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Elezioni provinciali di Parma: il PD presenta la lista Provincia Democratica
I consiglieri comunali di Parma e altri esponenti dem contrari al listone con M5s e Fi. Dall’Olio: “Pizzarotti poco affidabile”
Come previsto, parte del Pd darà vita a un proprio raggruppamento in vista delle elezioni Provinciali.
Una lista che nasce in contrapposizione alla scelta di altri primi cittadini democratici (Fidenza e Salso in primis) – con il via libera del segretario provinciale del partito Alessandro Cardinali – di dare vita a un listone con Fi e M5s, ovvero con il sindaco Federico Pizzarotti.
Una frattura all’interno del Partito Democratico? “Abbiamo cercato la discussione, eravamo disposti al dialogo – ha risposto stamattina il segretario cittadino Lorenzo Lavagetto – ma le nostre posizioni sono state rigettate. La nostra è una posizione di minoranza nel partito, ma è quella che riteniamo giusta”.
Lavagetto ha ripercorso la genesi del listone unitario: “Abbiamo discusso questa ipotesi i primi di settembre, nell’assemblea comunale che ha detto ‘nò a un accordo con forze politiche non compatibili col Pd. Il Pd della città ha fatto un documento che ha rigettato un’ipotesi di questo tipo. Personalmente – ha aggiunto il segretario – non vedo nessuna compatibilità tra il mio pensiero e quello rappresentato dal Movimento 5 stelle e dal sindaco Pizzarotti”.
Ancora sul listone: “Una lista unitaria di natura istituzionale ha senso se tutti vi partecipano. No ce l’ha se esiste una lista che procede per i fatti suoi”, ha considerato sempre Lavagetto.
In una nota il Pd cittadino ribadisce quanto espresso in seguito all’assemblea comunale del due settembre. Durante l’incontro è stato infatti votato all’unanimità un documento che rispondeva con un “secco no alle proposte di realizzazione del cosiddetto ‘listone’ e la posizione è stata più volte ribadita in sede di direzione provinciale, dove si è cercato di collaborare in modo costruttivo per una posizione condivisa da tutto il partito”.
In seguito alla decisione della direzione provinciale di “procedere ugualmente nel percorso di realizzazione del ‘listone’, decisione validata da una votazione gestita in modo non lineare rispetto all’ordine del giorno, il Pd cittadino non ha potuto far altro che constatare la sua posizione di minoranza”.
Tuttavia la segreteria cittadina e la presidente dell’assemblea comunale si sentono di “marcare nuovamente la loro distanza da opzioni di accordo con il Movimento 5 Stelle (che non si è mostrato comunque disponibile ad una già difficilissima mediazione concretizzabile con l’inserimento in lista di un consigliere comunale di minoranza – richiesta da loro rigettata) e gli altri partiti politici coinvolti in questa operazione”.
LA PRESENTAZIONE – E come annunciato, nel pomeriggio si è svolta la presentazione della lista Provincia Democratica, nell’anfiteatro del Parco Bizzozzero. La lista ha raccolto in una giornata più di 40 sottoscrizioni, ha riferito il capogruppo del Pd Nicola Dall’Olio, che così ha presentato la lista di centrosinistra: “È una coalizione politica, una lista a respiro territoriale con cui vogliamo riportare il primato della politica e della sua autonomia, e dare un contributo di chiarezza e trasparenza a quanto è successo negli ultimi giorni, che ha creato confusione tra gli elettori. Confidiamo – ha proseguito – che questa sia la lista del centrosinistra: vogliamo ricomporre le vere distinzioni tra le varie coalizioni”.
Nel gruppo anche i consiglieri comunali del Pd Massimo Iotti, Giuseppe Bizzi, Maurizio Vescovi e Pierpaolo Scarpino, Ettore Manno del Pdci, esponenti di Sel e Verdi, l’assessore provinciale Andrea Fellini e diversi rappresentanti – tra consiglieri e assessori – dei Comuni del territorio: Salsomaggiore, Fontanellato, Fontevivo, Felino, Sala Baganza, Montechiarugolo, Sorbolo, Sissa-Trecasali, Traversetolo, Lesignano.
Entro venerdì verrà depositato l’elenco dei candidati al nuovo Consiglio provinciale, composto da 12 membri tra consiglieri e sindaci eletti attraverso la lista, appunto. Il Consiglio è uno dei tre organi che costituiranno la Provincia come ente di secondo grado. Gli altri due sono l’Assemblea dei sindaci e il presidente – Provincia Democratica non ha ancora ufficializzato un candidato – che sarà eletto a parte e dovrà essere un sindaco.
A questo proposito, sul ritiro della candidatura di Pizzarotti, Dall’Olio ha commentato: “Pizzarotti si è dimostrato poco affidabile, si vede che era poco convinto della cosa, o non era prevista una soluzione alternativa che sarebbe stata quella più democratica: presentarsi ognuno con la propria lista, come prevede la legge. Forse Pizzarotti – ha aggiunto – auspicava uno sganciamento dai 5 stelle per accreditarsi come civico”.
“La nostra è una posizione di minoranza nel partito, ma è quella che riteniamo giusta – ha sottolineato il segretario cittadino Lorenzo Lavagetto -. Noi riteniamo impercorribile la scelta di un’unica lista istituzionale”. “La mancanza di stima di Pizzarotti?
Una specie di medaglia d’onore, è reciproco”.
Dopo le dichiarazioni di stamattina del segretario cittadino Lorenzo Lavagetto, e la presentazione della lista di centrosinistra, è in corso un dialogo con la segretaria provinciale del Pd su questa “biforcazione” di progetti politici.
Questa sera è in programma un summit nella sede provinciale del Pd a cui sono state invitate tutte le parti. In campo scenderanno anche i ‘pontieri’ che cercheranno di ricucire lo strappo, ma le due liste contrapposte dovrebbero comunque essere presentate.