Home Dossier Parmamusica GIAN PAOLO MINARDI A IMPARIAMO IL CONCERTO: Il musicologo presenterà...

GIAN PAOLO MINARDI A IMPARIAMO IL CONCERTO: Il musicologo presenterà mercoledì 5 dicembre ore 18 la sesta sinfonia alla Sala Päer del CPM Toscanini

147
8

Gian Paolo Minardi, una delle presenze più autorevoli e apprezzate di Impariamo il Concerto, sarà il prossimo relatore della serie di conferenze e prove aperte al pubblico attraverso le quali la Fondazione Toscanini presenta al suo pubblico e agli appassionati i brani che costituiscono la programmazione di Nuove Atmosfere. L’appuntamento di questa settimana è per mercoledì 5 dicembre alle ore 18 nella Sala Conferenze Päer del CPM Toscanini.

L’ingresso avverrà attraverso la reception e biglietteria della Fondazione Toscanini di Viale Barilla 27/A, sempre all’interno del Parco Eridania e a pochi metri dall’Auditorium. Come sempre, la conferenza sarà preceduta dalla possibilità di poter assistere all’anteprima del concerto (apartire dalle 15 all’Auditorium Paganini, ingresso dall’entrata principale) tenuta dalla Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Stefan Anton Reck.

I biglietti – al prezzo simbolico di 1 euro – sono in vendita presso la biglietteria della Fondazione Toscanini, situata presso il CPM Toscanini, Viale Barilla 27/A. informazioni al numero 0521/391339 o scrivendo a [email protected]fondazionetoscanini.it.

La Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler, è conosciuta comunemente con il titolo di Tragica, fu composta fra il 1903 ed il 1904 e rivista nel 1906. È anche l’unica sinfonia mahleriana a terminare con un movimento in tonalità minore (tutte le altre sinfonie, anche le più drammatiche, presentano un finale “positivo”, come la Prima o la Quinta, o quanto meno sereno, come le tre sinfonie del Wunderhorn o la Nona). Di carattere monumentale (dura circa 80 minuti e la Filarmonica Toscanini arriverà a contare 110 elementi) è un’opera segnata da una profetica sensazione di lutti imminenti. Sul suo Finale, una delle costruzioni sinfoniche più imponenti e impenetrabili di Mahler, ha scritto Bruno Walter: «La tensione crescente e i culmini dell’ultimo movimento somigliano, nella loro potenza sinistra, alle onde colossali di un mare che travolgerà e distruggerà l’imbarcazione; l’opera si chiude nella disperazione e nella buia notte dell’animo››.

Gian Paolo Minardi è nato e ha compiuto i suoi studi a Parma, dove ha insegnato quale professore associato di “ Storia della musica moderna” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Oltre a numerosi articoli su riviste italiane e straniere e ad alcune collaborazioni alla stesura di enciclopedie musicali, ha pubblicato volumi quali La stellina di Barilli. Ildebrando Pizzetti, la giovinezza. Studi e letture di musica, dal barocco al novecento. Quattro saggi sul novecento musicale italiano. I Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart. La musica da camera di Schubert. Svolge attività critica presso alcune riviste tra cui Amadeus, Opéra International, Classic VOICE. Dal 1973 è critico musicale della Gazzetta di Parma. È stato consulente artistico di alcune iniziative musicali, tra cui il Festival Mozart di Salsomaggiore ed ha fatto parte della giuria di alcuni Concorsi pianistici internazionali.

Previous articleQuello che mangiamo può farci tanto male da ucciderci
Next articleNuovi casi di Legionella a Parma e il declino dell’Ospedale Maggiore