UE: TUSK, SOLUZIONE A LUGLIO SU PRESIDENZA PE
(ansa.it) BRUXELLES – Nulla di fatto sulla questione della presidenza del Parlamento europeo fra Italia e Polonia. Lo ha indicato il premier polacco Donald Tusk il quale ha spiegato che si arriverà ad una soluzione a luglio. Alla domanda se si andrà a un voto, ha replicato: "Penso che sarà questa la soluzione". Tusk ha spiegato ai giornalisti che "ognuno resta sulle sue posizioni". "La nostra determinazione è più grande di quella di Berlusconi", ha sottolineato il premier polacco, secondo il quale il presidente del Consiglio italiano, "mostra ambizioni in più direzioni".
BRUXELLES – "Noi mettiamo lì la nostra candidatura, convinti che sia la migliore". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi al suo arrivo al vertice del Ppe a proposito della candidatura alla presidenza dell’Europarlamento di Mario Mauro.
"Non faccio scommesse, questa é la nostra posizione che è aperta perché ci sono altri nomi. Come sempre saremo leali nel Ppe", ha detto Berlusconi, arrivando alla riunione del partito popolare europeo, a chi gli chiede se sia disposto a fare scommesse sulla scelta di Mario Mauro alla guida del Parlamento europeo. Ai cronisti che gli chiedano se ci sia la possibilità per l’Italia di optare per altri incarichi europei, il presidente del Consiglio risponde: "La nostra non è mai una posizione di forza che vuole mettere veti ma di chi con buon senso ragiona e vuole stare in squadra con tutti".
"Siamo il Paese – ha spiegato il premier – che ha avuto l’affluenza più elevata, il 67%, e il partito primo in Europa che ha avuto più di dodici milioni di voti". "La Polonia – ha aggiunto Berlusconi – è il Paese nel quale solo un polacco su quattro è andato a votare e il partito ha avuto tre milioni e 400-500 mila voti". Il premier ha sottolineato che l’Italia è un Paese fondatore dell’Ue e che dal 1979 non esprime un presidente dell’europarlamento. "Siamo sempre stati leali con Germania e Francia, sostenendo – ha aggiunto il premier – i loro capigruppo e il presidente del consiglio". "Abbiamo un candidato che per 5 anni è stato vicepresidente del parlamento europeo – ha detto ancora Berlusconi – è una persona seria, bravissimo, e cattolico praticante. Noi mettiamo lì la nostra candidatura convinti che sia la scelta migliore e poi ci adeguereno a quello che decide il Ppe as usual".
Berlusconi avra’ modo di parlare con il collega polacco David Tusk a margine dei lavori del vertice dei leader del Ppe a proposito della candidatura che Italia e Polonia hanno avanzato per la presidenza dell’Europarlamento. I due leader, secondo quanto si apprende, si sono anche seduti vicino proprio per approfittare della occasione per discutere della questione. In mattinata era previsto un faccia a faccia tra Berlusconi e Tusk, che però è slittato per precedenti impegni del premier a Roma.
PRESIDENTE COMMISSIONE PE, DOVETE CONSULTARCI
Il Parlamento europeo non esprimerà il suo voto sul candidato alla presidenza della Commissione Ue se prima non sarà consultato sull’indicazione dei leader europei. Lo ha affermato Jo Leinen, presidente uscente della Commissione affari costituzionali dell’Europarlamento, segnalando che l’assemblea di Strasburgo si é espressa in questo senso a larghissima maggioranza a maggio. "Dato che i presidenti dei gruppi parlamentari non saranno eletti prima del Consiglio Ue, questo dovrebbe evitare di adottare una decisione formale", ha affermato Leinen secondo il quale "la presidenza ceca e forse quella svedese sono chiamate ad organizzare una apposita procedura di consultazione col Parlamento europeo prima di nominare il candidato alla presidenza della Commissione".