ANM CATANIA, PROCURA SENZA MAGISTRATI
(ansa.it) CATANIA – L’Associazione nazionale magistrati di Catania esprime "vivissimo allarme per la grave e progressiva situazione di svuotamento degli uffici di Procura del distretto e, più in generale, dei più impegnativi ed esposti uffici requirenti delle regioni meridionali, notoriamente caratterizzate dalla pervasiva presenza di agguerrite organizzazioni criminali". A Catania attualmente su un organico di 40 magistrati ci sono sette posti vacanti, oltre ai cinque ‘aggiunti’ e un sostituto applicato altrove.
Per questo l’Anm etnea chiede che "nelle competenti sedi legislative il problema venga affrontato in modo tempestivo ed efficace, intraprendendo una coerente opera di revisione e sistemazione normativa che, ispirata ai principi costituzionali che regolano la giurisdizione, rimuova prontamente, nell’esclusivo interesse dei cittadini ad una giustizia moderna ed efficiente, le incongruenze e le disfunzioni prodotte dalle recenti modifiche ordinamentali". L’Anm di Catania "affida alla sagace opera della giunta centrale ogni utile ed opportuna iniziativa atta a promuovere la soluzione del grave problema, nello spirito della più ampia collaborazione istituzionale, ma nella salda fermezza degli indeclinabili valori costituzionali".
PROCURATORE CATANIA, SIAMO POCHI, FASCICOLI DA PARTE
CATANIA – ”Se le norme sull’ordinamento giudiziario non saranno cambiate le conseguenze saranno facilmente immaginabili: ci sara’ ulteriore rallentamento del lavoro che ci ha gia’ costretto ad accantonare alcuni procedimenti, e ci occuperemo soltanto delle emergenze gravi”. Lo afferma il procuratore della Repubblica di Catania, Vincenzo D’Agata, che lancia ”l’allarme organico”. ”C’e’ una gravissima carenza d’organico nella Procura etnea – segnala D’Agata – dove mancano 13 sostituti e cinque ‘aggiunti’.
Ci sono anche due magistrati in interdizione obbligatoria per gravidanze a rischio e altri due che fanno parte del consiglio giudiziario e quindi sono esonerati del 30% per legge dall’attivita’, mentre un altro e’ stato nominato in commissione per notai e per due anni non lavorera”’. Il procuratore punta l’accento sulle nomine dei nuovi sostituti in procura e sulla norma che ”non ne concede a chi non ha carenze di organico del 50%”. ”La logica del puro dato statistico – spiega D’Agata – fa in modo che se nell’ipotetica Procura di Roccacannuccia ci sono due magistrati in servizio e ne manca uno bisogna subito sostituirlo, mentre a Catania, dove gia’ l’organico e’ sottodimensionato di suo, c’e’ un impegno contro la criminalita’ organizzata che e’ al 20%, invece no. E si immagina benissimo – conclude ironicamente il procuratore di Catania – le grandi lotte alla mafia a Roccacannuccia…”.