Standing ovation per Sinner che batte Djokovic e infiamma Torino

Paolo Rossi
Per la prima volta in carriera l’azzurro supera il numero uno del mondo imponendosi al tie break del terzo set. Giovedì la sfida decisiva contro Rune per le semifinali alle Atp Finals
TORINO – Che notte magica. Come quelle di Italia ’90. Con gli stessi cori entusiasti di quegli anni. E dove accade che il re diventa nudo, senza scudo e difesa, davanti ai colpi del giovane che vuole la corona. Jannik Sinner ha deliziato Torino, s’è preso la standing ovation e ha spedito il messaggio forte, fortissimo, a Novak Djokovic: “Scusa tanto amico, non c’era posto più bello per batterti. Grazie a tutti”.
Giovedì sfida decisiva con Rune
Eh sì, il serbo era l’ultimo che mancava alla sua collezione privata di vittorie: ora Jannik può dire di aver battuto tutti i grandi rivali in circolazione oggi. 7-5, 6-7, 7-6 in tre ore e otto minuti. Con questa vittoria però Sinner non incide nella storia la pagina in cui si narra del primo italiano che, vincendo due match alle Atp Finals, conquista la semifinale, cosa mai avvenuta. Perché ha concesso un set di troppo a Djokovic, e dunque dovrà giocarsi tutto domani sera, alle 21, contro il danese Holger Rune come fosse un quarto di finale di un normale torneo.
Il break nel primo set
A ogni modo resta l’impresa. In Italia, poi. Suona un po’ come una favola Disney, con la differenza che è pura realtà e per la felicità di chi potrà raccontare, un giorno nel futuro, di esserci stato e testimoniare di come quel ragazzo dai capelli rossi quella notte lasciò sfogare all’inizio il numero uno del mondo e non si irretì davanti alle sue accelerazioni, le smorzate e gli attacchi a rete per non dare riferimenti, per non dare ritmo al palleggio. Quel ragazzo, Jannik Sinner, mantenne la sua apparente calma olimpica e poi, conscio del ‘carpe diem’, nel primo set colse l’attimo rubando il servizio al serbo che, sul 5-5, conduceva 40-0.
Il tie break decisivo
Poi, quando tutto sembrava congiurare a suo favore, nel secondo set, il serbo rifiutava la sconfitta e, con un sussulto di orgoglio ed esperienza, incassava il tie-break e dunque occorreva un terzo set. Qui Jannik si issava a un 4-2 velleitario, perché il serbo reagiva immediatamente. Quindi, altro tie-break, ma con l’italiano aggressivo.
Sinner al pubblico: “Abbiamo vinto insieme”
Qual è il segreto di una notte così? Che Sinner, nel profondo dell’inverno quando tutto gela e va in letargo, ha confermato che in lui c’è un’estate invincibile. In fondo lo avevano già dimostrato gli ultimi due anni, questo 2023 lo ha fatto esplodere. Comunque vada il futuro prossimo vanno fatti i complimenti a Vagnozzi & Cahill, coach e architetti di un progetto raro: messa a punto con esattezza la mappa, conosciuto la risorsa umana Sinner, ne hanno liberato l’immaginazione. I colpi sfoggiati da questo 22enne, che hanno estasiato e mandato in delirio il Pala Alpitour che ha concluso cantando e intonando cori calcistici. “Abbiamo vinto insieme”, ha detto al pubblico, “è stato come sulle montagne russe”.
Ma non è stato solo questo: Jannik ha regalato, in questa notte magica, l’illusione di far sembrare tutte le cose facili, una delle virtù attraenti di un genio. Mai definizione è più sacrosanta, perché Sinner ha fatto capire che l’essere genio è qualcosa di più complesso del vincere. È il come vincere, la capacità di farlo in un certo modo. Come? Leggendo con il pensiero e anticipando le abilità di Djokovic. Chapeau.?????? 15 NOVEMBRE 2023
Fonte: repubblica.it
Fonte Link Diretto: https://www.repubblica.it/sport/tennis/2023/11/15/news/sinner_batte_djokovic_atp_finals-420391303/?ref=RHLF-BG-I420370014-P13-S1-T1