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Alluvione a Parma, “Pizzarotti si dimetta”
La polemica politica per la mancata allerta si fa rovente. Esplicita richiesta dalla Lega. Ghiretti (Parma Unita): spiegazioni chiare o a casa. Intervengono anche Pd, Udc e Forza Italia
Il Comune di Parma ha ignorato le allerte meteo sull’esondazione del torrente Baganza? Tolto il fango dalle case, adesso la polemica sulla mancata allerta ai cittadini del municipio si fa rovente. I documenti diramati nei giorni scorsi dal capogruppo Pd Nicola Dall’Olio e gli altri della Protezione civile sugli avvisi alle istituzioni inoltrati sabato 11 ottobre rinfocolano la discussione.
Il segretario emiliano della Lega Nord Fabio Rainieri chede in una nota che “”Pizzarotti si dimetta, ha ignorato l’allarme della Prefettura sull’alluvione a Parma. Se il sindaco fosse rimasto al suo posto invece di andare al Circo Massimo alla manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle, le cose sarebbero state diverse e avremmo evitato buona parte di quello che è successo”.
Sabato mattina – aggiunge Rainieri – “mentre Pizzarotti si faceva bello al Circo Massimo, in Comune arrivava un fax della Prefettura che chiedeva l’attivazione della fase di attenzione, preannunciando allerta per condizioni meteorologiche avverse a partire da domenica 12 fino a martedì. Tra gli effetti attesi: rapidi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori con limitati fenomeni di inondazione. Non un messaggio qualsiasi ma un’allerta di tipo 1, che non esclude pericoli per la popolazione civile e dannialle abitazioni e che impone al sindaco di informare i cittadini. E Pizzarotti? Ha avvisato la città lunedì nel tardo pomeriggio. Quando ha finito di farsi bello tra i grillini. Peccato che a quel punto tutto era inutile e tardivo. Una vergogna!”.
Così a “causa della leggerezza delsindaco la città è stata invasa dall’acqua e la conta dei danni ammonta a oltre 100 milioni di euro. Pizzarotti è il momento che tu faccia finalmente una cosa giusta e doverosa nei confronti di Parma: dimettiti!”.
Il capogruppo di Parma Unita Robeto Ghiretti è più cauto ma ritiene comunque “piuttosto grave” quel che è successo. “Ora servono spiegazioni credibili altrimenti dimissioni. Se sono seri si dimettono, ma non credo lo faranno…”
“Questo documento svela ulteriormente che c’è stata trascuratezza da parte del sindaco, anche se non si può fare un piano d’emergenza per un’allerta meteo per tutto l’Appennino emiliano” afferma il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Nicola Dall’Olio.
“È molto più grave – prosegue Dall’Olio – il fatto che per due anni e mezzo Pizzarotti ha ignorato la Protezione civile, non ha adeguato il piano di emergenza alla legge del 2012, senza prevedere appunto piani di emergenza sulle zone esondabili. Poi, quando è arrivato il preallarme, aveva ancora un’ora e mezzo di tempo ma non avendo un piano organizzato ha ignorato questo problema fino alle otto si sera”.
“La stampa nazionale diffonde oggi la notizia di come già nella tarda mattinata di sabato 11 fosse stata diramata dalla Prefettura al Comune di Parma una comunicazione di allerta per condizioni meteorologiche avverse fino al successivo martedì. Cosa non ha funzionato quindi nel sistema di gestione delle emergenze del Comune? E’ possibile che nessuno, da sabato a lunedì, abbia potuto avere coscienza di questa comunicazione?” sostiene la deputata Pd Patrizia Maestri.
“Non è ovviamente mia intenzione innescare una polemica quando ancora tanti cittadini sono impegnati nel ripulire le proprie abitazioni, ma è del tutto evidente che è soprattutto a loro che il Sindaco deve delle risposte. Fino ad oggi ha dichiarato, anche con toni accesi, che il sistema di preallerta non ha funzionato; dai documenti diffusi pare che lo scenario sia modificato e pertanto è necessario, per dovere di quella trasparenza di cui il Sindaco si è sempre fatto strenuo propugnatore, che venga fatta assoluta chiarezza. Tanto più alla vigilia dell’audizione che il sindaco effettuerà al Senato per chiedere stanziamenti a favore della nostra città, sono certa – conclude – che vorrà esprimersi in modo chiaro per non lasciare ombre di dubbio”.
