Nel libro di Vespa le amanti di Craxi sul giornalista Rai l’ira del figlio Bobo
Nel volume "L’amore e il potere" il conduttore racconta le relazioni sentimentali dei politici. A far infuriare Bobo le interviste a Anja Pieroni e Patrizia Caselli, le presunte amanti del padre
(repubblica.it) ROMA – Hanno fatto infuriare Bobo Craxi le anticipazioni di Panorama sul prossimo libro di Bruno Vespa dedicato al rapporto tra i politici e le donne. A scatenare le ire del sottosegretario agli Esteri, il capitolo dedicato alle presunte relazioni extraconiugali del padre Bettino Craxi.
"Mentre mi trovavo in viaggio di lavoro per conto del mio Paese – afferma Bobo Craxi in una nota – sono stato avvertito che il più famoso giornalista politico della nostra televisione di Stato sta per pubblicare un libro, presso la casa editrice del capo dell’opposizione – di cui mia madre fu anche testimone di nozze – riferendo vicende sentimentali vere, note o presunte di mio padre Bettino, deceduto otto anni or sono".
"Non posso che esprimere la mia indignazione e il mio disappunto per il carattere particolarmente odioso che queste pagine di pseudoveritá vorrebbero rappresentare – afferma ancora Bobo Craxi – Non avendo il coraggio sufficiente per aprire capitoli importanti sui ‘potenti’ degli ultimi dieci anni, Bruno Vespa si accanisce con un gossip retrodatato senza rispetto alcuno per le persone e per la dignitá delle famiglie".
"Esprimo la mia più viva disapprovazione pubblica per questo genere di giornalismo – conclude il sottosegretario – anche se mi rendo conto che ci mi costerá la censura definitiva dal programma politico di maggiore ascolto nel Paese. Tuttavia, la dignitá della mia famiglia e di mia madre innanzitutto vale assai più del rispetto di questo giornalista e del suo editore".
Alle parole di Bobo Craxi, Vespa ha però replicato con fermezza, respingendo tutte le accuse. "Sono francamente sorpreso dalla reazione di Bobo Craxi, – afferma – che trovandosi in viaggio per conto del nostro Paese probabilmente non ha ancora letto ‘L’amore e il potere’. Non c’è infatti nel mio libro nessun gossip su Bettino Craxi. La sorella di Bobo, Stefania, è stata da me intervistata a lungo e sapeva che nel libro sarebbe stata presente anche la testimonianza di Ania Pieroni, con la quale peraltro la figlia di Craxi si è da tempo riconciliata".
"L’unico punto offensivo della dichiarazione di Bobo Craxi – conclude Vespa – riguarda la supposta censura definitiva che il suo atteggiamento gli procurerebbe a Porta a porta. Se ho invitato in studio Antonio Di Pietro mentre erano in corso due processi per sue querele ai miei danni (processi poi entrambi vinti da me), figuriamoci se potrei immaginare una rappresaglia di qualunque genere nei confronti del figlio di un grande statista".
Il volume di Vespa, edito da Mondadori, si intitola "L’amore e il potere" e affronta le vicende sentimentali, lecite e clandestine, dei principali protagonisti della politica italiana dell’ultimo secolo. Particolarmente ricche di dettagli le pagine dedicate all’ex segretario del Psi, con le interviste a due sue presunte fiamme, Ania Pieroni e Patrizia Caselli, anticipate da Vespa in un articolo per l’ultimo numero di Panorama.
La prima è stata l’amante di Bettino Craxi fino al ’91, durante gli anni del soggiorno a Palazzo Chigi e del potere; la seconda quelli successivi al ’91 della caduta in disgrazia e della latitanza ad Hammamet, in Tunisia. Ania Pieroni, ex attrice in film minori e in alcuni trasmissioni tv, nel volume racconta tutti i dettagli della relazione con Craxi, compresi gli espedienti utilizzati per incontrarsi di nascosto. "Non ero la preferita, ero l’unica – rivela – Tu sei la mia malattia mi diceva". "Sì – dice ancora – è proprio stata una grande storia d’amore".
Profilo professionale simile a quello della Pieroni, quello di Patrizia Caselli, attrice di teatro passata poi alla tv, che a Vespa rievoca gli anni trascorsi al fianco di Craxi in Tunisia. "Spesso – racconta – al tramonto andavamo in una spiaggia libera di Sidi Maherse (…) ogni tanto lui si fermava, guardava in direzione dell’Italia e diceva: lasciamo perdere tutto quello che mi è successo, ma se fossi rimasto là giornate come queste me li sarei sognati".
(29 ottobre 2007)