Home Dossier Amministrative 2022 Parma “Neanche un euro dal Regio monumento nazionale. Risorse arrivate grazie al Pd”

“Neanche un euro dal Regio monumento nazionale. Risorse arrivate grazie al Pd”

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Teatro Regio di Parma
Teatro Regio di Parma

I dem alla Lega: “Le leggi del 2012 e del 2017 hanno portato finanziamenti importanti per il principale teatro cittadino e sono state promosse dai nostri ex parlamentari”
“La legge sul Teatro Regio Monumento nazionale non porterà alcun finanziamento o, detto in termini spicci, neanche un euro; è quindi lecito che una parte politica esprima, in coerenza con l’operare del centrodestra, tutta la propria gioia per avere ottenuto un risultato che è sicuramente simbolico, la cui utilità si ferma però alla forma e alla propaganda elettorale”.

Lo sottolinea in una nota il Pd di Parma che chiarisce: “Le risorse vere destinate al principale teatro cittadino derivano dalle leggi fatte approvare dagli ex parlamentari del Partito Democratico di Parma”.

Le due leggi alle quali fare riferimento sono la legge del 12 novembre 2012 n.206 per le celebrazioni del Bicentenario Verdiano, a prima firma dell’allora onorevole Pd Carmen Motta, approvata prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato a prima firma della senatrice Pd Albertina Soliani, una legge che stanziò per il biennio 2012/2013 sei milioni e 500mila euro per le celebrazioni e le manifestazioni culturali correlate, nonché per interventi di tutela e valorizzazioni dei luoghi verdiani a livello nazionale; nel contesto di quella legge è stato inoltre possibile finanziare per un milione di euro il Festival Verdi di Parma del 2013 ponendo le basi per una legge specifica per finanziare annualmente il Festival Verdi; è stato inoltre finanziato un intervento di restauro conservativo del Teatro Regio per 200mila euro.

Il Partito Democratico vuole quindi “ribadire come il sostegno e la valorizzazione delle attività del Teatro Regio e della figura di Giuseppe Verdi non siano una spilla da appuntarsi come merito di facciata, ma azioni concrete da portare avanti nel tempo”.

 

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