DONNE INGLESI PAGATE PER DONAZIONE OVULI
Si attende il via libera dell’Authority governativa per l’embriologia "Il potenziale vantaggio scientifico supera qualsiasi probabile obiezione"
(Repubblica.it) LONDRA – Le donne britanniche, in un prossimo futuro, potrebbero essere pagate per donare i loro ovuli da destinare alla ricerca scientifica. Lo anticipa il quotidiano The Guardian, secondo il quale ciò potrebbe accadere se, mercoledì 21 febbraio, l’HFEA (Human Fertility and Embriology Authority), l’Autorità governativa per la fertilità umana e l’embriologia, varerà – come tutto sembra indicare – un piano in tal senso. Le donne che accetteranno di sottoporsi alla tecnica invasiva di prelievo di ovuli saranno ricompensate con 250 sterline, oltre alle spese di viaggio. Dovranno dimostrare di agire per "scopi altruistici" anche se – si legge – si temono possibili speculazioni.
Il Comitato etico dell’HFEA ha già dato il suo parere positivo, dopo aver analizzato un documento di 64 pagine. "Il potenziale vantaggio scientifico supera di gran lunga qualsiasi probabile obiezione", ha detto una fonte coinvolta nella decisione. La donazione a scopi scientifici potrebbe alimentare la ricerca sulle staminali e le loro applicazioni nella cura di cardiopatie, infertilità, diabete, morbo di Alzheimer e di Parkinson.
Come osserva The Guardian, si tratterà di una decisione destinata a creare polemiche in un settore molto delicato. Attualmente le cliniche del Regno Unito non possono accettare ovuli per la ricerca scientifica, a meno che non siano quelli rimasti inutilizzati in trattamenti contro la sterilità e nella fecondazione in vitro. Ciò ha creato una cronica mancanza di ovuli umani, indispensabili ai ricercatori.
Tuttavia, alcuni ricercatori dell’Università di Padova rilevano che le donne donatrici potrebbero essere esposte ad alcuni rischi, dovuti alla somministrazione dei farmaci che alimentano la produzione di ovuli, e che secondo gli scienziati provocherebbero conseguenze gravi, fra cui la paralisi.
(18 febbraio 2007)