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La Guardia Nazionale

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Varese – E’ il motto Stefano Pellati, di uno dei tre indagati dalla magistratura varesina, che spiega: "La Guardia Nazionale serve solo a controllare il territorio, non abbiamo mai fatto male a nessuno"
"Varese nazione, tutto il resto meridione"


(varesenews.it) «Ma quali armi pensavano di trovare i carabinieri a casa mia, questa mattina alle cinque e mezza? Al massimo potevano trovare un cellulare col quale li abbiamo avvisati che stavano rubando in un’azienda, qualche mese fa a Carnago e grazie al quale abbiamo fatto arrestare un malfattore. Al massimo c’era un binocolo per vedere chi scarica l’eternit nei boschi, ecco cosa potevano trovare». Non chiamatele ronde, né guardie nazionali padane: loro sono la "Guardia nazionale" un’associazione di volontari, un centinaio, ma "operativi" in una ventina, che si occupano di «attività di controllo del territorio», come spiega Stefano Pellati, che questa mattina, 18 novembre, si è sentito bussare alla porta dai carabinieri di Varese con in mano un ordine di perquisizione. Pellati spiega che l’attività dell’associazione si svolge «soprattutto nel parco Rto, nel Tradatese, ma anche in altre zone dove sospettiamo che venga scaricato eternit o immondizie. La nostra attività è non violenta e anzi aiutiamo le forze dell’ordine vedi il Corpo Forestale dello Stato, sotto organico e col quale siamo in contatto, ma anche gli stessi carabinieri».

Ma allora cosa cercavano i militari che questa mattina l’hanno buttata giù dal letto? «Mi hanno detto che cercavano armi. Ma figuriamoci, io non sono armato. L’attività della onlus si limita al controllo del territorio». Pellati racconta che pochi giorni fa venne fermato e perquisito dai carabinieri: lo scorso 31 ottobre, a tarda sera, gli trovarono in auto uno sfollagente: «Faccio l’edicolante in centro e mi sento più tranquillo a non essere a mani nude, ma quel coso era in auto e lontano da me, che giravo a piedi».
Niente di più, insomma, sentendo i diretti interessati. La onlus, con sede a Lomazzo, ha un’organizzazione interna che impiega i gradi militari. Tra gli aderenti, e i perquisiti di oggi c’è anche Claudio Carè, soprannominato appunto "il maggiore". Al telefono conferma di aver combattuto negli anni 90′ nei Balcani, «una storia vecchia, che appartiene al passato», di cui non parla. Carè conferma il ritrovamento da parte dei carabinieri di lettori notturni, ottiche, materiale appartenente alla Guardia, come la Fiesta bianca, senza nessuna scritta, che utilizza ogni mattina per andare a lavorare. «Abbiamo fiducia nella magistratura», dice, «non abbiamo niente da nascondere».
 Ma, politicamente come si pone l’associazione? E’ vicino alla Lega? «No, non siamo militanti leghisti – conclude Pellati, 50 anni, 8 passati come responsabile provinciale della Guardia Nazionale Padana e simpatizzante del Carroccio. La nostra associazione racchiude diverse anime. Certo, non lo nascondo, il mio motto è "Varese Nazione, tutto il resto meridione". E’ quello che farò scrivere sulla mia tomba».

Martedi 18 Novembre 2008
Andrea Camurani

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