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G8: DIVENTA META TURISMO, IN MILLE VISITANO LUOGHI SUMMIT

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Berardino Santilli

(ansa.it) L’AQUILA – Sono già un pezzo di storia e un’attrazione per turisti le sale che hanno ospitato le riunioni del G8 e gli alloggi dove hanno dormito i Capi di Stato e di Governo nella scuola della Guardia di finanza dell’Aquila. La caserma ha aperto al pubblico ed è diventata subito luogo di pellegrinaggio. Un migliaio di persone, educatamente in fila, ha atteso per curiosare nell’appartamento di Obama, con palestra superattrezzata, o nella suite di Sarkozy e Carla Bruni.

Qualcuno è arrivato da Roma, Tivoli, Bologna, tantissimi comunque da fuori L’Aquila, e anche qualche straniero per non perdere – oggi o domani – l’occasione di visitare i luoghi allestiti appositamente per i Grandi della Terra. Per entrare adesso non servono accrediti, le aree non sono blindate da stringenti misure di sicurezza. Nessuno viene perquisito. Bastano una carta d’identità e molta pazienza. A fare da ciceroni ci sono i finanzieri e il personale della Protezione civile.

Oggi la fila è durata fino a tardi e gli organizzatori hanno dovuto posticipare di un’ora la chiusura, inizialmente fissata alle 19. I visitatori possono ammirare la ‘Main conference room’ (dove troneggia il Guerriero di Capestrano), sede degli incontri dei Capi di Stato e di Governo del G8, l’Auditorium della scuola che ha ospitato le conferenze stampa, l’Aquila Hall, dove si sono incontrati i Paesi del G5, e due piani dedicati alle mostre. Ma la vera curiosità è entrare negli hotel "Roma" e "Milano", appositamente allestiti, nelle stanze di Barack e Michelle, di Nicolas e Carla, di Medvedev o nel salottino dove Berlusconi ha trascorso i pochi momenti di relax. Palazzine eleganti, ma sobrie e non sfarzose, dove ci sono continui riferimenti all’Abruzzo, soprattutto al Gran Sasso.

Personaggi divenuti improvvisamente familiari, non solo per gli aquilani, grazie al risalto mediatico riservato al G8. In tanti si sono detti incuriositi da quello che hanno visto in tv e, approfittando del sabato, per molti non lavorativo, hanno deciso di trascorrere una giornata di autentico turismo all’Aquila, una sorta di gita museale per un giro lungo quasi due ore. Nell’appartamento di Obama hanno trovato anche un pannello con la foto di Pacentro (L’Aquila), paese della cantante Madonna: una sorpresa (pare gradita) che gli organizzatori avevano voluto riservare al presidente americano. Accanto alla curiosità, si sono alternati anche altri stati d’animo, soprattutto negli aquilani che da tre mesi vivono in tenda. Diversi hanno sottolineato lo sfarzo riservato agli ospiti internazionali, mentre a poche centinaia di metri gli sfollati vivono in condizioni di grave disagio. "L’aver tenuto L’Aquila per tre giorni sotto i riflettori del mondo ha comunque acceso speranze": hanno detto Pasquale Fapi e sua madre Giuseppina Coccia Colaiuda. Le promesse di aiuto fatte da Obama, dalla Merkel, da Medvedev e dagli altri Capi di Stato e di Governo sono ovviamente gradite agli aquilani, per i quali ogni centesimo in più, ogni segnale di attenzione è benvenuto.

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