LA NORMA VISTA DALLE ASSOCIAZIONI «IGNARE VECCHIETTE TRATTATE COME TRAFFICANTI DI UOMINI»
(secolo XIX) ROMA. Un grave errore, a cui bisogna rimediare in fretta, perché potrebbe costare l’espulsione a 600.000 badanti, pesanti sanzioni penali alle famiglie e costi enormi allo Stato.
Le associazioni attive nel sociale sono concordi nel bocciare la legge sulla sicurezza, e approvano l’intervento di Carlo Giovanardi.
«Lui almeno guarda alla realtà delle cose», sottolinea il presidente delle Acli, Andrea Olivero, che spiega:
«Con le nuove norme rischiano di finire in galera migliaia di vecchiette, colpevoli di ospitare in casa badanti irregolari. Un reato che la nuove leggepunisce conla reclusione da 3 a 5 anni. Il mio è un paradosso, ma fa capirequantosia sbagliata lanormativa, contro cui le Acli si sono subito espresse». Olivero concorda quindi con la proposta di Giovanardi: «Ha dato prova di pragmatismo, e di coraggio, perché nella sua coalizione tanti la pensano diversamente. La verità è che bisogna intervenire in fretta,perchéconquesteregoletante famiglie sono a rischio di denuncia. Basti pensare a quelle che hanno chiesto di regolarizzare le badanti, e che quindi hanno fornito le proprie generalità alle questure.Di fatto, potrebbero essere subito denunciate per favoreggiamento del reato di immigrazioneclandestina».
Uno scenario tutt’altro che irreale, visto che tantissimi immigrati sono ancora inattesa del permesso di soggiorno,a causa della lentezzanell’applicare il decreto sui flussimigratori.
Le richieste di regolarizzazione sono ferme, e chi le ha inoltrate ne potrebbe pagare il prezzo. «Le pratiche burocratiche non vengono smaltite, e così lo Stato costringe tanti immigrati a rimanere clandestini, loro malgrado», conferma Gianluigi De Palo, presidente delle Acli di Roma.
Una città stracolma di badanti, tutte a rischio di espulsione. Mario Pavone, presidente dell’Associazione nazionale per l’immigrazione, attacca: «Siamo di fronte a un pasticciaccio dalle conseguenze imprevedibili. La legge sulla sicurezza è così errata da punire in egualmisura la famiglia che ospita una badante e i trafficanti di uomini, con pene che arrivano sino ai 15 anni di reclusione.
Nella maggioranza è già iniziato lo scaricabarile: il ministro dell’Interno Maroni sostiene che lebadanti non sono toccate dal provvedimento,ma senza basi giuridiche, mentre Giovanardi si è improvvisamente ridestato, chiedendo una norma che andava inserita nel testo principale.
Nel frattempo, rischiamo la paralisi del sistema giuridico e disagi enormi per centinaia di migliaia di persone».
Serve una sanatoria, quindi, o un’altra soluzione.Olivero, convinto che «il governo non potrà non fare qualcosa», indica una via d’uscita:«Vanno allargate le quoted’ingresso, e in misura consistente.Non è molto, ma permetterebbe comunque di rimediare in parte ai problemi attuali,creati da una legge demagogica».
LUCA DE CAROLIS