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Attacco diplomatico dell’Iran all’Italia: «Uso della forza della polizia nel G8»

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Convocato il nostro ambasciatore a teheran. Teheran «Condanna l’uso della forza da parte della polizia per reprimere le manifestazioni degli oppositori»

(corriere.it) TEHERAN (IRAN) – Un attacco diplomatico che ha il sapore della rivalsa dopo le proteste dei Paesi occidentali alla repressione nel sangue delle manifestazioni in Iran. L’Iran «condanna l’uso della forza da parte della polizia italiana per reprimere le manifestazioni degli oppositori» al summit G8 dell’Aquila, invitando il governo italiano a rispettare gli impegni internazionali. È quanto si legge sull’agenzia ufficiale iraniana Fars, che riporta anche come l’ambasciatore Alberto Bradanini sia stato convocato oggi al ministero degli Esteri di Teheran.

LA DICHIARAZIONE – La protesta di Teheran arriva dopo che nel documento finale i leader del G8 hanno espresso preoccupazione per i recenti sviluppi in Iran. Hanno deplorato la violenza post elettorale nel paese, l’interferenza rispetto ai media, la detenzione ingiustificata di giornalisti e gli arresti di cittadini stranieri. Nella bozza del testo si fa riferimento anche all’impegno per trovare una soluzione diplomatica al fallimento continuativo da parte dell’Iran nell’adempiere ai suoi obblighi internazionali rispetto al suo programma nucleare. Gli otto leader hanno anche condannato le dichiarazioni del presidente Ahmadinejad che negano l’Olocausto.

10 luglio 2009

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