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La notte del Festivaletteratura: autori, luoghi, eventi

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E’ l’edizione dei grandi scrittori disseminata in 250 eventi. Ma è anche il Festival delle scritture giovani e dell’omaggio a Ennio Flaiano, con la ricostruzione della biblioteca di studio, e a Fernanda Pivano, con alcune registrazioni inedite festivaletteratura, eventi, cultura

(gazzettadimantova.gelocal.it) MANTOVA. Festivaletteratura ha lanciato la 14ª edizione. La presentazione del programma, in piazza Alberti, è stato affidato al tradizionale happening aperto alla città. Che per tutti assume un po’ i connotati del viaggio. Ogni anno destinazioni e protagonisti cambiano ma la capacità del festival di raccontare il mondo stimolando il confronto culturale resta immutata. Quasi trecento scrittori arriveranno nelle piazze e nei palazzi di Mantova dall’8 al 12 settembre. (Gli scrittori e gli eventi)

La colonna sonora della serata è stato il Quartetto Geygenbaum, che ha proposto i canti tradizionali armeni. L’ensemble di musicisti si è costituito intorno alla Scuola di liuteria Stradivari di Cremona e con questo concerto gli organizzatori desiderano tendere un ideale fil rouge con Charles Aznavour «una delle presenze più attese al prossimo festival, celebre chansonnier e ambasciatore del popolo armeno».

Poi sono stati distribuiti le mappe, ossia i luoghi di Mantova che ospiteranno gli eventi (La mappa), e l’atteso programma con tutte le notizie necessarie per orientarsi in una città invasa da migliaia di lettori (L’opuscolo del festival pdf). Sono tutte le preziose chiavi di accesso per cominciare ad analizzare gli oltre 300 incontri che costituiranno l’ossatura della rassegna.

Un’edizione impegnata su un duplice fronte, come dice Marzia Corraini del comitato organizzatore e come ha ripetuto Luca Nicolini, presidente del comitato organizzatore. Spazio ai big della letteratura e della saggistica mondiale ma, come sempre, anche a voci di prestigio meno conosciute o scoperte prima della consacrazione editoriale. Molti scrittori arrivati a Mantova quasi sconosciuti al grande pubblico sono arrivati al Nobel o alla consacrazione internazionale.

«L’attenzione del festival si è mossa seguendo queste coordinate – conferma Corraini – e il pubblico ormai lo sa bene. Un marchio di fabbrica, se così vogliamo definirlo, che consente ad ognuno di costruirsi percorsi tematici diversi andando alla ricerca anche di autori per così dire di nicchia».

A questo trend si è aggiunta la possibilità di tornare sulle pagine di scrittori del passato o recentemente scomparsi. Ad esempio Ennio Flaiano («di cui il festival ricostruirà la biblioteca di studio») o Fernanda Pivano (per il pubblico saranno disponibili registrazioni inedite). E il festival riserverà grande spazio al progetto ‘Scritture Giovani’ che vedrà protagonisti Dora Albanese, Catrin Dafydd, Stefania Mihalache e Clemens Setz.

E al "cantiere di orientamento" al mondo dell’editoria e delle professioni legate alla scrittura. «Quest’anno – conclude – torneranno anche il portoghese David Machado e il gallese Cynan Jones, che grazie al progetto hanno trovato un editore italiano». 30 luglio 2010  

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