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La querela di Sergio Pellegrini contro Luigi Boschi

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Querela contro Luigi Boschi e richiesta di sequestro di questo giornale on line

ILLMO PROCURATORE DELLA REPUPPLICA

PRESSO lL TRIBUNALE DI PARMA

DENUNCIA-QUERELA

Io Sottoscritto SERGIO PELLEGRINI, nato il 25/10/1967 a Parma e ivi residente in via Barilli (C.F.PLLSRG67R25G337Y), attuale Presidente e Direttore artistico dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma S.r.l. in liquidazione, dal 2006 sono vittima della condotta illecita posta in essere dal Sig. Luigi Boschi integrata da “atti persecutori”, e ancor prima diffamatori.

Più specificamente sono da anni destinatario di continui scritti denigratori pubblicati via web, quindi liberamente accessibili e consultabili da chiunque, a firma del Sìg. Luigi Boschi (All.1).

Infatti. quasi ogni giorno da sei anni, il Boschi pubblica sul proprio sito internet (luigiboschi.it), su vari blog e riviste on line, frasi atte ad offendere e a ledere la mia reputazione e il mio onore, nonché a limitare la mia capacità di autodeterminazione costringendomi, non soltanto a tollerare il comportamento illecito da questi posto in essere, ma anche e soprattutto a condizionare le mie scelte di vita e di lavoro al fine di limitare le conseguenze lesive della condotta molesta del Boschi.

Con queste premesse. e solo a titolo esemplificativo, riporto alcuni stralci degli scritti del Boschi, accessibili da chiunque mediante strumento informatico:

-“dal 1999 compare in scena, grazie all’intuito del talent scout Rubiconi, direttore dei Teatro Regio, il nostro Professor Pellegrini. La sua invenzione è di costituire associazioni onlus (lo più nota è Opera Ensembie, ma se ne possono citare altre: Terre Verdiane, Estremo Oriente e Occidente) attraverso cui reperire fondi pubblici per autoremunerarsi, gestire in modo personale il fatturato (in gergo mi pare si chiami elusione fiscale) e dare una parvenza organizzativa alla fantomatica orchestra a chiamata del Teatro Regio. Ed ecco, 10 anni dopo, il nostro clarinettista “tosto” che ottiene una pagina intera di giornale il giorno stesso del concerto. A Milano avrebbe avuto forse lo spazio di un necrologio.

Ma qui in provincia, il richiamo bisogna farlo (…) per gli iscritti , sempre! (…) L’Amministratore della società che più volte , in qualità di consigliere provinciale (conflitto di interessi?) reclamava fondi pubblici per il Regio.

E sì, perché come fa a campare se non arrivano i finanziamenti? Caro Pellegrini la sua affermazione “il complesso non ha mai ricevuto finanziamenti diretti di denaro pubblico” è quanto mai infelice, lei di finanziamenti pubblici ne riceve da sempre. eccome. e ci specula pure, ovviamente via Regio che firma il borderau (…). Senza il Regio lei andrebbe a suonare il clarinetto sotto i portici! Vi immaginate il Teatro della Scala che appalta ad una associazione non profit o a una srl la propria orchestra come se fosse il servizio di pulizie? Beh. qui a Parma si può (pubblicata in data 23 ottobre 2009. “Love Story infinita tra Gazzetta di Parma e orchestra teatro Regio” in Articoli opinioni interviste inchieste Parmamusica Pilotta Skenet: luigiboschi.it).

-” Certo Maghenzani (ex radio popolare) con l’amico Sergio Pellegrini (tradizioni storiche PC e Rindazione) preferiscono l’Orchestra a chiamata, senza concorsi. bilanci sommari e un uso disinvolto del marchio concesso , non si sa a quale titolo, prima alle loro associazioni, ora alla srl. Come lei sa Maghenzani, c’erano le condizioni per dar vita a Parma a un Ente Lirico unendo la Fondazione Toscanini con la sede del Teatro Regio. Ma lei e il suo amico come avreste campato fino a questi anni? (pubblicato il 25 marzo 2009, “i Norcini verdiani”, in articoli, opinioni interviste inchieste Parmamusica Pilotta Skenet: luigiboschi.it).

Il prof. Pellegrini (…) che per passione e conoscenza musicale risulta licenziato con la minima sufficienza al Conservatorio di Parma in clarinetto, e possiamo dire , senza troppoi successi come strumentista, per non essere tranchant(…), (pubblicato in data 15 dicembre 2006, Pellegrini musicali”, in luigiboschi.it).

