Il Forum delle Nazionalità
Mario Pavone
Il Forum delle Nazionalità nasce dall’impegno comune della LIDU Onlus e dell’ANIMI Onlus per assicurare la massima partecipazione allo sviluppo delle problematiche riguardanti l’immigrazione da parte dei cittadini stranieri residenti in Italia.
Esso costituisce una rilevante iniziativa,nell’ambito della collaborazione avviata dalle Associazioni impegnate nel Progetto,che scaturisce dalla esigenza delle varie Istituzioni presenti sul territorio e dagli stessi immigrati di avviare una proficua collaborazione tra le varie comunità straniere stesse e tra queste e le Istituzioni nazionali e locali,per evitare il fenomeno della ghettizzazione, spesso divenuto causa di chiusura delle comunità degli immigrati rispetto alla società civile ed alle stesse Istituzioni.
L’iniziativa è diretta,altresì, ad assicurare in maniera efficace la più generale tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali in favore degli immigrati in Italia,tema da sempre oggetto dell’azione svolta dalla LIDU Onlus e dalla FIDH.
Va sottolineato come in Italia le condizioni degli immigrati sono complessivamente peggiori che negli altri Paesi europei.
* gli immigrati regolarmente residenti sono scarsamente tutelati nei loro diritti garantiti dalle leggi e dalle convenzioni internazionali ed europee.
* non è assicurata la mobilità sociale degli immigrati, il passaggio cioè da un lavoro dipendente ad un altro o al lavoro autonomo o allo studio,
* ci sono difficoltà per il lavoro autonomo: ostacoli per l·iscrizione agli albi professionali, per l·istituzione di cooperative di lavoratori immigrati.
* l·accesso alla casa non e· consentito in condizioni di parità con gli italiani.
* non esistono forme di valorizzazione e difesa della lingua e cultura d’origine.
* l’associazionismo degli immigrati è discriminato nell·ambito della stessa politica dell’immigrazione.
* non esiste né a livello nazionale ne’ a livello locale una rappresentanza anche consultiva degli immigrati.
* manca una prospettiva di integrazione effettiva di cittadinanza.
*a differenza di altri Paesi europei, non esiste un percorso di accoglienza e di assistenza per i richiedenti asilo politico,i profughi ed i rifugiati.
L’attività svolta sino ad oggi dall’ANIMI in favore della soluzione dei problemi derivanti dalla immigrazione è stata sempre diretta a coinvolgere,sin dagli inizi,i cittadini immigrati della maggior parte delle etnie presenti sul territorio nelle varie decisioni ed iniziative di studio e di ricerca delle vare problematiche inerenti alla presenza ed inserimento sociale degli stranieri in Italia.
Nondimeno appare utile connotare tale impegno con l’istituzione di un apposito Organismo congiunto, Il Forum delle Nazionalità,che si occupi in maniera più diretta dello studio dei vari problemi derivanti dalla presenza di varie comunità etniche sul territorio al fine di evidenziarle alle Istituzioni e così avviare i provvedimenti normativi necessari a livello nazionale e locale per la soluzione dei problemi di volta in volta affrontati.
Le finalità che si prefigge l’iniziativa sono,dunque, le seguenti:
– promuovere l’integrazione di tutti gli immigrati cercando di contribuire ad eliminare le barriere socio culturali con la società civile;
– sviluppare una serie di iniziative di studio e di ricerca sul piano legislativo, seminariale e covegnistico per avviare a soluzione i problemi di integrazione sociale delle varie comunità straniere;
– diffondere la conoscenza dei vari problemi degli immigrati presso le Istituzioni nazionali e locali al fine di individuare le possibili soluzioni ;
– proporsi come centro di incontro e di aggregazione nel nome dell’interesse comune di tutti gli immigrati assolvendo alla funzione sociale di contribuire concretamente all’inserimento socio-culturale degli stranieri residenti in Italia avvalendosi della collaborazione di una serie di figure professionali italiane e straniere altamente qualificate;
– e non solo ….
E’ pevista in tale direzione la partecipazione al Il Forum delle Nazionalità di un rappresentante designato dalla comunità straniera di appartenenza ed un rappresentante nominato dalle rappresentanze diplomatiche e consolari in Italia.
Su queste basi sarà possibile procedere ad una convocazione per sessioni semestrali dell’Organismo al fine di giungere, in maniera non pletorica ma concreta,alla soluzione dei problemi che affliggono la comunità straniera in Italia.