LUIGI CARRINO: NON MORTIFICHIAMO LA PASSIONE DELLA RICERCA LIBERA
«Abbiamo un numero di ricercatori tra i più bassi, con l’età media più alta e ai primi posti per le pubblicazioni: fanno tutto quello che possono, ma bisogna fare in modo di non mortificare la loro passione». Luigi Carrino, della presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prosegue sul tema della divergenza tra la ricerca libera e vincolata. La mancanza di finanziamenti non permette di perseguire e portare avanti idee che nascono dalle intuizioni e necessitano di lunghi tempi di studio. Per questo motivo il CNR destina parte dei finanziamenti pervenuti da ricerche vincolate a sostegno delle proposte dei giovani ricercatori. Una possibile soluzione per superare questa dicotomia sarebbe l’avvicinamento della società alla ricerca scientifica in modo da sostenere programmi socialmente sensibili nonché riconosciuti dall’intera comunità. «L’etica, la solidarietà, la creatività e la scienza sono temi dimenticati dai singoli, dai gruppi e dalle istituzioni. Sarebbe inoltre necessaria una cabina di regia che riuscisse a superare gli individualismi». Altro aspetto importante per coinvolgere la comunità sarebbe quello di dal voce alle eccellenze, che vi sono nel nostro Paese unitamente a una diffusione delle conoscenze scientifiche per stimolare la partecipazione collettiva. «Il disinteressamento allo studio e alla ricerca diviene normale in un Paese dove vi è il più basso numero di laureati e dove la laurea paga così poco».