-“Le polemiche sulla OTR di Pellegrini e Maghenzani a cui è stato diffidato l’uso del nome “Orchestra del Teatro Regio” e richiesto il rilascio del locale in uso. sono ormai destinate a divenire poca cosa rispetto all’energica rotta impressa dalla nuova governance che non può certo accettare o soggiacere alle pratiche gestionali e artistiche dei Pellegrini father adottate in questi anni, né prestare il fianco a polemiche strumentali che nulla hanno a che vedere con il bene del Teatro. A testimonianza del taglio di qualità che si vuol dare alla nuova ensemble, organizzata secondo il CCNL e non con il caporalato musicale, al progetto per la selezione e formazione ha dato la propria disponibilità a collaborare con il direttore artistico Paolo Arcà il noto violoncellista di Parma Enrico Bronzi. Non solo, ma compatibilmente con i suoi impegni già assunti, si è dichiarato disponibile a esserne parte” (pubblicato in data 31 ottobre 2012. “Le novità del Festival Verdi di Parma è stata l’arrivo di Carlo Fontana e Paolo Arcà al Regio “, in luigiboschi.it).

(…)La scelta di campo da parte della nuova governance è stata fatta e non saranno certo le offese e le urla a cambiare le scelte del nuovo corso: una collaborazione strutturata con la Toscanini, orchestra ICO, e la costituzione di una propria nuova orchestra di eccellenze musicali (in collaborazione con il conservatorio Boito e la Fondazione Toscanini) attraverso l’ingaggio di prime parti di chiara fama (come Enrico Bronzi), la selezione dei musicisti attraverso audizioni con bando pubblico, le remunerazioni secondo il CCNL e non con il caporalato musicale applicato da Maghenzani e Pellegrini. Senza entrare nel merito musicale, non si poteva continuare su quella linea di irregolarità portate a sistema. Sarebbe come sostenere il pomodoro raccolto a Rosarno con il caporalato della ‘Ndrangheta.
L’accanimento contro la nuova gestione del teatro (insediata solo dal 1 ottobre2012) da parte dei Pellegriner Fathers è quanto di più anacronistico, visto che il credito è maturato con la precedente gestione. E sul credito vantato forse sarebbe bene d’ora in poi si rivolgessero a Equitalia che ha provveduto a intimare la rivendiocazione di una parte (circa 100.000 euro) per cartelle non pagate relative a contributi e imposte. Mentre sul nome “Orchestra del Teatro Regio srl” adottato nella ragione sociale non vi è documento che ne consenta l’utilizzo. L’urlo di Maghenzani nel rivendicarne il diritto, non legittima la proprietà. Rimane un urlo di rabbia per la perdita del privilegio. Con la nomina di Fontana e Arcà e la preziosa opera di Ferrari (delegato del Sindaco) si è costituita la nuova governance del teatro. Prima ancora degli aspetti artistici c’era da sistemare l’aspetto amministrativo, finanziario, organizzativo, statutario (…) di legalità. Insomma prima di correre devi preparare la macchina in tutte le sue componenti. E se la compagine orchestrale di Pellegrini e Maghenzani si basava sulla connivenza politica e di alcuni dominus di centri di potere, ora la sagra dell’usurpazione” èfinita! Non c’è più spazio per I proci nei meandri del Regio. Visto che non è certo l’amore per il teatro e la musica a contraddistinguere certi nostri Neanderthal parmigiani. Quali do ut des si celano dietro queste insostenibili posizioni! (pubblicato il 19 novembre 2012, “Teatro regio orgoglio parmigiano”, in luigiboschi.it).

