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Pd di Parma, resa dei conti finale e dimissioni di massa

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Il partito esce politicamente distrutto dalle elezioni

Prosegue la resa dei conti nel Pd. Dopo la serie di analisi sulla sconfitta che si sono susseguite dopo il ballottaggio, nel corso dell’assemblea comunale provinciale, come annunciato, il segretario cittadino Lorenzo Lavagetto e quelo provnciale Gianpaolo Serpagli hanno rimesso il mandato. Lasciano l’incarico anche cinque segretari di circolo. La lunga battaglia interna iniziata con le primarie arriva all’epilogo. Scatta il commissariamento. Un partito, in sostanza, da rifondare.

All’assemblea era presente anche il segretario regionale Paolo Calvano che ha ribadito come dopo le primarie sia mancata l’unità e ha bocciato la linea del candidato Paolo Scapa di tenere a distanza il partito (“ha pensato di vincere da solo le elezioni”) nonostante il buon risultato del primo turno.

Lasciano anche cinque segretari di circolo in polemica con la scelta di imbarcare esponenti della Giunta Vignali. “Avere imbarcato questi uomini della Giunta Vignali ha dato un grande vantaggio a Pizzarotti e creato confusione e fastidio tra gli elettori di centrosinistra. Abbiamo perso voti nell’ambito del centrosinistra per di più senza prenderne altri in altre aree politiche. La campagna

 elettorale è stata condotta in modo autoreferenziale dal candidato sindaco e dalla sua squadra. Chiediamo l’azzeramento degli organismi dirigenti del partito. Il giorno dopo il ballottaggio siamo rimasti sbalorditi nel leggere le dure parole di Paolo Scarpa contro il Pd che ha liquidato come un fardello che lo ha danneggiato. La realtà è che Scarpa è andato al ballottaggio grazie al Pd, non nonostante il Pd. Porti rispetto al Pd”. 03 luglio 2017

Fonte Link parma.repubblica.it


La lettera di otto segretari dei circoli cittadini del Pd che hanno spiegato le ragioni delle loro dimissioni e analizzato le cause della sconfitta (i segretari dei circoli di Parma Centro e dell’Oltretorrente si sono dimessi anch’essi, ma per motivi personali).
Scrivono i sette segretari: “Abbiamo fatto un’alleanza con Parma Unita di Ghiretti e con noti esponenti del centrodestra parmense senza neppure discuterla negli organismi del partito. Poi abbiamo assistito imponenti alle polemiche a mezzo stampa tra la segreteria cittadina e quella provinciale, tra i candidati alle primarie, ecc. Non ci interessa dire chi ha iniziato le polemiche, ma un partito ben diretto queste cose a poche settimane dal voto non le fa. Noi le abbiamo fatte tra lo scherno e l’incredulità della città. Il giorno dopo il ballottaggio siamo rimasti sbalorditi nel leggere le dure parole di Paolo Scarpa contro il Pd che ha liquidato come un fardello che lo ha danneggiato. La realtà è che Scarpa è andato al ballottaggio grazie al Pd, non nonostante il Pd. Porti rispetto al Pd. A questo punto vogliamo sottoporre all’assemblea la scelta dei nostri compagni di viaggio: i limiti invalicabili posti a mezzo stampa dalla segretaria cittadina ad alcune persone che si stavano aggregando intorno ad un altro candidato non sono stati ritenuti superati quando ci siamo uniti ad esponenti della giunta Vignali a cui abbiamo fatto opposizione e che sono stati costretti a dimettersi tra i fischi dei parmigiani. Numeri alla mano questa operazione è stata del tutto fallimentare. Abbiamo perso malissimo. Avere imbarcato questi uomini della giunta Vignali ha dato un grande vantaggio a Pizzarotti e creato confusione e fastidio tra gli elettori di centrosinistra. Abbiamo perso voti nell’ambito del centrosinistra per di più senza prenderne altri in altre aree politiche. La campagna elettorale è stata condotta in modo autoreferenziale dal candidato sindaco e dalla sua squadra. Chiediamo l’azzeramento degli organismi dirigenti del partito.” Gli otto segretari di circolo firmatari sono: Dario Serventi (Golese), Eugenio Vecellio (Cittadella), Juri Giordani (Pablo), Luca Pezzani (Montanara), Francesco De Vanna (Molinetto), Ilaria Corradi (Vigatto), Daniele Maccanelli (San Leonardo), Franco Torreggiani (San Lazzaro)

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