G20 diviso sull’Ucraina: per la prima volta rischia di saltare la dichiarazione finale e unitaria
Paolo Mastrolilli
L’invasione russa dell’Ucraina ha creato divisioni insanabili, e il compromesso passato un anno fa a Bali non viene più riconosciuto da Mosca e dalla Cina. La mediazione indianaSono alte le probabilità che il G20 di Nuova Delhi, per la prima volta nella storia di questo organismo, si chiuda senza un comunicato congiunto accettato da tutti i partecipanti. Perché l’invasione russa dell’Ucraina ha creato divisioni ormai insanabili, e il compromesso passato un anno fa a Bali non viene più riconosciuto da Mosca e dalla Cina. Questo si riflette anche sugli aspetti economici del vertice, con gli Usa che puntano ad accelerare la riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, proprio per sottrarre il Sud globale dall’abbraccio con la Repubblica popolare e il suo alleato al Cremlino. La presidenza indiana sta conducendo un frenetico tentativo di mediazione, ma lo stesso sherpa del premier Modi, Amitabh Kant, incontrando i giornalisti ha ammesso che la situazione è critica.
Al precedente G20 in Indonesia, l’Ucraina era stata al centro del dibattito e il presidente Zelensky era intervenuto. Il comunicato finale aveva incluso due paragrafi critici verso l’invasione, sottolineando però che tra i Paesi membri esistevano posizioni diverse sul tema. Tradotto dal linguaggio diplomatico, voleva dire che la Russia era ovviamente contraria a qualunque condanna della propria invasione illegale, mentre Cina, India, e forse qualche altro Paese, preferivano astenersi, come avevano fatto quando l’Assemblea generale dell’Onu aveva approvato la propria risoluzione di censura.