-(…) il Regio lo avete saccheggiato, impoverito, derubato: il capitale della Fondazione a -2 milioni di euro, oltre 11 milioni di euro l’indebitamento, 6 milioni di euro circa il disavanzo, avete patrimonializzato per contenere le perdite I costi di produzione (tutto rilevabile dai verbali del CDA), avete consentuito la devastazione culturale con un sovrintendente strapagato 336.000 euro anno, stipulando con lui pure un contratto con la sua società di servizi Promozione Arte SaS (disdetto separatamente ma contestualmente da Ciclosi alla stessa data 30/06/2012 – del mandato di Meli), avete lasciato il nome del Regio nelle mani di Pellegrini e Maghenzani, una orchestra privata a chiamata attraverso una illecita Convenzione.
Questo è quel che rimane di “Parma capitale della Musica” praticamente una Fondazione fallita. Se questo è il Teatro, questa è la città.
Lei ha fatto parte indirettamente di un CDA che dovrebbe essere arrestato. Ma sappiamo che cosa è da sempre la Procura di Parma! La città è stata distrutta da questa mafia massonica di cui FBM è parte insieme ad altre organizzazioni locali. Se non erro lei è subentrato alla presidenza della Fondazione proprio per l’”acuta gestione” di Banca Monte, praticamente fallita, svenduta poi a Banca Intesa. (Vedi Articolo). Perché questi nobilissimi incappucciati con la lupara bianca non hanno mai dato le dimissioni ai tempi di Vignali e Ubaldi durante la realizzazione dei disastri? Nessuno si è mai dimesso. Erano tutti d’accordo con quel piano criminale sulla città.
Improvvisamente questo rigurgito di falso ruolo. Perbenismo da escort. Prima Zanlari (eterno presidente CCIAA-PR), l’uomo per tutti I gusti privo di ogni autonomia. Ora lei fa uscire l’editore (un concetto azzardato!) Gaiti dal Regio come rappresentante di FBM. Buffo pensare al Regio rappresentato da Yoghy e BUBU!! Le risorse delle fondazioni e della CCIAA non sono del vostro circolo privato, sono parte del bene comune collettivo che voi della cricca state saccheggiando. Ora può solo esplodere un fronte popolare di liberazione di Parma dal contrololo mafioso massonico. Lo ha detto anche Monti che siamo in guerra. Bene, allora, sia autunno di demarcazione netta: è finito il tempo del consociativismo. La Gomorra parmigiana con nomi e cognomi la conosciamo tutti. Con le prossime elezioni saranno sterminati. Ogni contatto con loro determinerà un contagio virale mortale. E se questo non avviene vuol dire che la città è morta, come è morto il Regio, drogato di spettacolo senza alcun ritorno culturale abitato da zombi e ipocriti, gestito da proci. Si è alimentato solo il fetore viscerale della cupoletta con le sue metastasi: lo squallore parmigiano che vive sulla politica delle convienienze senza verità (pubblicato in data 31 agosto 2012 in “Roberto Delsignore: Regio Amen!… Ma la città si ribella”: in luigiboschi.it).

-“Ma quel che mi preme dire ai lettori dei miei articolo, è che le mie riflessioni sul blog a proposito della gestione del Teatro Parmigiano, per ora cesseranno, come mi sembra giusto sia. Non interverrò più neppure sulla ormai nauseante vicenda dell’OTR di Pellegrini e Maghenzani falsata da una stampa che non ha voluto dire la verità e si è prestata a mistificazioni, contribuendo al formarsi di opinioni su informazioni non vere. L’OTR srl , è bene rimarcarlo, non è mai stata l’Orchestra del Teatro Regio come si è cercato invece di far passare e l’omonimia dei nomi ha contribuito non poco all’ambiguità dell’immaginario popolare (…). Insomma , saranno altri ora ad occuparsi della critica sulla gestione del Regio di Fontana e Arcà. Il mio ruolo è terminato. L’obiettivo raggiunto”. (pubblicato il 31 ottobre 2012, in La novità del festival Verdi 2012 di Parma è stata l’arrivo di Carlo Fontana e Paolo Arcà al Regio: luigiboschi.it).
Come già anticipato le citate frasi infamanti e denigratorie e dunque diffamatorie occupano il sito intenet del Boschi e altre riviste onlinea far data dal 2006. Gli ultimi scritti del Boschi, oggetto della condotta illecita posta in essere nei miei confronti, sono datate 19/11/2012.

A causa di quanto sopra sono stato costretto a cambiare i locali che abitualmente frequentavo e ho rinunciato a partecipare ad eventi musicali e non, per non rischiare di venire in contatto con eventuali lettori del Boschi che, ignari del merito delle questioni, avrebbero potuto farmi diventare il facile capo espiatorio di populistiche e ingiuste accuse.
Si sottolinea, tra l’altro che la condotta dell’Agente mi ha provocato e continua a provocarmi uno stato di ansia tale da alterare la mia vita quotidiana pregiudicandomi il sereno svolgimento.
Ne è prova la circostanza seguente: giorno e notte mi trovo costretto a collegarmi in Internet per controllare e monitorare le condotte del Boschi e costantemente sono obbligato a subire frasi denigratorie rivolte da quest’ultimo nei miei confronti. Tali scritti hanno ingenerato nei lettori del blog del Boschi antipatia e, in alcuni casi, addirittura rabbia nei miei confronti. Di tale circostanza fornisco prova documentale (All.2).

L’ingiusta rabbia pubblica suscitata dal Boschi nei miei confronti continua a diffondersi su internet ed acquisire ogni giorno “ignari sostenitori”.

