella mia vita si materializza dal nulla il Sig. Angelo Mincuzzi, che si definisce giornalista del Sole24ore, erede di quel Claudio Gatti che ho già denunciato sia pubblicamente che presso la Procura di Milano nel 2016, desideroso di farsi un po’ di pubblicità. Per carità, un po’ di visibilità non si nega a nessuno, caro Mincuzzi, dunque, eccola servita.
Però la pubblicità costa, lei dovrebbe saperlo bene, e stavolta mi avete veramente fatto incazzare e quindi, visto che lei è appena apparso al mio orizzonte e potrebbe non conoscermi bene, è utile che lei capisca da subito di quale pasta sono fatto, di che resistenza sono capace e quanto inesorabilmente risponderò ad ogni vostro attacco, senza sosta e senza tregua.
Infatti, a differenza di quanto ho fatto col suo collega Gatti, adesso pensionato come lei mi ha riferito, con lei non ho aspettato la pubblicazione delle solite calunnie, della solita vomitevole rimestatura di menzogne, buona solo a rappresentare fedelmente ciò che anima il vostro paesaggio interiore …
Eh no! Stavolta mi sono mosso in anticipo e ho già fatto tutto il giro: ieri mattina ho depositato una denuncia contro di lei presso la Procura di Milano per tentativo di intimidazione, violazione della privacy e tentativo di diffamazione. Poi, stamane, ho trasmesso le denuncia alle autorità Elvetiche; successivamente, i miei legali vi hanno recapitato una diffida con copia al suo Direttore, e infine domani segnalerò il tutto all’Ordine dei Giornalisti, inclusa copia della chat che ci siamo scambiati su Messenger, che entro un paio di giorni sarà già sul tavolo di un pubblico ministero.
Ha presente la chat dove lei mi ha scritto che ha fatto fatica a trovare la mia abitazione? Dove ha insistito dieci volte che dovevo incontrarla? Perché se avessi accettato di incontrarla avrei migliorato la mia posizione? Proprio quella….
Comunque, non creda che io non voglia incontrarla, Mincuzzi, anzi! La prossima volta che passa dalle mie parti, entri in casa mia, porti anche amici giornalisti, così le faccio assaggiare delle ottime frittelle con le mele della valle mesolcina. Segua il mio consiglio, la butti sulle frittelle..
Nel frattempo, come direbbe il suo amico Renzi, stia sereno!
Alberto Micalizzi