Viareggio, 18 indagati per la strage
Ad un anno dalla strage. L’ad di Ferrovie Mauro Moretti: «Molto serenamente aspettiamo gli avvisi di garanzia, molto serenamente potremo a quel punto iniziare a discutere con la magistratura»
(corriere.it) LUCCA – Diciotto persone sono indagate dalla procura di Lucca nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009. «A tutt’oggi risultano iscritte nel registro degli indagati 18 persone. L’individuazione dei soggetti da sottoporre a indagine, tuttavia, non può ritenersi allo stato conclusa». Lo spiega, in una nota, la procura di Lucca, in merito all’inchiesta sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009.
«Gli approfondimenti investigativi continuano in molteplici direzioni – spiega la nota – nello sforzo di non lasciare inesplorato alcun elemento nella ricognizione delle cause di quella tragica vicenda e delle relative responsabilità, malgrado la notevole complessità del lavoro di acquisizione, anche all’estero, del necessario materiale probatorio, del suo controllo, della verifica dei diversi titoli di responsabilità (distribuiti anche nel tempo) e degli accertamenti tecnici da svolgere». La nota aggiunge che il numero degli indagati potrebbe crescere «in rapporto ai vari profili di colpa identificati».
Questa mattina, l’ad di Ferrovie mauro Moretti, a margine della cerimonia per il 50/o anniversario di Ecm, azienda di tecnologie per la sicurezza ferroviaria di Serravalle Pistoiese (Pistoia), aveva detto: «Tra poco verranno fuori gli avvisi di garanzia. Non escludo che io stesso sia coinvolto, visto che, ogni qualvolta nella storia ci sono state cose di questo genere, tutti quanti sono stati compresi negli avvisi di garanzia».«Molto serenamente li aspettiamo – ha aggiunto Moretti – molto serenamente potremo a quel punto iniziare a discutere visto che fino ad oggi le nostre strutture non sono mai state interessate dalla magistratura in maniera diretta». «Ho già detto altre volte – ha ricordato l’ad di Ferrovie dello Stato – che il disastro è stato molto grave. Quindi, è ragionevole pensare che la magistratura voglia approfondire qualsiasi cosa. Le norme impiantistiche sono molto complesse, quindi è ragionevole pensare che la magistratura voglia fare degli approfondimenti anche con avvisi di garanzia. In fondo – ha proseguito Moretti – stiamo parlando di quelle che sono le ipotesi di reato, quindi non i reati. Noi siamo tranquilli perchè pensiamo di aver fatto le cose giuste nel rispetto delle norme europee, che, non bisogna dimenticarsi, esistono e quindi non si possono tralasciare. Abbiamo verificato anche dopo Viareggio una serie di cose sulle quali gli uffici hanno inviato recentemente i risultati che hanno coinvolto non tanto e solo i nostri uffici tecnici ma soprattutto docenti universitari illustri, che hanno fatto i calcoli. Per fortuna questa cosa può essere dimostrata sulla base di calcoli matematici».
«Queste notizie allargano il cuore. Sapere che la procura sta ottenendo dei risultati e che sta individuando possibili responsabili ci conforta. Certo, Moretti quello che ha detto oggi poteva dirlo anche un anno fa». Lo dice Daniela Rombi, del comitato «Il mondo che vorrei», che raggruppa i familiari delle vittime della strage di Viareggio, commentando l’iscrizione nel registro degli indagati di 18 persone e le parole dell’ad di Fs Mauro Moretti. Daniela ha perso una figlia, Emanuela, 21 anni, morta dopo 42giorni di agonia. «Certe notizie – aggiunge – non possono far star bene, ma ci aiutano. Credo nella giustizia del cielo, ma ho bisogno anche di quella terrena, anche se Emanuela non me la restituirà nessuno. Però qualcosa deve cambiare, perchè non succeda più». «Quello che mi fa rabbia – conclude – è che Moretti abbia aspettato un anno per dire quelle cose. Doveva farlo subito, senza nascondersi. Spero che si sappiano presto i nomi degli indagati».
21 giugno 2010