E ancora: a causa dell’agire del Boschi Ho mutato carattere diventando estremamente ansioso e anche irascibile. Irascibilità che mi trovo mio malgrado a far ricadere su amici e familiari, sfogando proprio con loro il mio malessere. Tutto ciò ha compromesso la mia vita di relazioni mettendo così in crisi I miei più importanti rapporti affettivi, sia professionali.
Lo stato di ansietà e di irascibilità determinato dall’agire del Boschi è stato con tutta probabilità aggravato dalla decisione di non confrontarmi con I lettori del blog motivata dal timore che una simile reazione avrebbe potuto agevolare “il piano” o meglio il “disegno criminoso” dell’Agente. Tuttavia, questa scelta, sia pur comprensibile, mi ha impedito di limitare gli effetti dannosi dell’agire del Boschi. Infatti il protrarsi della pubblicazionedi sempre nuovi scritti, mai smentiti, a cura dell’Agente fomenta la rabbia che un numero sempre maggiore di Parmigiani esprime nei miei confronti.
E’ poi ancora più grave che tra i soggetti influenzati dagli scritti del Boschi vi sia anche il Maestro Carlo Fontana, nuovo amministratore esecutivo del Regio. La prova evidente di tali condizionamenti è, ad esempio, la circostanza che il Maestro decise di “licenziare” l’Orchestra del Teatro Regio srl in liquidazione da me diretta e presieduta proprio dopo aver affermato in una intervista televisiva trasmessa da TV Parma di “avere seguito il blog di Boschi cosa succedeva a Parma”. La decisione è risultata del tutto inaspettata dal momento che la Convenzione che lega la citata Orchestra al Teatro Regio era stata rinnovata nel gennaio scorso dal Commissario Mario Ciclosi e fissando il 2015 come termine di scadenza.
Preciso inoltre che il Fontana, oltre a decidere di non far più lavorare l’Orchestra del teatro Regio srl in liquidazione, nonostante la Convenzione, ha anche disposto, per il tramite del legale della Fondazione, di far sgomberare l’ufficio che era stato assegnato a norma della predetta Convenzione alle più volte citata Orchestra. Puntualizzo poi che la Fondazione del Teatro Regio ha un debito nei confronti dell’Orchestra da me diretta e presieduta (corrispondente al compenso per la trascorsa stagione artistica) di 542.000, 00 euro; importo questo che ha causato la messa in liquidazione della società.
All’annunciata decisione del Fontana di “mandare a casa” l’Orchestra del Teatro Regio di Parma srl in liquidazione hanno fatto seguito le seguenti parole del Boschi nel suo blog: “insomma, saranno altri ora ad occuparsi della critica sulla gestione del Regio di Fontana e Arcà. Il mio ruolo è terminato. L’obiettivo ragginto”. (in “La novità del Festival Verdi 2012 di Parma è stata l’arrivo di Carlo Fontana e Paolo Arcà al Regio”. In luigiboschi.it)

Queste parole sono state scritte dal Boschi in data 31/10/2012. L’intervista

del Fontana e stata invece rilasciata il 12/10/2012 ed è consultabile da

chiunque utilizzando il seguente link:

http://www.tvparma.it/index.html?parent=4557.

Il predetto accadimento non può che aumentare il mio stato di angoscia,

malessere e irascibilita.

A supporto della qualificazione giuridica dei fatti che ovviamente è demandata alla valutazione della S.V. IlLma. preciso quanto segue:

l) REATO DI DIFFAMAZÌONE A MEZZO INTERNET

La sopra descritta condotta posta in essere dal Boschi ai miei danni integrerebbe il reato di diffamazione a mezzo Internet, annoverato nella speciale fattispecie dei delitti di diffamazione commessi “col mezzo dellastampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità ” (art. 595, comma 3, c.p.).

Infatti, la predetta fattispecie delittuosa, prevista e punita dall’ art. 595,

comma 3 c.p., con cui il Legislatore ha inteso tutelare i beni giuridici dell’onore e della reputazione, viene integrata. nel suo elemento oggettivo, dalla comunicazione. anche a mezzo Internet, di scritti a contenuto denigratorio consultabili da una pluralità di destinatari- utenti-lettori.

Perché si possa ritenere configurato l’elemento soggettivo del reato di diffamazione a mezzo Internet è invece necessario fornire la prova della volontà libera e cosciente dell’Agente di propagare notizie e commenti atti a ledere la reputazione della persona offesa. Nel caso in esame non si può dubitare della volontà libera e cosciente del Boschi il quale infatti dichiara

espressamente di voler fare conoscere al pubblico il mio agire alludendo a condotte che, oltre a non essere veritiere, esprimono una evidente portata denigratoria e “calunniosa”‘ (V., in particolare. scritti del 31/12/2012: “La novità del festival Verdi 2012 di Parma è stata l’arrivo di Carlo Fontana: e Paolo Arcà al Regio e del 31/08/2012: “Roberto dei Signore: Regio amen!…ma la città si ribella.)
Il Boschi e perciò ben consapevole di diffamarmi. La diffamazione rappresenta. tra l’altro, il risultato, nonché il fine, del “disegno criminoso” del Boschi, da lui mascherato sotto le mentite

spoglie della “missione” di denuncia sociale e politica di informazione;

artifizio questo che lo accredita falsamente tra i suoi lettori che vengono perciò con facilità tratti in inganno circa i fatti narrati.

