Museo della Shoah a Ferrara
L’edificio firmato dallo studio ‘Arco-Architettura’ di Bologna ha vinto il primo premio del Concorso internazionale di progettazione del Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Un’opera da circa 30 milioni che si svilupperà per 7,900 metri quadrati
SIMONA CASALINI
(repubblica.it) Il riconoscimento è stato assegnato "per la qualita’ della soluzione proposta che vede un intervento misurato e flessibile, di grande permeabilita’ urbana e dalle notevoli potenzialita’ comunicative sul piano simbolico". Al progetto vincente, realizzato dallo studio bolognese Arco, con Scape, Michael Gruber e Kulapat Yantrasast, vanno 60 mila euro e la progettazione della struttura museale, che prevede un impegno di spesa di 30 milioni e che occupa un’area di 7.900 metri quadrati.
Il progetto è stato scelto tra 52 proposte esaminate dalla giuria presieduta dall’architetto Carla Di Francesco ed è stato premiato per la concezione architettonica della struttura: ‘’Ha molte qualita’: è permeabile, quindi rivolto alla citta’, flessibile e capace di forti contenuti simbolici”, ha spiegato la Di Francesco. Il secondo premio è andato al gruppo ‘Ove Arup & Partners International Limited’, mentre il terzo e’ stato vinto dalla ‘Politecnica Societa’ Cooperativa’. Ora si guarda al futuro, tanto che il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha invitato tutte le forze della citta’ "ad unirsi per passare alla fase realizzativa". Il rendering del progetto vincitore, a cui ha collaborato come consulente Ariel Toaff, figlio del rabbino emerito Elio, è stato diffuso da Europa Concorsi.
Il concorso era stato bandito dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna d’intesa con il Comune di Ferrara e con la Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara
(29 gennaio 2011)