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Marco Murara traduttore del carteggio di Mozart stronca definitivamente “Mozart. la caduta degli dei” di Luca Bianchini e Anna Trombetta
Carlo Vitali
Marco Murara, traduttore del carteggio di Mozart, così commenta “La caduta degli dei” di Bianchini e Trombetta:
“non hanno alcun pudore”… “panzane”… “imbecillità”
22/05/2017
Caro Paolo,
grazie per l’anticipazione. Ho letto con molto interesse sia quest’articolo, sia quello che mi hai segnalato qualche giorno fa con l’erudita difesa delle mie scelte di traduzione. [Si riferisce ai due interventi di Carlo Vitali: “La farina del Diavolo” (http://www.rivistamusica.com/la-farina-del-diavolo/) e “Compagni di merende” (http://www.rivistamusica.com/compagni-di-merende/)]
Queste teorie strampalate girano ormai da alcuni anni (ricordo di aver letto la pseudoanalisi dell’aria della Contessa svolta dal duo B&T, con quegli svarioni circa l’interpretazione del testo, che dimostrano che questi non solo non sanno tradurre dal tedesco, ma non sanno neppure intendere un po’ di italiano poetico!…). Probabilmente B&T hanno scoperto che la cosa rende e non hanno alcun pudore a sfruttare la notorietà e il lucro derivanti dall’enormità delle panzane che vanno diffondendo.
I miei ringraziamenti e complimenti a Carlo Vitali per tutto l’impegno che profonde per dimostrare l’imbecillità di certe pubblicazioni che di scientifico non hanno neppure la minima parvenza.
Cari saluti,
Marco
Commento di Carlo Vitali: il dr. Murara ha ragione di dolersi degli scempi perpetrati dal duo B&T sulla sua puntuale traduzione. A quelli già analizzati negli interventi sopra citati se ne può aggiungere un terzo, ma non certo ultimo.
Alle pp. 361-2 del Libro I, gli Autori cucinano un unico pastone con due lettere di Wolfgang alla sorella Nannerl (19 dicembre 1787 e 2 agosto 1788), citandole entrambe sotto la prima delle due date e alterando maldestramente, senza segnalarlo, un passo della seconda lettera. Col bel risultato di confondere la prima praghese del Don Giovanni (secondo loro 7 maggio 1788, recte: 29 ottobre 1787) con una replica del suo nuovo allestimento viennese. Insomma hanno copiato, evidentemente senza capirla, la nota 6 alla p. 1769 dell’edizione Murara.
Ecco la genealogia della loro ennesima bufala:
MOZART: “auf dem anschlag zettel, da meine Prager Oper Don Giovanni | welche eben heut wieder gegeben wird 😐 aufgeführt wurde…”
MURARA: “Quando la mia opera di Praga, Don Giovanni, è stata messa in scena (viene ridata proprio oggi), il manifesto…”
B&T: “Quando è stato messo in scena a Praga il Don Giovanni [il 7 maggio 1788] sul manifesto…”
Da due sedicenti filologi si attenderebbe quanto meno la capacità di copiare e di citare… Per caso non converranno loro altre qualifiche; ad esempio pasticcioni e bari di carte?
Un Video eloquente di B&T
Lombroso aveva ragione, dopo tutto…
Andrea