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MAFIA, POLITICA E MASSONERIE

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di Riccardo Orioles

Come La Panhard-Levasseur e la Belle Otero, la  "Corda Fratres" (Cuori Fratelli) era in grande auge negli anni della Bella Epoque, quel felice decennio fra l’inizio del secolo e la grande guerra (la prima Ultima Guerra, nonche’ Guerra per la Civilta’, di una lunga serie; ma questo e’ un altro discorso). Cosa stavamo dicendo? Ah, si’. Che cos’e’ la Panhard-Levasseur? Un’automobile di allora, che filava alla ragguardevole velocita’ di quaranta chilometri orari. E la Belle Otero? Una ballerina dell’Opera che -allora non c’erano le veline- si fece nientedimeno che il re del Belgio e ne venne ricompensata con doni degni di lui (allora non c’erano neanche le assunzioni in Rai).
E la "Corda Fratres"? Cos’era la "Corda Fratres"?. Nient’altro che l’associazione giovanile della massoneria. Una specie di Rotary dei giovani, ma molto piu’ integrato nelle logge e molto piu’ militante.
Finì come tutto il resto: Toyota al posto delle Levasseur, le Gregoraci al posto delle Belle Otero e…. un momento. Al posto della "Corda Fratres" c’e’ ancora la "Corda Fratres". Non a Parigi, non a Londra, non a San Pietroburgo. Ma almeno a Barcellona Pozzo di Gotto, giu’ in provincia di Messina.

"Vabbe’ – dici tu – Capirai…". Si’, ma tutto e’ relativo. Per tanta gente, Barcellona puo’ essere piu’ importante di Parigi e di Londra.
Prendi Nitto Santapaola, per esempio. Che gliene frega a Santapaola di Parigi e Londra?  Ma levagli Barcellona e vedi come s’incazza. Ora magari no, visto che e’ in galera. Ma quand’era libero, dove credete che si andasse a nascondere quando gli sbirri, eccezionalmente, venivano a corrergli dietro? A Barcellona. Dov’e’ che ammazzano una trentina di
tizi in pochi anni, senza che nessuno sostanzialmente ci faccia caso? E dov’e’ che di due capi di Ordine Nuovo (il gruppo armato fascista) uno
puo’ finire dentro per traffico d’armi internazionale e l’altro diventa un pezzo grosso, anzi grossissino della politica nazionale? Non a san Pietroburgo, amici miei. Barcellona e’ un paesino importante, almeno
quanto lo era Corleone "Tombstone" negli anni Sessanta. Di Barcellona e’ meglio non parlare. Uno che ci ha provato – il giornalista Beppe Alfano
– l’hanno ammazzato.
E proprio di Beppe Alfano si parlava qualche settimana fa, a Barcellona, il sei gennaio. C’era la commemorazione della sua morte, organizzata dai
familiari, e si parlava (troppo liberamente, secondo alcuni) di mafia e affari. E chi viene a rompere l’anima, a far gazzarra cercando di silenziare gli antimafiosi e quelli che ricordavano Beppe Alfano. Quelli di "Corda Frates": proprio loro.  Ma guarda un po’. Roba estinta da un secolo, piu’ solitaria di un panda, dimenticati da Dio e dagli uomini, da tempo immemorabile ai giardinetti… e improvvisamente si svegliano, e guarda tu in che occasione. Capirete che uno s’incuriosisce, e cerca di capire che sta succedendo a Barcellona.
Le cose che succedono sono due, una grossa e visibile e l’altra meno.
La cosa grossa e’ che a Barcellona, da qualche mese in qua, e’ nato il movimento antimafia. Sara’ grazie alla figlia di Beppe Alfano, sara’ grazie ai compagni come Tindaro e Dario, sara’ che i ragazzi d’oggi sono
piu’ svegli di prima, fatto sta che dalla primavera in questa tranquilla citta’ c’e’ un diavoleto di pubbliche denunce, di incontri, di cortei.
Non che la maggioranza sia antimafiosa (ce ne vuole). Ma insomma, non si sta piu’ in pace come prima.
La cosa piu’ piccola, e che si vede meno, e’ che il comune di Barcellona (inteso come assessori e sindaco: vale a dire, dati gli usi locali, come
parenti dell’onorevole Domenico Nania) vive sospeso a un filo.  Non che lo vogliano mettere in minoranza: qua la paura concreta e’ che da un giorno all’altro arrivino le guardie e sciolgano d’autorita’ il comune
per… non per eccesso d’antimafia, insomma.
Il presidente in pectore della Commissione Antimafia, Beppe Lumia (in pectore nostro, se permettete, poiche’ era stato un buon presidente della Commissione vecchia, senza guardare in faccia nessuno) l’aveva detto chiaramente: una delle prime proposte che fara’ la Commissione, se Prodi vince, sara’ proprio di sciogliere il comune di Barcellona. Poi Prodi vinse, la Commissione antimafia non si fece, alla fine come dio volle si ricordarono di rinnovarla ma non ci ando’ Lumia. Ci ando’ un altro galantuomo, uno di provata esperienza e fede, che pero’ di
sciogliere comuni a Barcellona non aveva mai fatto cenno.
Onde nei bar del paese, nei circoli dei – pochi – politici antimafiosi, in tutti i consigli d’amministrazione legali e non, nelle cosche, negli
uffici, ai giardinetti e in tutti gli altri luoghi logistici della societa’ barcellonese, la grande domanda era: "E ora, che cosa faranno?
Scioglieranno il comune?". Suspence.
Finche’ l’altro giorno – l’altro giorno:  ormai, un paio di settimane fa: ma i grandi eventi storici sono sempre appena ieri – arriva il Gran Capo in persona, il braccio destro di Fini, il Mediatore, Colui che
Organizzo’ il Grande Inciucio con la famosa cena a casa di Letta: insomma, arrivo’ l’onorevole Nania (che la’, al suo paese,  s’e’ limitato a farsi condannare per un intrallazzuccio edilizio, roba da niente: da un geniaccio cosi’ ci saremmo aspettati di meglio. Ma nemo propheta in patria).
L’onorevole scende dall’autoblu’, sale sul palco e comincia a comiziare.
Sciogliere questo comune? Sghignazzata. No, non lo scioglieranno. Lo so da fonte certa. Non glielo permetteremo mai noi di destra. Ma anche nel centrosinistra… – pausa – nel centrosinistra… – sorriso – nel centrosinistra insomma…
Insomma, nel centrosinistra siciliano e non –  par di capire – non tutti sono comunistacci feroci come quel Pio La Torre. Non tutti ammiratori delle toghe rosse, di quei da gran tempo sepolti Falcone e Borsellino.
Non tutti giustizialisti fanatici come quel Lumia.
Troncare, sopire, reverendissimo padre. Sopire, troncare.  Nel pubblico, mentre il Capo parlava, passavano fra i sogghigni questi e altri nomi.
Non che qualcuno si sia permesso di parlarne male: ci mancherebbe.
Pero’. C’e’ un appello della famiglia Alfano, e di numerosi altri antimafiosi, perche’ venga sciolto il comune ecc. Lo trovate sul solito
http://www.ritaatria.it.
Lo scioglieranno? Non lo scioglieranno? E chi lo sa!

riccardoorioles@sanlibero.it

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