A difesa dell’Amministrazione il capogruppo del M5s Marco Bosi che su facebook scrive: “Ma perché non dicono che era la 144esima allerta di quel tipo dall’inizio dell’anno? Ogni volta evacuiamo la città? Tralasciando il fatto che vorrei capire chi di voi se ha un’urgenza di sabato pomeriggio manderebbe un fax in ufficio sapendo che nessuno legge fino al lunedì mattina”.
Al Circo Massimo ad assistere al “solito teatrino” di Beppe Grillo dove, fra l’altro, non lo hanno nemmeno lasciato salire sul palco…Che brutta figura, doveva restare in città ad occuparsi del preallarme meteo e fare quello che un Sindaco responsabile deve in una circostanza come quella. Se proprio voleva andAre a Roma, doveva prima attivarsi e delegare il suo Vicesindaco , o chi per lui,a prendersi cura dell’evoluzione della situazione.Non è andata così e i danni, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti. Ma la vera domanda da fare e’: quali provvedimenti ha preso il Comune di Parma una volta ricevuto il fax. Di allarme dalla Protezione Civile?
Non è certo il sottoscritto a dover stabilire eventuali responsabilità ma la Magistratura, ma è invece il sottoscritto, e non sarà l’unico, a chiedere al Sindaco la convocazione urgente di un Consiglio monotematico dove il Sindaco sarà tenuto a relazionare sull’accaduto.Domani, giorno in cui è calendarizzato il Consiglio Comunale, non si discuta dello Statuto ma si affronti il tema ben più importante dell’alluvione e dell’allerta ricevuta due giorni prima dell’evento, variando l’ordine del giorno.Lo chiedo a nome dei cittadini di Parma, in particolare a nome di coloro che hanno rischiato la vita e subito ingenti danni:i nostri concittadini hanno il diritto di conoscere la verità.”
“Il ministero dell’Interno chiarisca sulla vicenda delle comunicazioni tra Prefettura di Parma e Comune, in occasione dell’alluvione del 13 ottobre. Occorre capire se il sindaco Pizzarotti, impegnato nella manifestazione del Movimento 5 stelle al Circo Massimo, avesse predisposto le opportune coperture in Comune su chi doveva ricevere gli avvisi di allertamento” dichiara il deputato Pd Federico Gelli, annunciando la presentazione di un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
“L’allerta della Protezione civile per la piena del Baganza era arrivata in municipio tre giorni prima dell’alluvione: si potevano, quindi, limitare i danni ma il fax inviato dalla Prefettura al Comune di Parma è stato ignorato per tre giorni. La conseguenza di tutto questo sono danni per oltre 100 milioni di euro. Il sindaco Pizzarotti si prenda le sue responsabilità, spieghi ai cittadini perché non ha fatto nulla e poi si dimetta” scrive Francesca Gambarini, candidata al Consiglio regionale per Forza Italia.
“A quanto pare, il sindaco a 5 stelle era al Circo Massimo a Roma alla manifestazione di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle e vorremmo sapere perché non ha ritenuto opportuno informare i suoi cittadini dell’allerta di Protezione civile. Oltretutto non si trattava di un allarme qualsiasi ma di un’allerta di tipo 1, che avvisa della “possibilità di allagamenti”.
“Se Pizzarotti, invece, di cercare le luci della ribalta nazionali avesse preso sul serio il fax della Prefettura si sarebbero potuti almeno limitare i danni. Questa non è la prima volta che commentiamo la leggerezza e l’inerzia di un sindaco e di un’amministrazione che stanno portando Parma nella mediocrità ma mai le conseguenze sono state così gravi. La piena del Baganza ha colpito al cuore la città, i danni superano i 100 milioni di euro e solo grazie al lavoro dei tanti volontari si sta tornando alla normalità. I cittadini hanno il diritto di avere una spiegazione. Infine, vorrei anche ricordare che, nonostante fosse tutto pronto dal 2011, non sono state costruite le casse di espansione del torrente Baganza, un’opera che avrebbe potuto salvare la città dall’alluvione. E anche qui c’è chi ha delle responsabilità”.
Fonte link: http://uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it/2014/10/27/alluvione-pizzarotti-si-dimetta/