Parma, Teatro due: LEZIONI DI FISICA
LEZIONI DI FISICA
da un’idea di Roberto Abbati e Gigi Dall’Aglio
dal 10 al 22 gennaio 2023
IL TEMPO NON ESISTE
con Valeria Angelozzi, Davide Gagliardini, Elisabetta Mazzullo, Luca Nucera, Arianna Primavera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen
SE LO SPAZIO FOSSE UN’IDEA…
con Valeria Angelozzi, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen
dal 27 gennaio all’8 febbraio 2023
luci Luca Bronzo
assistente alla regia Davide Gagliardini
produzione Fondazione Teatro Due
regia Roberto Abbati
La matematica e la fisica non sono materie aride e poco creative, fumose e astratte come la maggioranza delle persone spesso le rappresenta. A dimostrare la veridicità di questa affermazione ci pensa un progetto teatrale inedito, ideato da Gigi Dall’Aglio e da Roberto Abbati già prima della pandemia e ora giunto sulla scena. Lezioni di Fisica è uno spettacolo diviso in due “sessioni” che andranno in scena in prima nazionale a Teatro Due dirette da Roberto Abbati.
La prima lezione dedicata al Tempo dal titolo IL TEMPO NON ESISTE con Valeria Angelozzi, Davide Gagliardini, Elisabetta Mazzullo, Luca Nucera, Arianna Primavera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen sarà in scena dal 10 al 22 gennaio 2023, la seconda dedicata allo Spazio SE LO SPAZIO FOSSE UN’IDEA…con Valeria Angelozzi, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen debutterà il 27 gennaio con repliche fino all’8 febbraio 2023.
L’intento di questa opera, a cavallo tra scienza e poesia, è proprio quello di abbattere il presunto confine fra queste manifestazioni del pensiero umano, riuscendo a dischiudere la sintetica bellezza di una formula per mostrarne la meravigliosa intuizione che ad essa sottende e poi donarla al pubblico al pari di un’affermazione filosofica o di un verso poetico, su un doppio binario meta-teatrale che favorisce il massimo coinvolgimento nella fruizione.
Lezioni di Fisica si pone l’ambizioso obiettivo di proseguire ed ampliare la missione divulgativa messa in campo da alcuni fisici verso nuovi orizzonti drammaturgici, offrendo uno sguardo teatrale sul mondo della fisica. Questo esperimento scenico ben pondera il bilanciamento tra grandi temi della materia – l’ordine del tempo, la realtà fluttuante e indeterminata, i buchi neri – e le esplorazioni teatrali che ad essi si legano. È questo il passaggio che permette di disvelare l’unica sorgente vitale a cui attingono sia le leggi della fisica, sia i testi della letteratura.
Lungi dall’intento didattico, l’operazione teatrale non punta a colmare il buio dei grandi interrogativi su cui gli scienziati dibattono tutt’oggi, quanto piuttosto a suscitare curiosità nello spettatore ribaltando vecchi luoghi comuni, con sorprese, paradossi e assoluta plausibilità scientifica.
“Il teatro è un’emozione che sorprende e pertanto fa riflettere attraverso un linguaggio comune, fa rivivere il rapporto delle due parti di cui si compone, cioè il pubblico e il palcoscenico” – scrissero Gigi Dall’Aglio e Roberto Abbati in fase di elaborazione del progetto. “Quindi non restate sopresi dall’uso sfacciato che questo spettacolo può fare di principi sottili e rigorosi. L’efficacia non sempre passa attraverso la didattica, ma spesso la curiosità passa attraverso l’efficacia”.
Informazioni e biglietteria: [email protected] – tel: 0521.230242 – www.teatrodue.org