G8, accordo sull’Africa No global in marcia verso L’Aquila
In programma il corteo da paganica al capoluogo abruzzese: «saremo in seimila». I Grandi e i paesi africani sottoscrivono dichiarazione. «Proteggere i vulnerabili». Intesa anche sull’acqua
(corriere.it) L’AQUILA– I Paesi G8 più quelli africani hanno approvato, nella terza e ultima giornata del vertice la Dichiarazione sull’Africa e quella sull’acqua. La crisi sta «colpendo duramente i più poveri e rischia di inficiare il progresso fatto nel campo della salute, dell’eradicazione della fame e della povertà». Ed è «necessario – si legge nella dichiarazione – attivarsi rapidamente per permettere il rilancio della crescita ed attuare misure adeguate per proteggere i più vulnerabili». Gli Otto Grandi hanno così rinnovato «i propri impegni, inclusi quelli di Gleanagles e di recente nel G20 di Londra». Nella Dichiarazione finale della Sessione del G8 sull’Africa viene espressa anche «la necessità di assicurare che le preoccupazioni dei Paesi in via di sviluppo» sull’impatto del cambiamento climatico sull’Africa «siano prese in considerazione in maniera adeguata nel testo dell’accordo comune che sarà definito a Copenaghen».
LA MARCIA – La giornata conclusiva del vertice è anche quella della marcia no global, in programma intorno alle 13, che si snoderà per 8 chilometri dalla stazione di Paganica al centro del capoluogo abruzzese. Al corteo, secondo gli organizzatori, parteciperanno tra le 5mila e le 6mila persone. Proteste più simboliche che reali quelle di giovedì, con un corteo ad Ancona, azioni dimostrative a Roma ed occupazioni di centrali elettriche a Venezia e a Civitavecchia. Sempre per venerdì è prevista la visita nel centro storico della comune capoluogo colpito dal terremoto di Carla Bruni Sarkozy, che dovrebbe annunciare le iniziative della Francia per la ricostruzione. Il presidente francese Nicolas SarkoZy e la moglie saranno poi a Torino per una visita privata prima del rientro a Parigi.
IL PROGRAMMA – La terza e ultima giornata del vertice è iniziata alle 8.30 con una colazione di lavoro con tutti i partecipanti al vertice. Presenti, oltre agli otto leader, anche i capi di Stato di Angola, Egitto, Etiopia, Libia, Nigeria, Senegal, Sud Africa e la commissione dell’Unione Africana sull’impatto della crisi nel continente. Dalle 10.30 alle 12.30, sessione di lavoro sulla Sicurezza alimentare con il gruppo del G8+G5, le nazioni africane, Australia, Corea del Sud, Indonesia, Danimarca, Olanda, Spagna, Turchia e le organizzazioni internazionali. Prevista una dichiarazione congiunta sulla sicurezza alimentare e il lancio di una nuova iniziativa per sostenere l’agricoltura e la lotta alla fame nel mondo. Alle 12.30 i capi di Stato incontreranno 100 parenti delle vittime del terremoto del 6 aprile all’Aquila e presenteranno una targa ricordo. Alle 13.00 si terrà la conferenza stampa finale del summit. In agenda anche briefing di altri leader mentre alle 14.00 è in programma una conferenza stampa del presidente americano Barack Obama che con la moglie Michelle vedrà in giornata papa Benedetto XVI.
GLI ACCORDI – Giovedì il clima e la crisi economica sono stati i temi al centro del summit: il G14, il vertice allargato ai Paesi del G5 e all’Egitto, ha approvato l’impegno ad una crescita bilanciata sostenibile dell’economia globale insieme a una exit strategy dalle misure straordinarie per fronteggiare la crisi; no al protezionismo e accordo per concludere entro il 2010 il Doha Round sul commercio internazionale. Accordo a metà invece sulla lotta ai cambiamenti climatici per le resistenze di India e Cina: l’obiettivo è quello di cercare un’intesa sulla riduzione delle emissioni guardando all’appuntamento di Copenaghen, la Conferenza sul clima che si terrà a dicembre.
10 luglio 2009