La diffamazione oltre ad attirare la rabbia collettiva dei Pannigiani contro di me, ha anche causato il “licenziamento” dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma Srl. in Liquidazione di cui sono Presidente. nonché Direttore Artistico. Una simile decisione è stata infatti presa dal nuovo amministratore esecutivo del Regio. Maestro Carlo Fontana. il quale ha pubblicamente

affermato, lo si ripete, di “aver seguito attraverso il blog di Boschi cosa succedeva a Parma”

2) Atti Persecutori: Stalking” – Cyberstalking”

La condotta illecita posta in essere dal Boschi, non andrebbe a costituire soltanto il delitto previsto e punito dall’art. 595, comma 3. c.p., bensì configurerebbe anche l’uiteriore e più grave reato di atti persecutori di cui all’art. 612 bis. c.p., c.d. stalking o più propriamente. nel caso di specie,

cyberstalking.

L’art. 612 bis c.p._. rubricato “Atti persecutori”, introduce infatti nellbrdinantento italiano il c.d. reato di “stalking”, fattispecie diretta a punire chi, con condotte reiterate, minaccia o molesta un’altra persona cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia o paura. ovvero irtgenera

nella persona offesa un fondato timore per l’incolumità propria o di un

congiunto, ovvero costringe la stessa ad alterare le proprie abitudini di vita.

L’elemento oggettivo del reato in esame si può perciò considerare verificato

quando le minacce o le molestie producono uno dei tre eventi,

alternativamente previsti dalla fattispecie punitiva:

I) “cagionare un perdurare e grave stato di ansia o di paura;

2) ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva;

3) costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

E ancora. quando la tipizzata condotta del delitto c.d. di sraiking si realizza tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie (Internet. posta elettronica. Chat, sms e messaggistica istantanea. ecc.), il fenomeno prende il nome di “cyberstalking” caratterizzandosi per l’assenza di contatto ‘fisico’ con la vittima, pur sussisrendo la reiterazione di condotte minacciose o moleste.

Non è raro, peraltro, che il cyberstalkng si dimostri ben più invasivo e dannoso dello stalking tradizionale per il fatto che l’interazione persecutore-vittima si sposta dal piano privato a quello pubblico, creando effetti di maggiore lesività nel soggetto perseguitato in ragione della più ampia e

incontrollata diffusione delle informazioni/comunicazioni/opinioni lesive

garantita dalle tecnologie informatiche.

Benché non sia espressamente previsto il reato di “atti persecutori per via

telematica”. dal punto di vista sanzionatorio la giurisprudenza ha colmato il vuoto normativo riconducendo il fenomeno nell’ambito della fattispecie delittuosa prevista e punita dall’art. 612 bis c.p. (V., per tutte, €115.51, n.32404/2010, in Riv. pera, 2010, I2, p. 1260,‘ Cass. Pen. 2011, 3, p. 967,con nota di Minella; Foro.it, 2012, 3, II, p. I 58; Dir. e giust., 2010, con nota di Natalini; Cass., n. 25488/2011; Cass, n. 13878/2012).

Nel caso di specie, ii delitto di cui aIl’art. 612 bis. c.p., è stato integrato dalla condotta molesta del Boschi la quale mi ha ingenerato un perdurante stato di ansia. In particolare. la condotta dell’Agcnte è qualificabile come “molesta” considerato che la stessa, proprio in virtù del suo carattere “petulante”, invasivo e denigratorio, ha già interferito nella mia vita privata e di

relazione. Oltre a gravi interferenze nella mia esistenza la illecita e reiterata condotta dell’Agente mi ha determinato una permanente condizione psicologica di agitazione, ansia, malessere e sofferenza. Questi danni, coincidenti con l’ingiusta rabbia pubblica sollevata dal Boschi nei miei confronti e con la conseguente decisione presa dal Maestro Carlo Fontana di “mandarmi a casa, licenziandomi dal Regio”, sono poi stati ulteriormente aggravati dalle ripercussioni di detta diffusa e pubblica ostilità sulta mia vita privata. Si comprende allora perché, colpito da grande malessere e agitazione causati dall’illecito subito, ho sfogato in plurime occasioni la mia sofferenza, trasformandola in rabbia, contro malcapitati parenti. amici e collaboratori, divenuti immeritatamente e occasionalmente destinatari di tali reazioni. Di qui la conseguente ed inevitabile ripercussione sui miei rapporti

affettivo/professionali.

