Entusiasmo a Parma per Wayne Marshall
(parmaok.it) PARMA, 6 DICEMBRE – Si respirava un’atmosfera diversa dal solito, ieri sera all’auditorium Paganini.
Proporre a Parma un programma tutto di musiche di Gershwin poteva avere due effetti: il primo, quello di essere snobbato o di essere "sottoconsiderato" dai tradizionalisti, il secondo, quello di avvicinare un nuovo pubblico, anche di giovani, che in questo modo si riesce a catturare e a portare ai concerti.
L’auditorium Paganini, ieri sera era esaurito, quindi la proposta di "Nuove Atmosfere", stagione sinfonica della Filarmonica Toscanini, ha attecchito.
Il programma prevedeva, l’Ouverture dal musical Girl Crazy, il famosissimo Concerto per pianoforte e orchestra in Fa maggiore e, dopo l’intervallo, l’Ouverture dal musical Strike up the Band e la Suite Sinfonica dall’opera Porgy & Bess, il maggiore capolavoro della musica operistica americana
Come poteva non essere entusiasmante un concerto che vedeva sul podio ed al pianoforte il vulcanico Wayne Marshall, uno dei maggiori specialisti del repertorio americano, un repertorio che in Italia viene poco eseguito in questa forma.
Vi sono molti ancora che considerano la musica di Gershwin musica di secondo piano ma se si ascoltano attentamente le soluzioni armonico-ritmiche e le suadenti melodie che il compositore ha adottato nelle sue celebri pagine le sue quotazioni salgono vertiginosamente.
La Filarmonica Toscanini, rimpinguata negli "ottoni", nelle percussioni, negli strumentini e nelle ance ieri sera suonava diversamente.
Marshall è un musicista prima che direttore: uno che sente profondamente quello che sta dirigendo e il suo modo di dirigere che per alcuni potrebbe essere troppo rigido, è efficace per trasferire agli orchestrali quel senso del "sincopato" che è tipico di questo repertorio e che qualche orchestra di casa nostra fatica a interiorizzare ed eseguire.
Probabilmente, soprattutto negli strumentisti a fiato, ance ed ottoni in primis, il "sincopato" fa parte anche di una loro peculiarità e questi strumentisti si sono divertiti molto ieri sera a suonare questa musica lontana anni luce da Verdi, Puccini e Beethoven, ma che ha la caratteristica di essere musica "gioiosa".
Il concerto in Fa, per pianoforte ed orchestra, ha confermato anche le doti straordinarie di Marshall come pianista.
Il finale poi con l’esecuzione della suite sinfonica tratta da "Porgy and Bess" ha scatenato l’entusiasmo dei presenti che hanno ripetutamente chiamato alla ribalta Marshall.
Un concerto che conferma la duttilità della Filarmonica, chiamata quest’anno a prove continue e con repertori molto inconsueti a confermarsi un’ orchestra " da rispettare".
(Francesco Germini) 6/12/08