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PIOVE

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Pensavo di aver dormito una notte intera e invece eran solo poche ore.
Fuori è buio pesto, piove, piove a dirotto, con tuoni e lampi che squarciano il cielo… la luce entra all’improvviso dalle piccole finestre senza scuri come un grido.
George Eliot come lettura. Un libro trovato per caso.

Di notte, si vaga col pensiero tra il futuro e il passato… cosa fare della quotidianità della vita che rimane Mr Woods… Non so. Poco forse, dipende che vorrà il destino che io compia… cosa mai ancora mi riserverà. La vita è piena di sorprendenti incontri… improvvisi.
Dal 13 agosto ho con me qualcosa di nuovo con cui convivere.

Ricordo i pensieri di fanciullo, di ragazzo… mi rivedo bimbo di campagna… una vita alla spalle, inconsapevole quasi… e le mie bimbe piccole così dolci, affettuose, buffe… discrete, non piangevano mai… amavano la vita allora come ora da splendide adulte. Uno squartamento, una vivisezione la separazione da loro.
Isolato in questa baita in cima alla montagna sulla Valvona dove la strada finisce, di fronte al Molinatico, come Terzani di fronte all’Himalaya… ah, ah, ah…

Qualcosa presto, molto presto accadrà. Un nuovo ciclo della mia vita si aprirà.
Resto qui in attesa che la sorte decida il mio nuovo percorso. Dopo le migrazioni, le lotte di dignità, per valori calpestati… ; battaglie per l’affermazione del nuovo sull’obsoleto.Per l’alimentazione vegana. Per ripristinare culture vilipese. Per il costituente oppresso dalle carogne feroci del costituito. Tutti servi e ripiegati alle regole di un finto mercato… una bisca per gonzi… gestita dai politici del consociativismo che si spartiscono clientele, affari e privilegi mentre si riproducono vite di scarto.
E sarà un altro ciclo, chissà di che genere, ma pieno, intenso, prima di evaporare.

E’ giorno, continua a piovere. Non forte, ma intensamente. Colazione con frutta e poi qualche fetta di pane cotto nel forno a legna comprato ieri al mercato. Il cielo è plumbeo e mi sa che continuerà così per un po’. Riprendo a leggere Eliot: la guerra dei contadini alla ferrovia che distruggeva le campagne inglesi. Così ieri, come oggi la Tav in Val Susa: “ho visto accadere tante cose da quando ero giovane -la guerra e poi la pace, la costruzione dei canali, il vecchio re Giorgio e il reggente… – e non è cambiato niente per il povero diavolo… i tempi sono diventati più duri per lui , da quando ero giovane. E così sarà la ferrovia . Lasceranno soltanto più indietro il povero diavolo… E’ il mondo dei pezzi grossi questo…”.

La natura ti sorprende sempre. Arriva il vento, le nubi corrono, il cielo si schiarisce, la pioggia diminuisce di intensità. Cessa… poi riprende leggera a cadere sui tetti. La valle torna a mostrarsi nel suo verde bruno dalle finestre, mentre le vette dei monti rimangono del correr di nubi velate. (Parma, 15/10/2012)

 

Luigi Boschi

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