Tali situazioni e/o circostanze, qualora la SV. lll.ma lo riterrà opportuno, potranno essere puntualmente provate.

3) VIOLENZA PRIVATA

Ulteriore reato integrato dalla condotta del Boschi sarebbe la violenza

privata.

Il delitto di violenza privata, previsto e punito dall’art. 610 c.p. Prevede, al primo comma, che: “chiunque, con violenza o minaccia costringe altri a fare, tollerare od omtettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a 4 anni”.

Si tratta dì un delitto previsto. come ha chiarito la Suprema Corte- a tutela del bene giuridico della libertà psichica dell’individuo nella sua volontaria esplicazione (V.,per tutte, Cass, n. 7649/1984).

Quanto invece alla violenza richiesta, in alternativa alla minaccia, ai fini della configurabilità dell’elemento oggettivo del reato di violenza privata, I giudici della legittimità hanno precisato quanto segue: “non rileva ai fini della sussistenza del reato di violenza privata. né la qualità dei mezzi adoperati dall’ Agente al fine di costringere altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, né che essi siano diretti o indiretti. ne’ che siano di carattere materiale o psicologico. Occorre solo l’idoneità di tali mezzi al raggiiungimento dello scopo che consiste. Lo si ripete, nel costringere

l’offeso a fare, tollerare od omettere qnciiciie cosa”. (_Cass., n. 8418/1982).

Nel caso di specie, i mezzi con cui la violenza è stata perpetrata sono gli stessi scritti riconducibili all’opera del Boschi; mezzi questi di certo idonei a costringermi a tollerare, sia, da un lato, l’ingiusta condotta, sia, dall’altro, gli effetti prodotti e i danni correlati. In realtà, non sono stato solo costretto a tollerare le condotte illecite, ma ho anche dovuto far fronte alle stesse con comportamenti che altrimenti non avrei mai tenuto.

Inoltre, come più volte accennato, sono stato costretto a modificare le mie abitudini di vita e di relazione, proprio al fine di cercare di circoscrivere e attenuare l’impatto dei più volte citati scritti. Ho già esposto come abbia dovuto cambiare i locali che abitualmente frequentavo, rinunciare a

partecipare a tanti eventi pubblici indispensabili nella mia professione e come, soprattutto sia stato costretto a trascorrere intere giornate e nottate al computer con l’ansia, anche patologica, che il Boschi producesse altri “infamanti, denigratori, calunniosi” scritti.

Sono oramai disperato: vivo da anni nella condizione esistenziale e psicologica di ansia e paura vestendomi di angoscia e di vergogna per qualcosa che non ho mai commesso. ma che oramai e cosi diffusa da ingenerarmi il terrore di non riuscire più ad essere tutelato.

Inoltre. da qualche giorno sono addirittura disoccupato grazie al Boschi. Infatti, come già riferito, il Maestro Fontana, da poco nominato direttore esecutivo del Teatro Regio, ha inaspettatamente deciso di “licenziare” l’Orchestra da me diretta e presieduta. Questa decisione rappresenta il

risultato deilll’ influenza che gli scritti del Boschi hanno avuto nelle decisioni

gestorie del Maestro Fontana.

Il delitto di violenza privata (art.610, c.p.) può concorrere con il delitto di stalking (atti persecutori. art. 612. c.p.). A tale proposito, infatti, la Suprema Corte ha chiarito quanto segue: “il delitto di atti persecutori è speciale rispetto ai reati di minacce o molestie ara concorre, invece, coi delitto di

violenza privata. La violenza privata, infatti, è finalizzata a costringere la persona offesa a fare, non fare, tollerareo omettere qualcosa, perciò non generare solo il turbamento emotivo occasionale dell’offeso per il riflerimenro ad un male futuro, ma esclude la sua stessa volontà in atto di determinarsi nella propria attività, d’onde il quid pluris di cui all’art. 610 c.p; mentre lo stalking influisce sull’emotività della vittima: I due reati, quindi, possono essere contestati in loro concorso” (Cass. n. 20895:2011, in Foro.it, 2012, 3, II, p. 158; Dir. e giust., 2011, 27 maggio).

Riferisco da ultimo, alla S.V. lll.ma, che ho da qualche giorno appreso che il Boschi ha pubblicato un libro dal titolo“La Musica del Buco. Opera dei Masnadieri” (all.3), dove sono contenuti innumerevoli riferimenti alla mia persona. Ho perciò deciso di acquistare il predetto volume in modo da poter conoscere il contenuto delle frasi che mi vedono protagonista, riservandomi di depositare all’esito della lettura un’eventuale integrazione della presente denuncia-querela.

