Viareggio, Matteoli: “In corso trasbordo Gpl ruggine sull’asse del carro spezzato”
Il ministro Matteoli conferma la fiducia nei vertici delle Fs
L’ad di Trenitalia: "Le nostre ferrovie sono le migliori d’Europa". Nominata una Commissione d’inchiesta ministeriale sull’accaduto
La regione Toscana: "troppi incidenti nelle ultime settimane"
(repubblica.it) ROMA – Sono diciassette per ora le vittime accertate del disastro ferroviario di Viareggio. 25 i feriti, di cui molti gravi e un disperso. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli riferendo alla Camera dei Deputati nell’informativa urgente sul disastro ferroviario di Viareggio. Il ministro ha poi confermato che tracce di ruggine sono state trovate sulla superficie dell’asse del carro che si è spezzato.
Carro corroso. Un asse del carro cisterna da cui è
fuoriuscito il Gpl che ha provocato l’esplosione a Viareggio si è spezzato e la superficie di rottura presenta "un aspetto liscio con tracce di ruggine", ha detto Matteoli. Il ministro ha spiegato che sono stati condotti i primi accertamenti su una "sala montata" (vale a dire il complesso composto dall’asse e delle ruote) del primo carro, quello che si è ribaltato. L’asse si è di fatto spezzato nella parte che sporge dalla ruota – detta "fusello" – che è coperta dalla boccola, la quale consente all’asse stesso e alle ruote di girare. La sezione di rottura, ha detto il ministro, ha evidenziato una "cricca esterna", cioè una fenditura sottile e profonda, "che ha portato la sezione esistente a ridursi notevolmente fino al totale cedimento". La superficie di rottura, poi, è "liscia con tracce di ruggine".
In presenza dell’autorità giudiziaria, ha affermato ancora Matteoli, "è stato aperto il coperchio della boccola distaccatasi, per rilevare la sigla presente sulla testata del fusello, relativo agli ultimi ultrasuoni eseguiti sull’asse". Questi controlli con gli ultrasuoni servono proprio a verificare l’integrità dell’asse, che non può essere accertata altrimenti.
La presenza di tracce di ruggine era già stata riferita dall’assessore regionale alla Protezione Civile della Toscana, Marco Betti, e dal sindaco di Viareggio Luca Lunardini, che aveva citato quanto affermato già ieri da Mauro Moretti, ad delle Ferrovie dello Stato.
"Ferrovie sicure". Lo stesso Moretti, intervistato da Sky Tg24, è tornato sulla polemica sulla sicurezza della rete ferroviaria italiana da lui definita la "più sicura d’Europa" con riferimento ai "troppi sciacalli in giro che affermano il contrario". Sempre sulla sicurezza l’ad delle Ferrovie ha detto: "’Sicurezza e manutenzione sono sacre per noi, e ha aggiunto: "Magari rinunciamo a fare una verniciatura in più ma non rinunciamo mai alla sicurezza".
Accertamenti. "Verranno effettuati nuovi accertamenti per verificare la regolarità delle operazioni di manutenzione effettuate sul carro – ha detto Matteoli nel corso dell’informativa alla Camera – E’ ancora in corso il trasbordo del Gpl dai carri cisterna ribaltati a Viareggio, un’attività che sta avvenendo con le massime precauzioni". Il ministro ha poi aggiunto: "E’ stata nominata una Commissione d’inchiesta per verificare le cause del disastro". Sui vertici delle Ferrovie dello Stato: "Sono stati nominati in precedenza e godono della stima del governo".
Sicurezza. Matteoli si è anche soffermato sul tema sicurezza: "Non risponde al vero che quanto accaduto ieri a Viareggio, come sostenuto da alcuni parlamentari, è da addebitare alla limitatezza delle risorse destinate alla manutenzione e alla sicurezza della rete ferroviaria, scelta che sarebbe dettata dalla volontà di investire solo nell’alta velocità", ha precisato il ministro: "Chi vi parla ha sempre dato priorità alla sicurezza della rete e degli impianti e ciò è ampiamente testimoniato dalle risorse destinate per tale finalità nei piani delle Ferrovie dello Stato".
La Toscana forse parte civile. Da quanto è emerso nel corso del dibattito in consiglio, la regione Toscana potrebbe costituirsi parte civile nella vicenda. Il presidente Claudio Martini ha affermato: "E’ un punto avanzato da tutti gli schieramenti – ha detto Martini – che mi sento di riprendere, anche per una partecipazione attiva della Toscana alla fase dibattimentale".
(1 luglio 2009)