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L’ombra di Putin sulle elezioni politiche italiane
A fronte di una classe politica nazionale italiana e Europea schiacciata dal sistema finanziario internazionale con la moneta a debito, si contrappongono forme di potere dittatoriale con privazione dei diritti sociali, civili, di libertà personale e di schiavitù.
Una brutta situazione in questo momento in Italia. A fronte dei Paesi Europei schiacciati dal tallone del sistema monetario della moneta a debito, cioè dall’usura e dal furto del valore nominale della moneta all’atto della emissione, di cui non parla e non si indigna nessun politico, unitamente al ricatto del gas di cui tutti sembra si accorgano solo ora, dopo anni di fornitura energetica dalla Russia. Paradossalmente il 51,1% degli intervistati come rilevato dal sondaggio Swg del 30 agosto e del 2 settembre scorso, simpatizzano con le forme di governo dittatoriale, e chiederebbero, in modo opportunistico, una revisione delle sanzioni inflitte alla Russia, lasciando le sorti dell’Ucraina nelle mani del sanguinario russo.
Con grande sollazzo di Putin, Orban e Erdogan che hanno l’unico obiettivo di destabilizzare e ridicolarizzare il sistema Europa, i cui membri ce la mettono tutta per compiacere i dittatori.
Eppure Putin da anni invade militarmente territori e Stati sovrani imponendo la sua dittatura. Georgia, Crimea, Ucraina, Siria, Afganistan. Un dittatore inadeguatamente contrastato dalle forze dell’Occidente. Ma, anzi, favorendo addirittura il monopolio di forniture energetiche come il gas, fornitura che oggi viene utilizzata da Putin con ricatto a seguito delle giuste sanzioni economiche e finanziarie imposte dall’Occidente a seguito della sua guerra sferrata, in violazione di tutti i Trattati internazionali, allo Stato sovrano Ucraino.
In Italia il politico Matteo Salvini (ex Ministro degli Interni) lo ha portato come miglior statista del mondo, ha siglato e rinnovato un inopportuno accordo di cooperazione con il partito di Putin “Russia Unita”. E non ha mai detto nulla sulla moneta a debito. Così scriveva Giorgia Meloni su Facebook il 18 marzo 2018: “Complimenti a Vladimir Putin per la sua quarta elezione a presidente della Federazione russa. La volontà del popolo in queste elezioni russe appare inequivocabile”.
Putin dal 2014 bombarda la regione del Donbass Ucraino e poi dal 24 febbraio 2022 ha raso al suolo molte città dell’Ucraina devastandole quasi completamente, compresi, luoghi di cultura, teatri, infrastrutture commerciali, scuole, ospedali, chiese, monumenti, fabbriche, ecc. Ha minacciato la guerra nucleare, ha nelle sue mani, occupandola anche con arsenale bellico russo, la centrale nucleare ucraina di Zaporižžja, rendendola a grande rischio, come denuncia l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AEIA) nel suo rapporto che sollecita i russi a smilitarizzare immediatamente la centrale e ritorni la gestione nelle mani degli Ucraini.
Una guerra distruttrice contro la popolazione indipendentemente dal bersaglio militare con centinaia di migliaia di morti e con brutali violenze sulle donne e i bambini. Tutto questo fatto passare come “operazione speciale militare” per la denazificazione ucraina.
Proprio lui, il criminale russo privo di ogni senso di rispetto dei diritti dell’uomo e di ogni forma di libertà e di parola. In Russia dove il dissenso è punibile con il carcere o la morte. Vedi i casi Aleksej Anatol’evič Naval’nyj, la giornalista Anna Stepanovna Politkovskaja, Pavel Klebnikov, creatore e caporedattore della versione in lingua russa della rivista Forbes. I molti rivali politici fatti assassinare: il deputato liberale Sergei Yushenkov; l’ex-agente del KGB Alexander Litvinenko morì avvelenato con il polonio a Londra; Boris Berezovsky, Boris Nemcov [LINK], e la scia di sangue prosegue. Eppure, nonostante questa macabra storia del criminale Putin, in Italia sono molti i putiniani come confermato dal sondaggio sopra riportato. Un dato che mi preoccupa per la coscienza civile degli italiani. I crimini di Putin risalgono a molto tempo pima dell’invasione dell’Ucraina. Vorrei vedere se ciò che ha fatto e continua a fare Putin, succedesse alle loro famiglie, alle loro città, alle loro fabbriche… A mio avviso, oggi, essere un putiniano, o giustificare questo operato, è un crimine che andrebbe perseguito alla stregua dei reati e attentati contro l’Italia. Pensare che tra questi vi sia pure un ex Ministro degli Interni e un ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, mi si raggela il sangue. E mi fa chiedere cosa potranno essere le prossime elezioni politiche con questi candidati in lista o a capo di partiti che con Putin hanno fatto affari o sottoscritto accordi di collaborazione non solo politica, che i sondaggi danno, peraltro, in vantaggio sulle altre formazioni con gravi responsabilità politiche. Guarda caso i partiti che godono dei sondaggi favorevoli, esclusi il M5S di Conte (decaduto nei numeri rispetto alle precedenti politiche del 2018), sono quelli che insieme a Conte hanno mandato a casa Mario Draghi (il più autorevole italiano all’estero), che giustamente si schierò fin da subito contro Putin e a difesa dell’Ucraina. (Parma, 9 settembre 2022)
Luigi Boschi