Per quanto sopra esposto. sporge formale denuncia-querela nei confronti del Sig. Luigi Boschi, titolare del sito luigiboschi.it per i reati di cui agli articoli 595, comma 3, 610 e 612 bis e per qualsivoglia altro reato che la S.V. lll.ma ritenga di ravvisare nei predetti fatti.

Sono disponibile ad essere sentito come teste e, se necessario, posso indicare anche numerosi testimoni sulle circostanze esposte.

Mi riservo di costituirmni parte civile e mi oppongo fin d’ora ad evetuale richiesta di definizione del procedimento con riti alternativi.

Ai sensi delfart. 408 c.p.p. chiedo di essere informato in caso di archiviazione ovvero di richiesta di proroga delle indagini. Eleggo domicilio presso la mia residenza.

Si allega:

l) copia degli scritti pubblicati sul web a firma del Boschi;

2) copia di alcuni dei commenti dei lettori agli scritti pubblicati dal Boschi.

3) copertina libro del Sig. Boschi “La Musica del Buco. Opera dei Masnadieri”.

Inoltre indico il sito dal quale è possibile visionare l’intervista resa dal Maestro Carlo Fontana a TV Parma in data 12/10/2012:

http://www.tvparma.it/index.html?parent=4557.

Parma, 06/12/2012

sig. Sergio Pellegrini

PARMA

Sez. di Polizia Giudiziaria – Aliquota Carabinieri

(Tel. O52 1 [03147803 031480 fax)

VERBALE di ratifica di querela scritta presentata da:

PELLEGRINI Sergio, nato il 25 ottobre 1967 a Parma,

residente a Parma in C. Barilli nr. 2, tel. 338/5328350338/5328350,

identificato mediante carta di identità nr. AK4213483

rilasciata dal Comune di Parma in data 11 giugno

2005, regolare nella validità; ——————————————————————————————— —

nei confronti di: ——————————————————————————————————————————————— —

BOSCHI Luigi, titolare del sito www.luigìboschi.it, non meglio individuato. ——————————————————————————————————————————— ——

Il giorno 17 dicembre 2012, in Parma, alle ore 11,05, negli uffici della Sezione di PG. -aliquota Carabinieri- della Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Panna.

Avanti al sottoscritto Ufficiale di P.G., Mar. “A” s.UPS TROIANO Alessandro, appartenente alla suindicata Sezione, è presente il signor PELLEGRINI Sergio, in rubrica generalizzato, il quale dichiara di confermare in ogni sua parte quanto da lui dichiarato nell’atto di

denuncia-querela che deposita, chiedendo la punizione del colpevole in. termini di Legge, con riserva di costituzione di parte civile.

La predetta denuncia-querela è composta da nr. 14 fogli, dattiloscritti nella sola facciata anteriore e numerati progressivamente.

L’atto di denuncia-quereia contiene nr. 3 allegati indicati al foglio 14 dell’atto stesso, per complessivi nr. 295 fogli.

Riletto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

Il querelante
Sergio Pellegrini
il Verbalizzante

QUERELA IN PDF

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QUERELA INTEGRATIVA CON RICHIESTA DI SEQUESTRO DI QUESTO GIORNALE ONLINE 

ILL. MO PROCURATORE

PRESSO IL TRIBUNALE DI PARMA

MEMORIA INTEGRATIVA
DELL’ATTO DI QUERELA

presentata nel dicembre del 2012

Io Sottoscritto SERGIO PELLEGRINI, nato a Parma il 25/ 10/ i967 ed ivi residente in via Barill 2 (C.F. PLLSRG67R25G337Y), ad integrazione della querela da me depositata nel dicembre del 2012 presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Parma, espongo quanto segue.

Continuo ad essere il destinatario degli/scritti denigratori che il Sig. Luigi Boschi pubblica sul proprio blog. Con il suo comportamento il Boschi non ha ancora cessato di offendere e ledere la mia reputazione e il mio onore.

L’illecita condotta del Boschi limita inoltre profondamente la mia stessa capacità di autodeterminazione. Non soltanto infatti mi vedo costretto, mio malgrado, a tollerarne il comportamento illecito e molesto, ma soprattutto, nel tentativo di limitarne le conseguenze lesive, le mie scelte di vita e professionali risultano sensibilmente condizionate.

In particolare, negli ultimi mesi, il Boschi ha pubblicato sul proprio blog frasi il cui contenuto denigratorio si dimostra particolarmente grave: “ […] Gravi, inaccettabili interferenze di Giuliano Molossi sull’Amministratore esecutivo del Regio Carlo Fontana, in provincoa ridotto a un lacchè di Molossi. Il Regio a una consorteria di intrecci di interessi privati. Prima c’erano i ladri, ore un ex orgoglioso craxiano! Carlo preferisci le monetine o le lentìcchie?”, (pubblicato in data 28/02/2012 in “Fontana la rosolata porchetta scaligera, un boccone prelibato a Parma”, in luigiboschi.it).

