Abano Terme, arrestato sindaco appena eletto. E’ accusato di corruzione
La “Tangentopoli delle terme” riguarda un presunto giro di tangenti per la manutenzione del verde e altri reati legati alle terme. Altri 4 arresti e 18 indagati a piede libero
PADOVA – Si trova in carcere il sindaco di Abano Terme (Padova) Luca Claudio, eletto in una coalizione di liste civiche di centrodestra, con l’accusa di corruzione, concussione, induzione indebita. L’indagine, che sembra costituire una sorta di “Tangentopoli delle terme”, e che ha portato all’alba di oggi al suo arresto prende le mosse dall’inchiesta aperta lo scorso anno dalla guardia di finanza per un giro di presunte tangenti sulla manutenzione del verde. Non solo. Svelerebbe un giro di ‘bustarelle’ ben più ampio e capace di coinvolgere l’edilizia, l’edilizia scolastica, la manutenzione e quasi tutti i settori della vita delle amministrazioni pubbliche.
In totale sono cinque le persone coinvolte dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip ed eseguite alle prime ore dell’alba dalla guardia di finanza per il presunto giro di tangenti. Oltre al neo sindaco c’è un pubblico amministratore e tre imprenditori, tutti indagati a vario titolo per i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e riciclaggio. Altri 18 soggetti sono indagati a piede libero nel medesimo procedimento penale. In corso anche 22 perquisizioni domiciliari e locali.