(estratto da “Il verme e la formica”, articolo pubblicato il 06/03/2013 in:

www. luigiboschi.it ).

“[…] Tu sei animato dal saccheggio di un bene comune perché non ci

sono più i tuoi amici del caporalato! Dell’usurpazione del nome…

iscritti all’UP1. Di questo sei capacei”, (estratto da “Il verme e la

formica”, articolo pubblicato il 06/03/2013 in: www.luitgiboschi.it ).

 

Tutto quanto premesso, vorrà ìa S.V. Ill.ma richiedere al Giudice

competente l’applicazione della misura cautelare reale del sequestro

preventivo ex art. 321 c.p.p del blog del Sig. Luigi Boschi luigiboschi.it

Il sequestro preventivo del blog del Sig‘ Luigi Boschi si rende infatti indispensabile al fine di impedire che si aggravino ovvero che si protraggano le conseguenze dei reati di cui sono vittima.

Con riguardo all’amrnissibilità del sequestro preventivo di un blog si rinvia alla recente sentenza Cass. Pen.n. 7155/2011.

Con osservanza,

Parma 07/07/2013

Sergio Pellegrini

DOCUMENTO PDF 


SI INSISTE CON RICHIESTA DI SEQUESTRO DI QUESTO GIORNALE ON LINE

A queste prime querele Sergio Pellegrini da perfetto gentiluomo dotato di raro senso democratico e rispetto dell’altrui pensiero, inviava ancora tramite il suo legale Michele Ambrosini di Urbino lettera con la quale richiedeva il sequestro del mio giornale online.
Anche lui nidifica nell’elenco dei sequestratori del pensiero libero!
Può essere un vero musicista colui che vuole sequestrare l’opera altrui? LB 

PROCURA DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI PARMA

Proc. Pen. n.

Il sottoscritto Prof. Avv. MICHELE AMBROSINI (C.F.: MBR MHL 48G 19A669X), del Foro di Urbino, con studio in Urbino Via Gasparini n. 1/A

difensore di fiducia del Sig, Sergio Pellegrini come da nomina e procura

speciale già in atti

PREMESSO CHE

– nel dicembre 20l2 il Sig. Sergio Pellegrini provvedeva a depositare atto di denuncia-querela nei confronti del Sig. Luigi Boschi presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Parma per i reati di cui agli artt. 595 comma 3 c.p., 610 c.p. e 6l2 c.p.;

– nel luglio 2013, sollecitando l’attività di indagine e l’esercizio dell’azione penale, il Sig. Sergio Pellegrini depositava una memoria integrativa al sopracitato atto di denuncia-querela con la quale, oltre ad allegare nuovi scritti diffamatori pubblicati sul blog del Boschi, chiedeva altresì ii sequestro preventivo ex art. 321 C.p.p. del blog.

– che, successivamente, il 04/11/2013 veniva inviata tramite racc. a/r un’ulteriore istanza per dare impulso all’azione penale in quanto l’attività illecita oggetto di querela persisteva ancora poiché il

Boschi, a dimostrazione dei propri intenti diffamatori, quasi quotidianamente pubblicava nel proprio blog scritti rivolti al Pellegrini che presentavano un contenuto analogo a quelli già in atti.

Tra questi scritti vi era una lettera datata 22/06/2013 scritta dal Sig. Luigi Boschi indirizzata al Dottor Carlo Fontana e all’attenzione del CDA della Fondazione Regio di Panna, con la quale il Boschi reclamava una remunerazione per l’utilizzo della sua creativa soluzione in merito all’idea di creare una figura di Amministratore esecutivo;

– che l’attività illecita oggetto di querela persiste ancora oggi, tanto che il sig. Boschi continua a pubblicare nel proprio blog articoli diffamatori nei confronti del dr. Pellegrini con affermazioni che supportano la notizia di reato (all.articolo del 20/07/2014 e del 23/07/2014)

CHIEDE

All’ Ecc. ma Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, anche in considerazione del tempo decorso dall’iniziale deposito della denuncia querela, di voler dare impulso all’esercizio dell’azione penale del Sig. Luigi Boschi e ancor prima di procedere alle indagini e all’applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. del blog del Sig. Luigi Boschi (luigiboschi.it)

Allegati:

– l) Articoli del 20/O7/20l4 e del 23/07/2014)

Urbino lì 28/07/2014

Prof. Avv. Michele Ambrosini

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